È andata!! Anche quest’ anno ho un posto di lavoro fino al 30/06/2010. Dovrei essere contento, sono tra i fortunati che possono continuare a lavorare; ma invece non lo sono affatto.
Mi è sembrato di vivere di persona, un tragico momento rivisitato da tanti film sulla deportazione dei prigionieri nelle varie guerre.
Potrei chiamare quest’ incubo “quella Sporca, Ultima…….Cattedra”.
Vediamo; il tutto si svolge in una torrida mattina di fine agosto dove centinaia di “prigionieri” delle graduatorie vengono ammassati in locali senza finestre e di dimensioni ridicole per contenerci tutti.
Dagli sguardi dei colleghi, si percepisce il nervosismo che serpeggia perché a dispetto dell’ alto numero di persone solo in pochi riusciranno a salvarsi.
I “prigionieri” delle graduatorie si raggruppano per le loro classi di concorso attendendo le sentenze che da lì a poco potranno decidere del loro futuro.
I fortunati che vengono chiamati, sfilano a testa bassa, quasi vergognandosi, davanti ai colleghi che mormorano forse complimenti, ma non ne sono così sicuro.
Sfilo anch’ io, alla chiamata del mio nome, e guardo i miei colleghi: molti sono seduti a guardare nel vuoto pensando a come tirare avanti da domani in poi, altri impassibili attendono la loro sorte ma le labbra tradiscono dei movimenti impercettibili di preghiera, quasi come a cercare una raccomandazione ultima, per evitare la fine di tante speranze e sogni; e poi ci sono gli amici con i quali ho diviso anni ed anni di speranze e delusioni sulla stessa strada che oggi giunti al bivio più triste si divide e ci divide.
E come i prigionieri delle guerre, noi, i “prigionieri” delle graduatorie che siamo stati prescelti, ci avviamo verso i campi di lavoro per un altro anno di sopravvivenza lasciando i nostri sfortunati colleghi al loro destino, consapevoli però che questa potrebbe anche essere la nostra “Sporca, Ultima ….Cattedra”.
Giuseppe Crisà, docente di sostegno precario “fortunato”