Perché per indicare un pagamento immediato, in contanti, si dice "pagare sull'unghia"?
Giovanni Solimani
Diverse sono le espressioni usate per indicare un pagamento che venga effettuato prontamente e in contanti (o a pronti contanti, per contanti, a pronta cassa); fra quelle di uso antico o non comune possiamo ricordare pagare sul tamburo («Se volesse accettarlo [il cappotto] in regalo mi farebbe anco più piacere, molto più che lo pagai lì sul tamburo», Giuseppe Giusti, Epistolario) e pagare sul tappeto («So già che qualche debito ha Baldone, / e ch' e' lo vuol pagare in sul tappeto», Lorenzo Lippi, Il Malmantile racquistato, VI, 83). Di largo uso, invece, è la locuzione pagare sull'unghia, nella quale l'immediatezza del pagamento si rispecchia nella fisicità del riferimento lessicale; quanto alla provenienza, si può forse ipotizzare un'originaria diffusione in area settentrionale sulla base di una delle prime attestazioni lessicografiche disponibili ovvero Le appendici al vocabolario dei dialetti bergamaschi compilate da Antonio Tiraboschi nel 1879 («Sö l'ongia - Detto di denari vale in contanti, sonanti e ballanti»).
Giovanni Solimani
Diverse sono le espressioni usate per indicare un pagamento che venga effettuato prontamente e in contanti (o a pronti contanti, per contanti, a pronta cassa); fra quelle di uso antico o non comune possiamo ricordare pagare sul tamburo («Se volesse accettarlo [il cappotto] in regalo mi farebbe anco più piacere, molto più che lo pagai lì sul tamburo», Giuseppe Giusti, Epistolario) e pagare sul tappeto («So già che qualche debito ha Baldone, / e ch' e' lo vuol pagare in sul tappeto», Lorenzo Lippi, Il Malmantile racquistato, VI, 83). Di largo uso, invece, è la locuzione pagare sull'unghia, nella quale l'immediatezza del pagamento si rispecchia nella fisicità del riferimento lessicale; quanto alla provenienza, si può forse ipotizzare un'originaria diffusione in area settentrionale sulla base di una delle prime attestazioni lessicografiche disponibili ovvero Le appendici al vocabolario dei dialetti bergamaschi compilate da Antonio Tiraboschi nel 1879 («Sö l'ongia - Detto di denari vale in contanti, sonanti e ballanti»).