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N. 130, 15 dicembre 2003
SOMMARIO
1. Elezioni RSU/1: vince la Cgilscuola
2. Elezioni RSU/2: delusione per Gilda, Cobas e Anp
3. I nodi delle iscrizioni per il prossimo anno scolastico
4. Primo decreto: emendamenti accolti e respinti in Conferenza
unificata
5. Gli echi italiani del rapporto Stasi sulla laicita'
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le altre notizie di TuttoscuolaFOCUS n.34/130:
- Un'intesa che va oltre il decreto
- Carriera docente: stato giuridico o contratto?/1
- Carriera docente: stato giuridico o contratto?/2
- Uno studio di Eurydice sulla professione docente in Europa
- Zainetti scolastici: un disegno di legge prova a ridurne il peso
E poi tutte le scadenze aggiornate della scuola nella rubrica
TuttoscuolaMEMORANDUM
Per consultarle: http://www.tuttoscuola.com/focus
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1. Elezioni RSU/1: vince la Cgilscuola
Balzo della Cgilscuola al 33%, tenuta della Cislscuola (nel 2000 al
22,7%), lieve calo dello Snals (nel 2000 al 19,2%), crescita della
Uilscuola al 14-15%, pressoche' dimezzata la Gilda (nel 2000 al
10,7%), in calo i Cobas, modesto risultato delle liste collegate
all'ANP.
Dalle prime proiezioni di fonte sindacale sarebbero questi i risultati
della tornata elettorale delle rappresentanze sindacali scolastiche.
Si e' votato tra il 9 e l'11 dicembre in 10.788 istituzioni
scolastiche statali. La partecipazione al voto degli 886.572 elettori
(706.642 docenti e 179.930 personale Ata)? Elevata. Si parla dell'80%.
Non ci sono percentuali ufficiali, ma tutte le informazioni
disponibili concordano nel segnalare una forte affluenza alle urne. E
l'alta affluenza alle urne ha almeno due significati: rende
attendibile la nuova mappa dei rapporti di forza tra i sindacati (con
l'aggregato dei tre sindacati confederali sopra al 70%; nel 2000 era
al 61%); rilancia il ruolo delle RSU, messe in discussione dalle
iniziative parlamentari sullo stato giuridico dei docenti.
I principali sindacati della scuola hanno commentato l'elevata
partecipazione con evidente soddisfazione, e l'hanno unanimemente
interpretata come una dimostrazione di fiducia, da parte dei
lavoratori, nello strumento delle RSU, e come un altola' alle due
proposte di legge, attualmente in discussione alla Camera, che le
vorrebbero sopprimere (la n. 4095, prima firmataria Angela Napoli, AN)
o regionalizzare (la n. 4091, primo firmatario Giuseppe Santulli, FI),
con l'appoggio del presidente della commissione cultura della Camera,
Ferdinando Adornato.
2. Elezioni RSU/2: delusione per Gilda, Cobas e Anp
Quanto all'esito delle votazioni, la Cgil non nasconde la
soddisfazione per un risultato (+6% rispetto al 2000) che, se
confermato, la pone come forza di riferimento nel comparto scuola
insieme alla Cislscuola (che puo' vantare il 32% di tasso
associativo); UIL ("aumentiamo del 3%, siamo al 41% nelle scuole
italiane all'estero") e SNALS ("rimaniamo il piu' forte dei sindacati
autonomi") mostrano sicurezza, la CISL non fornisce per il momento
dati, ma insiste sul significato politico dell'alta affluenza alle
urne. La GILDA, che dalle prime indiscrezioni sembrerebbe registrare
un notevole arretramento dopo l'exploit di tre anni fa, sottolinea che
il proprio risultato e' stato "sostenuto principalmente dal personale
docente". Quasi inconsistente sarebbe, infine, il risultato ottenuto
dalla lista ANP-ANQUAP, che ha peraltro lamentato di non aver potuto
svolgere una campagna elettorale adeguata a causa degli ostacoli
derivanti dalle disposizioni vigenti, che favoriscono i sindacati
numericamente piu' rappresentativi.
E' bene sottolineare che si tratta di proiezioni basate sullo
scrutinio di circa il 50% dei seggi e che, se corrette, possono subire
- secondo le fonti che le hanno fornite a Tuttoscuola -
un'oscillazione dell'1,5%.
