E ADESSO I SISSINI LITIGANO TRA LORO…
Se ti abiliti con Vi ricordate il principio del “cuius regio, eius religio”?Nel XVI secolo fu una soluzione alla lotta tra protestanti e cattolici in Germania dopo la predicazione di Lutero.In sintesi venne stabilito che in ogni staterello tedesco vigeva la religione del principe, cui dovevano aderire tutti gli abitanti sul suo territorio, pena l’espulsione dal principato. Ebbene, cosa c’entra tutto questo con le SISS? C’entra, c’entra…E’ di questi giorni la notizia che il Tar Puglia ha dato ragione al ricorso di tre abilitati presso Risultato: il TAR pugliese ha dato ragione ai campani e ha perentoriamente ordinato al provveditore di Bari di decurtare i trenta punti dalle graduatorie della sua regione. I malcapitati abilitati in Puglia, vedendosi ritirare le brevi supplenze loro assegnate, minacciano ora il ricorso al Consiglio di Stato. Come in tutte le situazioni grottesche, cui la scuola italiana ci ha ormai abituato, al danno si aggiunge per i pugliesi anche la beffa: la sentenza del TAR, infatti, vale solo per i sissini della provincia di Bari, mentre restano invariate le graduatorie delle altre province. Dunque un sistema schizofrenico di criteri dissimili ha generato l’ennesima situazione di caos, in una lotta tra poveri senza fine. Ne è venuta fuori un’interpretazione più ampia, e direi più flessibile del “cuius regio, eius religio”. Se ti abiliti in una regione e vuoi iscriverti alle graduatorie di un’altra o ti adegui alla fede dei suoi abitanti…o imponi la tua, infischiandotene degli altri. Comunque sia, non è un bello spettacolo. Silvana