Di cinquanta euro in cinquanta euro...chissà se potremo mai avere uno stipendio decente.
Ieri il Ministro Renato Brunetta nel corso di una conferenza stampa, ci informa La tecnica della scuola" " ha annunciato che nello stipendio di febbraio i dipendenti pubblici dei Ministeri, delle Agenzie fiscali e della Scuola troveranno l’aumento contrattuale (70 euro lordi in media) e l’arretrato del mese di gennaio (60 euro): a seconda del livello retributivo e della anzianità maturata insegnanti e Ata si ritroveranno in busta paga una somma variabile dagli 80 ai 190 euro lordi; dal mese di marzo, esaurito l’ “effetto arretrati”, l’aumento varierà dai 45 euro lordi (collaboratori scolastici al primo livello stipendiale) ai 105 euro dei direttori dei servizi che sono giunti al termine della carriera. Cifre, beninteso, al lordo delle ritenute fiscali."
Poi viene la farsa. Gente che guadagna un mare di soldi, come il ministro Brunetta, parla di ottimo risultato raggiunto: “Per la prima volta dal 1993 (anno di entrata in vigore della riforma che ha introdotto la privatizzazione del rapporto di lavoro nel pubblico impiego), è stata chiusa la maggioranza dei contratti entro il primo anno della scadenza del biennio contrattuale”.
Un meraviglioso contratto dunque che ci vede incassare 60 euro lordi per gennaio, 70 per febbraio...e da marzo i soliti, se ci va bene, 50 euro in più al mese.
Ve l'ho detto io che schola imago mortis est...e non vorrei che anche i magistri diventassero, con questi quattro spiccioli, imago mortis.
Un meraviglioso contratto dunque che ci vede incassare 60 euro lordi per gennaio, 70 per febbraio...e da marzo i soliti, se ci va bene, 50 euro in più al mese.
Ve l'ho detto io che schola imago mortis est...e non vorrei che anche i magistri diventassero, con questi quattro spiccioli, imago mortis.
Tant'è. I giochi son questi. Per chi vuole insegnare la pappa è questa. oppure ci buttiamo dalla finestra...
Silvana La Porta