Va infine ricordato che ai fini del calcolo del tasso di
rappresentativita' (in base al quale si definisce l'ammissione alla
contrattazione di comparto e la quota di distacchi e permessi
sindacali spettante a ciascuna organizzazione), i risultati definitivi
delle votazioni per le RSU verranno mediati con la quota associativa,
cioe' la percentuale di iscritti con delega rispetto a tutti i
sindacalizzati (in allegato i risultati delle elezioni del 2000 e il
tasso associativo http://www.tuttoscuola.com/ts_news_129-1.doc ).
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3. I nodi delle iscrizioni per il prossimo anno scolastico
E' imminente l'emanazione dell'annuale circolare per le iscrizioni
scolastiche, che dovrebbe confermare il consueto termine per le
domande del 25 gennaio.
Se cosi' fosse la circolare non terrebbe conto, per il momento, del
decreto legislativo tuttora sottoposto all'iter consultivo di legge e
la cui entrata in vigore e' attesa per fine febbraio, ma ne potrebbe
recuperare soltanto successivamente alcuni aspetti connessi con le
scelte delle famiglie.
Quest'anno la circolare dovra' sciogliere qualche nodo in piu'
connesso alla riforma e (in parte) allo stesso decreto legislativo.
Quali nodi? Tre in particolare: gli anticipi, l'obbligo e le attivita'
opzionali. Vediamoli.
Per gli anticipi nella scuola dell'infanzia (non attivati l'anno
scorso) i giochi sono ancora aperti. Le ipotesi vanno dal rinvio a
tempi migliori e ad accertamento delle condizioni complessive di
fattibilita' da una parte, ad un avvio non generalizzato nelle sole
scuole in cui sono accertate condizioni di fattibilita' e
disponibilita' di posti, dall'altra.
Riguardo alla scuola primaria, si propende a confermare la data del 28
febbraio come limite massimo di nascita per le ammissioni anticipate,
in attesa che il decreto legislativo definisca i tempi della graduale
messa a regime (fino al 30 aprile).
Piu' problematico sanare il vulnus del nono anno di obbligo scolastico
abrogato. Dovrebbero supplire le intese stipulate con le regioni per
percorsi formativi triennali con qualifica finale. La Finanziaria, per
parte sua, conferma la gratuita' di iscrizione al primo anno di
secondaria superiore.
Infine, per l'orario facoltativo previsto dallo schema di decreto
legislativo (v. le analisi di TuttoscuolaNEWS n. 129 del 9 dicembre
2003) che prevede il diritto delle famiglie di esercitare l'opzione
sull'offerta delle scuole, occorrera' forse rimandare tutto a quando
l'offerta sara' preparata dalle scuole. Settembre?
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4. Primo decreto: emendamenti accolti e respinti in Conferenza
unificata
Come anticipato da tempo da TuttoscuolaNEWS (v. n.127 del 24 novembre
e seguenti), il testo del decreto legislativo e' uscito modificato
dalla Conferenza unificata del 10 dicembre.
Queste le modifiche introdotte:
"Le scuole appartenenti al primo ciclo possono essere aggregate in
istituti comprensivi, comprendenti anche le scuole dell'infanzia che
gravitano sullo stesso territorio": piu' che un cambiamento, si tratta
di un richiamo perche' la legge sui comprensivi c'e' gia'.
E' stato richiamato un passaggio della legge di riforma sull'handicap:
"accogliendo e valorizzando le diversita' individuali, ivi comprese
quelle derivanti dalle disabilita'"; in questo caso, come ha ricordato
l'Anci che l'aveva proposto, non e' stato accolto il riferimento
richiesto alle diversita' sociali, che sono oggi molto presenti nelle
scuole.
E' stato ribadito che anche per le attivita' facoltative e opzionali
la "frequenza e' gratuita. Gli allievi sono tenuti alla frequenza
delle attivita' facoltative per le quali le rispettive famiglie hanno
esercitato l'opzione".
L'assistenza alla mensa e' stata garantita, comprendendola all'interno
del monte ore che determina l'organico del personale "nonche'
l'assistenza educativa da parte del personale docente nel tempo
eventualmente dedicato alla mensa fino ad un totale di 330 ore annue
(231 per la scuola media)".
Per gli anticipi nella scuola dell'infanzia e' stato infine ribadito
il carattere di sperimentazione "volta anche alla definizione di
esigenze di nuove professionalita' e modalita' organizzative".
