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Risposta al segretario provinciale del PD sul concorso per dirigenti in Sicilia
Egregio compagno segretario, mi rammarico del fatto che il segretario del maggior partito della sinistra che trae le sue origini dal Partito Comunista si rivolga ad un attivista elettore di tale partito dandogli del lei. Ciò dimostra in modo chiaro ed inequivocabile quanta distanza ci sia ormai tra le gerarchie, i deputati e senatori eletti e i compagni che sono quelli che costituiscono la vera linfa vitale del partito e ne permettono la sua stessa esistenza.
Detto questo, mi permetta di evidenziare, sig. segretario provinciale, che io non accetto lezioni né da Lei né da altri esponenti del Partito Democratico su quelle che sono le basi ispiratrici ed i principi fondanti della sinistra e di ciò che ormai ne rimane, molto poco, all’interno del Partito Democratico. Le sue deduzioni sulla macchina burocratica, sul merito ecc. ecc. ecc. le riservi ai deputati e senatori che ho concorso ad eleggere; per loro, forse, la lettura delle sua nota potrebbe essere in parte illuminante e costituirebbe certo un buon ripasso dei compiti e dei principi cui la loro azione dovrebbe ispirarsi.
Mi chiedo dove Ella abbia vissuto fino ad ora tanto da non essersi reso conto dello sfacelo che adesso stiamo vivendo e che il concorso a dirigente scolastico, da me denunciato, è frutto dell’azione scriteriata proprio della sinistra, di quella sinistra che Lei rappresenta nella qualità di segretario di una federazione di cui non è possibile neanche trovare il numero di telefono su internet.
Piuttosto, egregio segretario, Le consiglierei di rinfrescare la memoria alla senatrice Finocchiaro ed ai parlamentari siciliani ed in particolar modo all’ex ministro Berlinguer e ancora all’ex Ministro Fioroni; questi signori, probabilmente, hanno smarrito l’idea stessa di legalità e di crescita e rispetto delle posizioni giuridiche dei cittadini. Chiaramente, tengo a precisare che le mie sono solo della valutazioni politiche che nulla hanno a che vedere con la valutazione delle persone.
In tempi non sospetti scrissi ad un mio amico deputato dell’allora PCI o PDS, (mi sfugge la sequenza delle sigle), on. Pippo Pignataro, compagno vero e politico puro, con il quale ci siamo conosciuti ai tempi della lotta sindacale della CGIL, (non quella di ora che si è schierata in un modo vergognoso per il mantenimento dei duecento “abusivi” al loro posto,), che ciò che aveva fatto la sinistra contro la scuola non lo avrebbe fatto il peggior democristiano ed il più spregiudicato socialista.
Posso cominciare a narrarLe alcuni dei passaggi salienti della distruzione della scuola a partire dalla sconsiderata azione dell’on. Luigi Berlinguer con il quale riuscì a parlare sottoponendogli la questione dei nautici. Ricordo che l’allora compagno Berlinguer mi disse : I nautici, si ne ho sentito parlare, mandami una relazione. Dieci gliene ho mandate di relazioni, mai ebbi alcuna risposta dal compagno Ministro, il quale, invece, mise subito mano allo smantellamento della Scuola pubblica. Trasformò dei semplici insegnati di educazione fisica, di matematica, di lettere, ecc. in dirigenti della Pubblica Amministrazione con un semplice colpo di penna, Harry Potter lo avrebbe fatto con la bacchetta magica. Infatti, con un corso di 300 ore trasformo dei presidi, in dirigenti. Mai la vecchia e vituperata Democrazia Cristiana arrivò a tanta scelleratezza.
