1) Introduzione a Flock

Non a caso abbiamo etichettato Flock come un browser poiché esso fa uso della piattaforma Mozilla (eloquente il Powered by Mozilla nel sito del progetto) per poter gestire e navigare all’interno dei social network e non solo. A differenza di un normale browser sono naturalmente presenti tutta una serie di icone, barre, pannelli laterali a comparsa ed altro che permettono di semplificare l’uso dei servizi ai quali Flock si rivolge. Questo non vuole dire che risulti impossibile la normale navigazione, anzi, se tutti gli elementi aggiuntivi nell’interfaccia, dei quali alcuni possono essere nascosti, non danno fastidio più di tanto, potrebbe sempre essere considerato come un valido sostituto al “tradizionale” browser soprattutto se l’uso delle piattaforme di social networking risulti essere abbastanza intenso ad opera dell’utente.

2) Installiamo Flock
Al momento Flock è incluso in pochi repository; è possibile trovare, ad esempio, pacchetti precompilati solo per alcune delle distribuzioni “maggiori” nei repository ufficiali nonché in alcuni, per così dire, “non ufficiali” dedicati a distribuzioni specifiche. In questa sede, al fine di venire incontro a quelle persone che utilizzano una distribuzione nella quale il repositorio non presenta Flock come programma precompilato, utilizzeremo la versione tar.bz2 scaricabile direttamente dal sito del progetto. La versione che campeggia nella home page è la 2.5 però, al momento della stesura di questo articolo, è disponibile solo in Inglese. Coloro i quali volessero la versione in Italiano dovranno “accontentarsi” della 2.0.3. Dopo aver scaricato il tarball, compiamolo nella nostra home utente e lo scompattiamo con il comando;

tar xjvf flock-2.5.en-US.linux-i686.tar.bz2

Ora entriamo nella cartella creata dalla decompressione;

cd flock

e lanciamo uno dei due comandi seguenti, suggerendo il primo per avere una interfaccia grafica con tab aperti quanto più familiari possibili;

./flock-browser
./flock-bin

In caso di più utenti sullo stesso computer, occorre scompattare il tarball in /opt al fine di rendere disponibile Flock a tutti gli utenti; naturalmente in questo caso andrà lanciato con il comando;

/opt/flock/flock-browser

oppure creare un collegamento sulla scrivania in base alle modalità previste dall’ambiente desktop in uso. Nella home di ogni utente verrà creata la cartella nascosta .flock nella quale troveranno posto tutte le configurazioni tipiche associate a quel determinato utente. Qualora venga restituito l’errore “error while loading shared libraries: libjemalloc.so: cannot open shared object file: No such file or directory” all’atto dell’avvio del browser (suggeriamo il primo lancio da shell per verificare eventuali errori), allora il problema risiede nella mancanza del pacchetto XULRunner, ovvero il runtime package di Mozilla usato per avviare applicazioni XUL+XPCOM che pertanto dovrete installare utilizzando il gestore dei pacchetti della vostra distribuzione. Come tutti i programmi, ad ogni cambio di versione è possibile leggere quanto di nuovo aggiunto, i problemi corretti e i problemi noti, nello specifico riguardanti la nuova release 2.5.

3) Il primo avvio
La prima volta che lanciamo Flock ci apparirà un wizard per l’importazione di alcune proprietà salvate nella copia locale di Firefox; ad esempio le password, i segnalibri, i cookie etc. Flock può importare questi dati da Firefox e da Opera. Se, solo per curiosità, volessimo provare Flock è possibile scegliere la voce Don’t importing anything e il wizard terminerà avviando Flock.

Diversamente scegliendo, ad esempio, Firefox si andrà al passo successivo nel quale verrà chiesto se utilizzare la pagina di apertura del browser dal quale importeremo alcune delle impostazioni oppure se si vuole lasciare la home page predefinita di Flock.

Al termine verrà visualizzato un riassunto di quanto importato e dopo qualche secondo verrà lanciato Flock che, in pieno stile “browser di casa Mozilla”, chiederà se intendiamo impostarlo come browser predefinito e se il controllo dovrà essere attuato ad ogni avvio.

4) Proviamo ad utilizzare Flock
All’avvio, in maniera predefinita, vengono aperti 3 tab; come visibile nell’immagine precedente in uno sono presenti i principali servizi supportati (l’elenco non è esaustivo). Gli altri due tab sono caratterizzati da un aiuto sul principale significato dei pulsanti sull’interfaccia grafica (Flock-At-A-Glance!, che poi altro non è che la connessione al sito del progetto) e il tab My World abbastanza esplicativo e che potremo personalizzare durante il normale uso del social browser; in quest’ultimo sono presenti alcuni pannelli nell’area di navigazione uno dei quali associato a video su YouTube per l’uso di Flock.

Nella navigazione in genere i siti più gettonati dagli utenti sono YouTube, Facebook e il controllo del proprio account di posta su Google. Ebbene, questi sono tutti servizi facilmente raggiungibili e controllabili con Flock. Naturalmente la prima cosa che dovremo fare sarà l’installazione del plugin flash player. Se abbiamo un browser (Firefox, Konqueror o qualunque esso sia) sul quale è stato attivato tale plugin, allora sarà sufficiente collegare il contenuto della cartella plugins (ad esempio) di Firefox a quella di Flock in base alle modalità tipiche dell’ambiente desktop utilizzato. Ad esempio entriamo in /usr/lib/mozilla/plugins, o altro percorso qualora si tenda a personalizzare l’installazione del browser, selezioniamo la libreria libflashplayer.so, e con modalità drag&drop la “rilasciamo” nella cartella plugins di Flock scegliendo, dal menù contestuale, la voce Collega qui, in questo modo il plug-in flash player verrà utilizzato da Flock, dopo averlo riavviato.

A questo punto possiamo iniziare a vedere i nostri filmati su YouTube; dal tab Flock – Getting Started clicchiamo su YouTube per vedere apparire una nuova sezione in alto (Media Bar) dalla quale è possibile effettuare ricerche e/o avviare la visione di un video o, in maniera del tutto equivalente, scriviamo l’indirizzo nella barra degli indirizzi. Suggerimenti appariranno dal “fumetto” in basso a destra nonché da una barra subito sotto ai tab.

Portando il mouse su uno dei riquadri che rappresenta un video apparirà una piccola freccia e cliccando su questa un menù di scelta.

Per avviare il video è sufficiente cliccare sulla classica icona Play presente al centro di ogni riquadro/filmato nella Media Bar.

Attraverso l’apposito pulsante presente nella Flock Toolbar sarà possibile nascondere la Media Bar; la Flock Toolbar può essere nascosta deselezionando l’omonima voce nel menù View in Toolbars. In questa sede abbiamo riportato un semplice esempio, ma tutte questi specifici accorgimenti vanno riportati, con le dovute differenze, a Facebook, Twitter, Flickr e simili poiché Flock fornisce un tipo di interfaccia tale da avere tutto sotto controllo. Non solo, ma con il drag&drop sarà possibile compiere agevolmente diverse azioni quali, con riferimento a Facebook, la condivisione di messaggi e/o link tra mittente e destinatario. Attraverso la sidebar si possono raggiungere ulteriori servizi come feed RSS, siti preferiti, blog etc. Tra le altre funzionalità di Flock, naturalmente derivate dalla piattaforma Mozilla, segnaliamo infine la possibilità di avere diverse estensioni mirate all’integrazione con i social network migliorando, quindi, ulteriormente la comunicazione tra persone.

A cura di Michele Petrecca