Come si calcoleranno
gli organici nella primaria?
di Reginaldo Palermo, Pavone Risorse 6.2.2009
Nei giorni scorsi, la Direzione scolastica regionale del Lazio ha inviato trasmesso alle scuole una circolare con la quale trasmette una ricca modulistica che dovrebbe consentire di effettuare i calcoli necessari per simulare l’attribuzione degli organici 2009/2010.
La circolare è di estremo interesse poichè fornisce una prima sommaria indicazione sulle modalità di calcolo degli organici.
Circolare e modulistica sono molto dettagliate e quindi c’è da presumere che almeno le “linee-guida” siano state concordate con il Ministero.
Vengono evidenziati i diversi casi possibili.
Scuole con sole classi a tempo pieno:
non cambierà nulla, l’organico sarà pari a due insegnanti per ciascuna classe.
Scuole che funzionano ora con sole classi a modulo:
- sommare le ore di “tempo scuola” - compresa l’ora di mensa - di tutte le classi
- sottrarre le ore di specialista di inglese
- dividere il risultato per le 22 ore di insegnamento del docente, per ottenere così il numero di posti in organico.
Esempio di una scuola con 21 classi ora funzionanti a 30 ore mensa compresa
Si calcola il tempo scuola totale: 21 x 30 =630
Si sottraggono le ore di specialista (per esempio 30) e si ottiene il tempo scuola da coprire con l’ organico: 600
A questo punto si divide per 22 e si ottiene l’organico necessario a far funzionare tutte le classi: 600: 22 = 27 con uno spezzone di 6 ore
Scuole con classi a modulo e classi a tempo pieno
Facciamo l’ipotesi che le classi a modulo funzionino tutte a 30 ore
In questi casi si procede come segue
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caso 1 |
caso 2 |
caso 3 |
A) Moltiplicare il numero delle classi |
16 classi TP = |
20 classi = |
12 classi = |
B) Moltiplicare il numero delle classi a tempo normale x 1 docente, |
8 classi = |
12 classi = |
20 classi = |
ORGANICO ATTUALE |
32 + 12 = 44 |
40 + 18 =58 |
24 + 30 = 54 |
C) Calcolare le ore di compresenza |
16 classi TP = |
20 x 4 = 80 ore |
12 x 4 = 48 |
D) Calcolare le ore di specialista di lingua inglese nelle sole classi ti tempo normale |
Ipotizziamo |
16 ore |
16 ore |
E) Calcolare le ore che necessitano di copertura, dato che per le classi a tempo normale è stato calcolato un solo insegnante; per ogni classe con tempo scuola a 30 ore |
8 classi x 8 = 64 ore |
12 classi x 8 =96 |
20 classi x 8 = 160 |
F) Sommare le ore di compresenza (punto C) con il numero di ore coperte da specialista |
64 + 6 =70 |
80 + 16 = 96 |
48 + 16 =64 |
G) Sottrarre le ore di disponibilità |
64 - 70 = - 6 |
96 - 96 = 0 |
160 - 64 = 96
|
Organico assegnato caso 1. il risultato del punto precedente è negativo: ciò significa che le disponibilità sono superiori alle ore da coprire, per cui alla scuola non vengono assegnate ulteriori risorse di organico oltre quelle già determinate e cioè 39 posti in totale caso 2. il punto H risulta positivo e quindi alla scuola scuola vengono assegnate ulteriori risorse di organico. |
32 per TP 8 per classi normali totale 40 posti |
totale 52 posti |
24 per TP 20 per classi normali 4 + spezzone di 8 ore per ampliamento orario (22 x 4 + 8 = 96) TOTALE: |
Si intuisce facilmente che
1) nelle scuole funzionanti completamente a tempo pieno non ci dovrebbe essere perdita di posti
2) il numero di posti che si perdono rispetto all’organico attuale dipende dal mix di classi a tempo pieno e a modulo presenti nella scuola: quanto più aumenta la percentuale di classi a modulo tanto più aumenta la perdita di posti
Si preannunciano insomma tempi difficili: quale linea vincerà ?
“Difendere il tempo pieno” significherebbe ridurre in modo significativo gli organici delle scuole dove prevalgono i moduli
“Sforbiciamo in modo generalizzato” significherebbe dare una mano alle scuole con i moduli a discapito del tempo pieno che ne uscirebbe “snaturato”.
Bisogna poi tenere conto che il tempo pieno è diffusissimo al nord, mentre i moduli a 27-30 ore sono un modello quasi generalizzato al sud.
A questo punto è chiaro e lampante che gli “interessi” del “movimento anti-Gelmini” sono molto frantumati: il nord sarebbe interessato a difendere il tempo, mentre al centro-sud converrebbe di più una linea di “tagli generalizzati”.
E c’è di più: anche al nord la linea “difendiamo il tempo” potrebbe entrare in conflitto con interessi diversi all’interno dello stesso territorio.
Già soltanto nella provincia di Torino, il tempo pieno non è affatto generalizzato e in molte realtà, a fianco di circoli didattici interamente a tempo pieno esistono circoli con un’alta percentuale di classi a modulo.
Che il nodo sarebbe stato questo era abbastanza chiaro fin da subito, ma si è speso molto, troppo tempo, per discutere sul nulla.
Adesso – almeno a parere di chi scrive – è troppo tardi: fra un mese gli organici dovranno essere definiti e un mese è davvero poco per affrontare un problema così complicato.