Per farle capire, “compagno” segretario, l’assurdità del provvedimento, immagini che un docente laureato in giurisprudenza venga avviato a frequentare un corso di medicina di 300 ore e che,alla fine del corso, dopo un esame puramente formale, gli venga conferita la qualifica di dirigente medico presso la clinica di chirurgia di urgenza del policlinico Gemelli di Roma. Non vi è alcuna differenza tra le competenze mediche che bisogna acquisire in anni di università e di tirocinio ospedaliero e le competenze giuridiche che si possono acquisire in anni di università e di tirocinio presso l’amministrazione o studi legali. Evidentemente il Ministro Berlinguer, non la pensava così. Novello Spirito Santo, rassicurò i corsisti di non preoccuparsi per le presenze, non era necessario avere frequentato tutte e trecento le ore per acquisire l’agognato titolo.
Ovviamente trasformando i presidi in dirigenti sarebbe occorso adeguare il loro stipendio ai nuovi parametri di livello. Che fare? L’ingegno del compagno ha superato ogni aspettativa. Riduciamo il numero delle scuole e le parametriamo al numero dei dirigenti. Si cominciò allora a parlare di aggregazioni selvagge, ora si chiamano dimensionamenti. Ricordo che la mia scuola ebbe la disavventura di capitare in uno di questi macchinosi ed ingegnosi schemi berlingueriani. Un mio studente, oggi ingegnere aerospaziale, laureato con 110 e lode, scrisse un bell’articolo che gli fruttò il primo premio in un concorso bandito da “La Stampa” di Torino dal titolo “Il ministro Berlinguer annulla lo spazio. Le leggi della fisica piegate agli interessi della P.A.” Se vuole leggerlo potrà collegarsi al seguente link : http://www.itnrizzo.it/ATTIVITA/Berlinguer.htm ,sarà certamente una lettura illuminante.
Ma non è finita, la visione riformatrice ed europeista, lo portò persino ad ipotizzare la completa distruzione della scuola tecnica, quella scuola che è funzionale alle imprese, quella scuola che consente la formazione delle piccole imprese artigiane. Meglio avere il liceo coreutico, il liceo musicale, poco importa, vero compagno Berlinguer, se i nautici dovranno essere cancellati. Le navi si potranno tranquillamente guidare con il piffero magari indossando il tutù.
Poi arrivò l’idea del concorsone per qualificare i docenti. Fortunatamente l’onorevole Ministro ebbe l’avvedutezza di dimettersi o forse lo fecero dimettere. Però il seme della distruzione della scuola era stato piantato.
Per farla breve e tornare ai giorni nostri, tralasciando le triste pagine del concetto di autonomia scolastica che è semplicemente risibile, mi soffermo sull’azione del Ministro Fioroni che era proprio il ministro al tempo in cui è stato svolto il concorso di cui trattasi. Il Ministro Fioroni, lo stesso che ha cambiato le regole del gioco mentre si giocava la partita (inserendo nella finanziaria un comma che ha modificato le regole). Il Ministro Fioroni che ha scritto il famoso libro bianco dove parlava di 20.000 docenti fantasmi, docenti che non insegnavano. Dimenticava il Ministro che quei docenti erano prestati all’amministrazione in altri settori e che coprivano posti che sarebbero stati comunque coperti da altri. Poco importava se questa fosse la verità quello che contava era affermare che di docenti ce n’erano troppi. Lo stesso Fioroni ha detto che si spende il 98% del bilancio del ministero per gli stipendi degli insegnanti. Ma ovviamente questo accade perché nella scuola non si investono altre risorse vedi nell’edilizia scolastica, vedi nelle attrezzature, vedi nella sicurezza, vedi nel miglioramento della qualità dell’insegnamento e delle condizioni di svolgimento del lavoro. Tutto questo viene taciuto dal sig. Ministro Fioroni.
Perché non è intervenuto il Sig. Ministro quando è stata palese la denuncia delle grossolane correzioni degli elaborati, della illegittimità della formazione della Commissione. Le ricordo egregio “compagno” segretario che la Bastico, anch’ella facente parte dell’oligarchia del partito di cui lei è esponente, sull’interrogazione presentata dal sen Giambrone, nella sua risposta ha ampiamente dimostrato di conoscere il problema, ma non ha ritenuto minimamente di intervenire per la eliminazione dei vizi sulla base delle specifiche competenze proprie del Ministero.
