Un’altra sequela di tagli che completa
l’opera di smantellamento
della scuola pubblica.
Dopo le elementari , ora è il turno della secondaria.
Non sono ancora definitivi gli organici, ma sono stati comunicati alle scuole, in via preventiva, i soprannumerari. Brutto termine che in burocratese individua i colleghi che non trovano più il posto nella scuola dove erano titolari anche da decenni.
È bastato ricondurre le cattedre a 18 ore e aumentare di uno zero virgola il numero di alunni per classe che si è generato un cataclisma.
Il numero effettivo lo avremo, fra qualche giorno, dopo la costituzione delle cattedre orarie esterne, ma gli effetti sono già, in tutta evidenza, disastrosi.
E dire che la riforma delle secondarie è stata rinviata al 2010/11, quindi il peggio deve ancora venire.
Tra ieri ed oggi nelle nostre sedi, abbiamo compilato almeno 50 domande di trasferimento di colleghi perdenti posto.
Alla fine il numero sarà prossimo ai 300, quindi più dei pensionamenti.
La pubblicazione dei movimenti, prevista per il prossimo 22 giugno, ci darà il conto finale del disastro.
Ma già da ora è facile prevedere un mare di trasferimenti d’ufficio, quasi zero mobilità interprovinciale, un bel numero di colleghi senza sede che si preparano ad un’estate di passione.
Poi, fra qualche giorno, toccherà alle medie. Un’altra sequela di tagli che completerà, almeno per ora, l’opera di smantellamento della scuola pubblica.
Si è cominciato con le forbici, che sono diventate l’emblema della Gelmini e non solo nel presepe di San Gregorio Armeno, ora la demolizione continua con l’accetta.
Non ci resta che sperare che il provvedimento annunciato, di conferma dei supplenti in servizio in quest’anno scolastico, sia effettivamente assunto, altrimenti anche quasi tutti i precari in servizio resteranno a casa.
Contiamo a breve, non appena avremo gli organici definitivi, di darvi un resoconto dettagliato relativo alle classi di concorso in esubero e alle prospettive per i trasferimenti, le utilizzazioni , le assegnazione provinciali ed interprovinciali.
l’opera di smantellamento
della scuola pubblica.
Dopo le elementari , ora è il turno della secondaria.
Non sono ancora definitivi gli organici, ma sono stati comunicati alle scuole, in via preventiva, i soprannumerari. Brutto termine che in burocratese individua i colleghi che non trovano più il posto nella scuola dove erano titolari anche da decenni.
È bastato ricondurre le cattedre a 18 ore e aumentare di uno zero virgola il numero di alunni per classe che si è generato un cataclisma.
Il numero effettivo lo avremo, fra qualche giorno, dopo la costituzione delle cattedre orarie esterne, ma gli effetti sono già, in tutta evidenza, disastrosi.
E dire che la riforma delle secondarie è stata rinviata al 2010/11, quindi il peggio deve ancora venire.
Tra ieri ed oggi nelle nostre sedi, abbiamo compilato almeno 50 domande di trasferimento di colleghi perdenti posto.
Alla fine il numero sarà prossimo ai 300, quindi più dei pensionamenti.
La pubblicazione dei movimenti, prevista per il prossimo 22 giugno, ci darà il conto finale del disastro.
Ma già da ora è facile prevedere un mare di trasferimenti d’ufficio, quasi zero mobilità interprovinciale, un bel numero di colleghi senza sede che si preparano ad un’estate di passione.
Poi, fra qualche giorno, toccherà alle medie. Un’altra sequela di tagli che completerà, almeno per ora, l’opera di smantellamento della scuola pubblica.
Si è cominciato con le forbici, che sono diventate l’emblema della Gelmini e non solo nel presepe di San Gregorio Armeno, ora la demolizione continua con l’accetta.
Non ci resta che sperare che il provvedimento annunciato, di conferma dei supplenti in servizio in quest’anno scolastico, sia effettivamente assunto, altrimenti anche quasi tutti i precari in servizio resteranno a casa.
Contiamo a breve, non appena avremo gli organici definitivi, di darvi un resoconto dettagliato relativo alle classi di concorso in esubero e alle prospettive per i trasferimenti, le utilizzazioni , le assegnazione provinciali ed interprovinciali.