Sono una docente di lettere abilitata da concorso ordinario
’99-’01, ho un precariato decennale e sono inserita nelle “GaE", mi
muovo dalla provincia di Catania da “fannullona”
per raggiungere il mio “vocazionale” lavoro compiendo 45 Km,
quotidianamente. C’è di peggio, “mal comune mezzo gaudio”,
ad esempio la mia collega di ruolo “catanese”, lascia il bambino di sei
anni a Catania e si reca giornalmente a Ragusa per la certezza dei
mille ecc.. euro, ma almeno lei è di “ruolo”.
Ho sempre svolto con “zelo e
professionalità” il mio lavoro dedicandomi a innumerevoli
progetti scolastici, anche se spesso sottopagata, ad esempio
realizzando un “sito-web scolastico con valorizzazione del territorio”,
pur non essendo il mio “nativo”, ho realizzando progetti di informatica
nell’arco del triennio trascorso da supplente annuale nella “mia”
scuola. Ho intrapreso un corso LIM,
di facile acquisizione! Purtroppo questo anno vi è tanta
incertezza per le nomine temporanee, il posto che occupavo è
stato coperto dalle mobilità, trasferimenti e passaggi di ruolo,
le cattedre disponibili temporanee sono diminuite del 50%. Mi chiedo cosa ho
costruito?
Data la mia situazione di incertezza gradirei sapere cosa
significa che per la classe A043 in Sicilia e a Ragusa vi è solo
un posto di contingenza per la nomina in ruolo, pur essendoci 8 posti
disponibili, essendomi trovata settima dopo l’ultima nomina da concorso
regionale e all’età di 40 anni?
Speravo nel ruolo ma a quando comprendo dalle ripartizioni per la
nostra regione, le mie speranze sono vane?
Se potete inviatemi informazioni … appena mi è possibile chiamo
il sindacato al quale da “precaria” sono iscritta. Inoltre mi sembra
assurdo che si faccia una riforma “una docente di lettere per 9 ore su
due classi” e poi si chiede, così ..ho letto, il 50% di
stipendio per il precariato?
Non sarebbe stato meglio il sistema delle ore di compresenza per il
recupero o per le attività di laboratorio?
In tal modo si sarebbero salvati i posti e la qualità della
scuola ?
Una scuola per la vita! (tutelando gli artt.1-3 costituzionali!)
Secondo il mio
personale parere noi docenti del Sud siamo eccessivamente sottomessi al
“baronato del Sud e del Nord” dovremmo imparare ad alzare la testa per
cambiare le cose, invece di fare tutti
come gli
struzzi!
Il Governo Regionale con il MIUR , le Università e le tanto
decantate tecnologie multimediali ci invitano alla "formazione", penso
ai master e ai perfezionamenti, agli “ecdl-cisco”, ai corsi SISSIS,
agli inserimenti per supplenze..
ma dove sono i
posti? SI CI SONO: GRANELLI DI SABBIA AL VENTO... !
Cortesi saluti!
/Gabriella Longobardi/