Non mi dica, pertanto, che il problema non fosse conosciuto. Tralascio lo squallore della modifica delle regole del concorso in corso d’opera, perché questo non sarebbe mai accaduto nella prima Repubblica ed oggi forse potrebbe accadere (anzi, è accaduto) solo in Italia con un Governo di sinistra e nella Repubblica dello stato libero di Bananas (Woody Allen insegna).
Vede sig. Segretario qui non si tratta di dare corso alla sentenza che, strictu sensu, potrebbe coinvolgere solo le sorti dei due ricorrenti, ma di imbastire un’azione ben più ampia di tutela della dignità dello Stato, al di là del fatto che la composizione della commissione è illegittima il che è, a livello giuridico, il motivo più significativo dell’annullamento, sta di fatto, come è stato ampiamente dimostrato, (lo stesso Direttore Di Stefano lo conferma con la sua affermazione “correzione ictu oculi”), che gli elaborati non sono stati corretti, per cui manca il presupposto stesso della formazione del merito che possa legittimare la formazione della graduatoria. Pertanto è illegittima qualsiasi rivendicazione di mantenere al loro posto i 200 c.d. “vincitori” perché non hanno vinto un bel niente, forse solo la lotteria perché di questo si tratta, di puro sorteggio. In ogni caso, il vizio di legittimità nella composizione della commissione vale per tutte le operazioni e quindi comporta l’annullamento dell’intero percorso concorsuale
Mi sono permesso di darle l’appellativo di “compagno” ma mi rendo conto che forse ho commesso un grave errore e mi scuso con Lei e con coloro che forse si sentiranno offesi del fatto che abbia esteso un termine di così grande valore e pregio al segretario della federazione del Partito Democratico della provincia di Catania.
Saluti.
Giuseppe D’Urso.
P.S. Ho votato e continuerò a votare per la sinistra perché i suoi valori non possono essere traditi ed abbandonati a causa della scelleratezza degli uomini.
Egregio compagno segretario, mi rammarico del fatto che il segretario del maggior partito della sinistra che trae le sue origini dal Partito Comunista si rivolga ad un attivista elettore di tale partito dandogli del lei. Ciò dimostra in modo chiaro ed inequivocabile quanta distanza ci sia ormai tra le gerarchie, i deputati e senatori eletti e i compagni che sono quelli che costituiscono la vera linfa vitale del partito e ne permettono la sua stessa esistenza.
Detto questo, mi permetta di evidenziare, sig. segretario provinciale, che io non accetto lezioni né da Lei né da altri esponenti del Partito Democratico su quelle che sono le basi ispiratrici ed i principi fondanti della sinistra e di ciò che ormai ne rimane, molto poco, all’interno del Partito Democratico. Le sue deduzioni sulla macchina burocratica, sul merito ecc. ecc. ecc. le riservi ai deputati e senatori che ho concorso ad eleggere; per loro, forse, la lettura delle sua nota potrebbe essere in parte illuminante e costituirebbe certo un buon ripasso dei compiti e dei principi cui la loro azione dovrebbe ispirarsi.
Mi chiedo dove Ella abbia vissuto fino ad ora tanto da non essersi reso conto dello sfacelo che adesso stiamo vivendo e che il concorso a dirigente scolastico, da me denunciato, è frutto dell’azione scriteriata proprio della sinistra, di quella sinistra che Lei rappresenta nella qualità di segretario di una federazione di cui non è possibile neanche trovare il numero di telefono su internet.
Piuttosto, egregio segretario, Le consiglierei di rinfrescare la memoria alla senatrice Finocchiaro ed ai parlamentari siciliani ed in particolar modo all’ex ministro Berlinguer e ancora all’ex Ministro Fioroni; questi signori, probabilmente, hanno smarrito l’idea stessa di legalità e di crescita e rispetto delle posizioni giuridiche dei cittadini. Chiaramente, tengo a precisare che le mie sono solo della valutazioni politiche che nulla hanno a che vedere con la valutazione delle persone.
