Il personale precario ATA (amministrativo, tecnico e ausiliare), che da
anni svolge servizio presso la scuola pubblica italiana è quello che
maggiormente, essendo l’ultima ruota del carro, è stato sottoposto al
raggiungimento delle sedi più disagiati e dei turni di lavoro più
faticosi.
Ripeto, è personale che da anni lavora nella scuola pubblica e che
pertanto fa parte integrante della pianta organica della scuola.
In verità da anni sarebbe già dovuto essere stato immesso in ruolo e
solo per un mancato rispetto delle più elementari regole di assunzione
e soprattutto per tenere sempre al “guinzaglio” in posizione
ricattabile e subalterna  che a tutt’oggi chiamasi personale precario.
Noi chiediamo, pertanto, che al personale inserito nella 1^ fascia
dei vari profili ATA (cioè che abbia un’anzianità di servizio di almeno
24 mesi presso la scuola pubblica) venga riconosciuto il servizio
svolto e la professionalità acquisita attraverso la stipula di un
contratto a tempo indeterminato.
Pertanto, diciamo no, ai tagli operati dai ministri Gelmini-Tremonti-
Brunetta che di fatto hanno abbassato il numero dei posti disponibili
nei vari profili non permettendo quella scuola di qualità così
caldamente auspicata.
Meno collaboratori scolastici significa non potere aprire tutti i
plessi presenti nelle varie scuole, avere meno vigilanza, avere meno
pulizia.
Meno assistenti tecnici significa non potere utilizzare i vari
laboratori tecnici per tutte le ore necessarie.
Meno assistenti amministrativi significa avere le segreterie aperte
al pubblico un numero di ore minore, maggiori tempi di attesa per
qualsiasi certificato, attestato, diploma, libretti vari, peggiore
qualità della gestione del personale e peggiore organizzazione della
scuola.
Gli ammortizzatori sociali previsti dal Governo nazionale e regionale
vogliono metterci da parte, accantonarci. Hanno la durata di 8 mesi
(quelli nazionali, peraltro già esistenti come indennità di
disoccupazione) e 2 anni (quelli regionali) e non includono tutto il
personale inserito nelle graduatorie di 1^ fascia.
Vogliono creare nuove graduatorie attraverso un nuovo metodo di
reclutamento (introducendo un nuovo requisito: avere avuto un incarico
fino al 30.06.09 o al 31.08.09).
Tra l’altro, proprio per il personale ATA a dicembre 2008 sono
entrate in vigore nuove graduatorie. Di conseguenza, anche il personale
che nei precedenti 2 anni scolastici (2006-07 e 2007-08) era stato
destinatario di contratto fino al termine delle attività didattiche
(30.06) per l’anno scolastico 2008-09 ha ricevuto contratto “fino ad
avente diritto” e cioè fino all’entrata in vigore della nuova
graduatoria.
Tale personale non sempre ha potuto continuare il contratto per la
restante parte dell’anno scolastico, perché talvolta è stato superato
in graduatoria anche da quelli nuovi di 3^ fascia che hanno avuto il
contratto per la restante parte dell’anno scolastico.
Vorremmo che anche coloro (ATA) che lo scorso anno scolastico hanno
avuto un contratto “fino ad avente diritto” non fossero di fatto
tagliati fuori dagli ipotetici ammortizzatori sociali e dal nuovo
metodo di reclutamento.
Esistono già le graduatorie del Provveditorato di 1^ fascia che hanno
un proprio ordine secondo l’anzianità di servizio. Perché crearne di
nuove?
Noi non siamo numeri ma persone, idee, anime.
Siamo giovani e meno giovani, padri e madri di famiglie.
NO, AI TAGLI

NO, AI CONTRATTI DI DISPONIBILITA’

NO, ALLA CREAZIONE DI NUOVE GRADUATORIE (CON NUOVI REQUISITI DI
ACCESSO RISERVATO SOLO A CHI HA AVUTO CONTRATTI FINO AL 30.06.09 E
31.08.09 MA ANCHE APERTO A CHI HA AVUTO CONTRATTI FINO AD AVENTE
DIRITTO, ESSENDO ENTRATE NUOVE GRADUATORIE ATA, E A CHI HA AVUTO ALMENO
UNA SUPPLENZA)

SI, ALLA STABILIZZAZIONE DI TUTTO IL PERSONALE INSERITO NELLA 1^
FASCIA (SENZA NESSUN NUOVO REQUISISTO – COME SOPRA)

SI, AL RIPRISTINO DI TUTTI I POSTI DISPONIBILI DELL’ANNO SCOLASTICO
2008/09


COORDINAMENTO PRECARI SCUOLA CATANIA – PERSONALE ATA