Quali invece le proposte modificative non accolte? Quella di aumentare
nella scuola elementare da 99 a 198 ore annue le ore facoltative e
quella di sottolineare il carattere educativo dell'assistenza alla
mensa.
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5. Gli echi italiani del rapporto Stasi sulla laicita'
Almeno per il momento non sembrano esserci in Italia importanti
ripercussioni di quel grande fatto politico-mediatico, ma anche
culturale e di pubblico confronto, che e' in Francia il dibattito
sulla laicita', culminato nella pubblicazione del rapporto finale
della commissione Stasi, del quale abbiamo per primi dato notizia in
"Tuttoscuola.com" lo scorso 11 dicembre.
La soluzione architettata dalla commissione francese, fortemente
voluta dal presidente Chirac, suggerisce l'approvazione di una nuova
legge che, confermando ed adeguando quella storica del 1905, vieti non
i simboli, ma la loro ostentazione, con l'eccezione del velo islamico,
della kippah ebraica e della croce cristiana (ma solo se "grande"),
proibiti non per il loro significato religioso ma perche' divenuti
socialmente dirompenti, fonte o pretesto di conflittualita'. Il
rapporto Stasi affronta anche molte altre problematiche, relative al
sistema sanitario, ai luoghi di lavoro, al sistema giudiziario e cosi'
via, ma sviluppa soprattutto la questione della presenza dei simboli
"ostentativi" nelle aule scolastiche, dove si erano recentemente
segnalati casi di forte conflittualita' "identitaria" legati
soprattutto (ma non solo) all'esibizione del velo islamico. C'e' ora
grande attesa per le decisioni che il presidente Chirac rendera' note
il 17 dicembre.
In Italia, a parte i risvolti soprattutto mediatici della vicenda del
crocifisso di Ofena, la situazione appare piu' tranquilla e
controllata, anche perche' nelle scuole a forte composizione
multietnica si e' finora operato in modo generalmente equilibrato e
tollerante, cercando l'inclusione e la compresenza dei simboli, velo
compreso, piuttosto che l'esclusione di qualcuno di essi, ovviamente a
partire dal crocifisso. Ma sara' bene seguire gli sviluppi del
dibattito in corso in Francia, e preparare per tempo misure atte a
prevenire, piuttosto che a reprimere, situazioni di conflittualita'.
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Ed ecco le altre notizie di TuttoscuolaFOCUS n.34/130:
Un'intesa che va oltre il decreto
Dopo l'intesa in Conferenza unificata, il tempo pieno non dovrebbe
piu' turbare i sonni dei genitori. E altri cambiamenti hanno fatto
cadere il tabu' della blindatura del decreto (.)
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Carriera docente: stato giuridico o contratto?/1
Non e' piu' il 31 dicembre 2003 la data limite per la formulazione
delle proposte sulla carriera dei docenti, come stabiliva il
contratto. E non e' stato fissato un nuovo termine (.)
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Carriera docente: stato giuridico o contratto?/2
Sul fronte parlamentare i lavori procedono speditamente. E in
Parlamento si guarda con diffidenza ai lavori della commissione presso
l'Aran. Lo dimostra una recente interrogazione parlamentare (.)
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Uno studio di Eurydice sulla professione docente in Europa
Il rapporto di Eurydice riguarda la formazione iniziale e
l'inserimento professionale dei soli insegnanti della scuola di primo
grado. Ma in Italia molti dati. non ci sono(.)
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Zainetti scolastici: un disegno di legge prova a ridurne il peso
Se ne parla da anni, ma il problema del peso eccessivo degli zainetti
non e' stato ancora risolto. Ci prova ora un disegno di legge (primo
firmatario Giuliano Amato) http://www.tuttoscuola.com/focus
E poi tutte le scadenze del prossimo mese, commentate e spiegate. Ecco
gli argomenti di TuttoscuolaMEMORANDUM di questa settimana:
- scadenze amministrative relative al mese di dicembre
- affissione risultati elezioni RSU
- Borse di studio INPDAP
- Predisposizione programma annuale 2004
- PON Scuola 2000-2006
- Sciopero LSU/ATA
- Cessazioni dal servizio personale della scuola
- Conguaglio fiscale
- Rilevazioni integrative
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