In tempi non sospetti scrissi ad un mio amico deputato dell’allora PCI o PDS, (mi sfugge la sequenza delle sigle), on. Pippo Pignataro, compagno vero e politico puro, con il quale ci siamo conosciuti ai tempi della lotta sindacale della CGIL, (non quella di ora che si è schierata in un modo vergognoso per il mantenimento dei duecento “abusivi” al loro posto,), che ciò che aveva fatto la sinistra contro la scuola non lo avrebbe fatto il peggior democristiano ed il più spregiudicato socialista.
Posso cominciare a narrarLe alcuni dei passaggi salienti della distruzione della scuola a partire dalla sconsiderata azione dell’on. Luigi Berlinguer con il quale riuscì a parlare sottoponendogli la questione dei nautici. Ricordo che l’allora compagno Berlinguer mi disse : I nautici, si ne ho sentito parlare, mandami una relazione. Dieci gliene ho mandate di relazioni, mai ebbi alcuna risposta dal compagno Ministro, il quale, invece, mise subito mano allo smantellamento della Scuola pubblica. Trasformò dei semplici insegnati di educazione fisica, di matematica, di lettere, ecc. in dirigenti della Pubblica Amministrazione con un semplice colpo di penna, Harry Potter lo avrebbe fatto con la bacchetta magica. Infatti, con un corso di 300 ore trasformo dei presidi, in dirigenti. Mai la vecchia e vituperata Democrazia Cristiana arrivò a tanta scelleratezza.
Per farle capire, “compagno” segretario, l’assurdità del provvedimento, immagini che un docente laureato in giurisprudenza venga avviato a frequentare un corso di medicina di 300 ore e che,alla fine del corso, dopo un esame puramente formale, gli venga conferita la qualifica di dirigente medico presso la clinica di chirurgia di urgenza del policlinico Gemelli di Roma. Non vi è alcuna differenza tra le competenze mediche che bisogna acquisire in anni di università e di tirocinio ospedaliero e le competenze giuridiche che si possono acquisire in anni di università e di tirocinio presso l’amministrazione o studi legali. Evidentemente il Ministro Berlinguer, non la pensava così. Novello Spirito Santo, rassicurò i corsisti di non preoccuparsi per le presenze, non era necessario avere frequentato tutte e trecento le ore per acquisire l’agognato titolo.
Ovviamente trasformando i presidi in dirigenti sarebbe occorso adeguare il loro stipendio ai nuovi parametri di livello. Che fare? L’ingegno del compagno ha superato ogni aspettativa. Riduciamo il numero delle scuole e le parametriamo al numero dei dirigenti. Si cominciò allora a parlare di aggregazioni selvagge, ora si chiamano dimensionamenti. Ricordo che la mia scuola ebbe la disavventura di capitare in uno di questi macchinosi ed ingegnosi schemi berlingueriani. Un mio studente, oggi ingegnere aerospaziale, laureato con 110 e lode, scrisse un bell’articolo che gli fruttò il primo premio in un concorso bandito da “La Stampa” di Torino dal titolo “Il ministro Berlinguer annulla lo spazio. Le leggi della fisica piegate agli interessi della P.A.” Se vuole leggerlo potrà collegarsi al seguente link : http://www.itnrizzo.it/ATTIVITA/Berlinguer.htm ,sarà certamente una lettura illuminante.
Ma non è finita, la visione riformatrice ed europeista, lo portò persino ad ipotizzare la completa distruzione della scuola tecnica, quella scuola che è funzionale alle imprese, quella scuola che consente la formazione delle piccole imprese artigiane. Meglio avere il liceo coreutico, il liceo musicale, poco importa, vero compagno Berlinguer, se i nautici dovranno essere cancellati. Le navi si potranno tranquillamente guidare con il piffero magari indossando il tutù.
Poi arrivò l’idea del concorsone per qualificare i docenti. Fortunatamente l’onorevole Ministro ebbe l’avvedutezza di dimettersi o forse lo fecero dimettere. Però il seme della distruzione della scuola era stato piantato.
Per farla breve e tornare ai giorni nostri, tralasciando le triste pagine del concetto di autonomia scolastica che è semplicemente risibile, mi soffermo sull’azione del Ministro Fioroni che era proprio il ministro al tempo in cui è stato svolto il concorso di cui trattasi. Il Ministro Fioroni, lo stesso che ha cambiato le regole del gioco mentre si giocava la partita (inserendo nella finanziaria un comma che ha modificato le regole). Il Ministro Fioroni che ha scritto il famoso libro bianco dove parlava di 20.000 docenti fantasmi, docenti che non insegnavano. Dimenticava il Ministro che quei docenti erano prestati all’amministrazione in altri settori e che coprivano posti che sarebbero stati comunque coperti da altri. Poco importava se questa fosse la verità quello che contava era affermare che di docenti ce n’erano troppi. Lo stesso Fioroni ha detto che si spende il 98% del bilancio del ministero per gli stipendi degli insegnanti. Ma ovviamente questo accade perché nella scuola non si investono altre risorse vedi nell’edilizia scolastica, vedi nelle attrezzature, vedi nella sicurezza, vedi nel miglioramento della qualità dell’insegnamento e delle condizioni di svolgimento del lavoro. Tutto questo viene taciuto dal sig. Ministro Fioroni.
Perché non è intervenuto il Sig. Ministro quando è stata palese la denuncia delle grossolane correzioni degli elaborati, della illegittimità della formazione della Commissione. Le ricordo egregio “compagno” segretario che la Bastico, anch’ella facente parte dell’oligarchia del partito di cui lei è esponente, sull’interrogazione presentata dal sen Giambrone, nella sua risposta ha ampiamente dimostrato di conoscere il problema, ma non ha ritenuto minimamente di intervenire per la eliminazione dei vizi sulla base delle specifiche competenze proprie del Ministero.
Non mi dica, pertanto, che il problema non fosse conosciuto. Tralascio lo squallore della modifica delle regole del concorso in corso d’opera, perché questo non sarebbe mai accaduto nella prima Repubblica ed oggi forse potrebbe accadere (anzi, è accaduto) solo in Italia con un Governo di sinistra e nella Repubblica dello stato libero di Bananas (Woody Allen insegna).
Vede sig. Segretario qui non si tratta di dare corso alla sentenza che, strictu sensu, potrebbe coinvolgere solo le sorti dei due ricorrenti, ma di imbastire un’azione ben più ampia di tutela della dignità dello Stato, al di là del fatto che la composizione della commissione è illegittima il che è, a livello giuridico, il motivo più significativo dell’annullamento, sta di fatto, come è stato ampiamente dimostrato, (lo stesso Direttore Di Stefano lo conferma con la sua affermazione “correzione ictu oculi”), che gli elaborati non sono stati corretti, per cui manca il presupposto stesso della formazione del merito che possa legittimare la formazione della graduatoria. Pertanto è illegittima qualsiasi rivendicazione di mantenere al loro posto i 200 c.d. “vincitori” perché non hanno vinto un bel niente, forse solo la lotteria perché di questo si tratta, di puro sorteggio. In ogni caso, il vizio di legittimità nella composizione della commissione vale per tutte le operazioni e quindi comporta l’annullamento dell’intero percorso concorsuale
Mi sono permesso di darle l’appellativo di “compagno” ma mi rendo conto che forse ho commesso un grave errore e mi scuso con Lei e con coloro che forse si sentiranno offesi del fatto che abbia esteso un termine di così grande valore e pregio al segretario della federazione del Partito Democratico della provincia di Catania.
Saluti.
Giuseppe D’Urso.
P.S. Ho votato e continuerò a votare per la sinistra perché i suoi valori non possono essere traditi ed abbandonati a causa della scelleratezza degli uomini.
