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N. 117, 15 settembre 2003
SOMMARIO
1. Decreto e piano finanziario: quando entrano in vigore?
2. La rivincita della Moratti su Tremonti
3. Aprea batte Brocca uno a zero
4. Premiare i migliori: la Moratti ha ragione. Ma come e quando?
5. Quel bonus fantasma per le spese di aggiornamento
6. Nasce dal basso un'idea di federalismo scolastico?
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le altre notizie di TuttoscuolaFOCUS n.21/117:
- Riforma: quel comunicato stampa impreciso
- Il giallo della circolare n. 68, scomparsa e ora riapparsa
- Come cambiano gli orari delle lezioni nella scuola riformata
- La CGIL scuola all'attacco: no alla "controriforma"
- Parita' e "bonus": dibattito a sinistra
- La Francia rilancia la laicita' della scuola
E poi tutte le scadenze aggiornate della
scuola nella rubrica
TuttoscuolaMEMORANDUM
Per saperne di piu': http://www.tuttoscuola.com/focus
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Le scadenze in TuttoscuolaMEMORANDUM di questa settimana:
10–16 settembre – scadenze amministrative relative al mese di settembre
15 settembre - iscrizione a CORSI PER ADULTI
15 settembre – RSU: elenchi sedi delle istituzioni scolastiche
15-30 settembre: stipula contratti su posti vacanti o disponibili
15-30 settembre: stipula contratti docenti IRC
15-30 settembre: inizio contrattazione integrativa con RSU
30 settembre – modelli 770/2003
30 settembre – Comunicazione dati anagrafici degli studenti delle PARITARIE
21 ottobre – Primo giorno utile di presentazione delle liste per l'elezione
delle RSU
31 ottobre – Rinnovo consigli di classe, interclasse e intersezione
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1. Decreto e piano finanziario: quando entrano in vigore?
Con l'approvazione dello schema del primo
decreto legislativo,
avvenuta venerdi' 12 in Consiglio dei ministri, la riforma
per il
primo ciclo di istruzione (scuola materna,
elementare e media)
comincia il suo cammino: dall'anno
scolastico 2004/2005 sara'
gradualmente attuata.
Per quest'anno ci sara' solamente
il progetto nazionale di
innovazione, varato con decreto ministeriale n. 61 del
22 luglio
scorso, con inglese e informatica in prima e seconda
della scuola
primaria e altri eventuali aspetti organizzativi e didattici
decisi
autonomamente dalle scuole.
Lo schema di decreto andra'
ora alla Conferenza unificata
(Stato-Regioni-Citta') e alle Commissioni istruzione delle Camere che
sono chiamate a pronunciarsi con parere non
vincolante entro 60
giorni.
Il decreto potrebbe ritornare in Consiglio dei Ministri verso la fine
dell'anno o ai primi del 2004 ed essere
emanato tra gennaio e
febbraio. Applicazione generalizzata da settembre 2004.
Oltre alla schema di decreto, il Consiglio dei ministri ha approvato
in prima lettura il piano programmatico finanziario per il quinquennio
2004-2008, previsto dalla legge n. 53/2003 e
che doveva essere
presentato entro la meta' del luglio scorso. Il testo dovra'
essere
sottoposto alla Conferenza unificata per l'intesa (non sara' solo un
parere).
Del piano si conosce solo l'importo complessivo (8.320
milioni di
Euro, che saranno stanziati nelle finanziarie dal 2004 al 2008) e le
voci che finanziera' (riforma, autonomia,
tecnologie, attivita'
motoria, valorizzazione professionale del personale docente e
ata,
aggiornamento, orientamento, Ifts e educazione degli adulti, edilizia
scolastica). Senza indicazione di cifre per le varie voci, il
piano
potrebbe non avere vita facile.
Solo dopo aver conseguito l'intesa con la Conferenza
unificata, il
piano verra' approvato definitivamente dal Consiglio dei ministri nei
prossimi mesi. Nel frattempo una prima tranche
di finanziamento
(simbolica o consistente?) dovrebbe essere inserita nella
prossima
finanziaria.
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2. La rivincita della Moratti su Tremonti
Dopo quattro mesi di "sosta" (forzata) nei cassetti di Palazzo
Chigi,
lo schema di decreto legislativo, proposto dalla Moratti ai colleghi
ministri gia' a meta' maggio, e' stato dunque varato. Cosa e' cambiato
da allora? E' interessante infatti capire chi ha vinto il braccio di
ferro tutto interno alla Casa delle liberta'.
Ebbene, premesso che il testo dello schema
di decreto non e'
disponibile, ma tutto lascia credere che sia rimasta sostanzialmente
invariata la bozza circolata a maggio, due erano stati i punti
sui
quali si era infranta l'azione del ministro Moratti: la mancanza del
piano finanziario, che secondo il ministro Tremonti avrebbe
dovuto
essere definito prima del primo decreto attuativo, per inquadrare
e
garantire le spese necessarie all'attuazione della riforma; il
nodo
del docente tutor, fortemente avversato dall'Udc.
Sulla prima questione la Moratti, da quel che si sa, aveva inviato per
tempo a Tremonti la sua proposta per la predisposizione del piano di
investimenti, ma non era bastato. Tutto rinviato e, visto che il piano
non era stato predisposto entro i previsti 90 giorni, si pensava ormai
che tutto fosse rimandato alla Finanziaria.
Ma la Moratti non si e' data per vinta e con l'appoggio del Presidente
del Consiglio, dal quale era stata ricevuta nei giorni
scorsi, e'
riuscita a strappare un si' al collega dell'Economia e al
Consiglio
dei ministri contestualmente all'approvazione del "suo" decreto per la
riforma.
E cosi' lo schema del decreto e' stato approvato prima
del piano
finanziario, perche' quello di venerdi' scorso e' stato, per il piano
(mancante ancora dell'attribuzione delle risorse alle singole voci),
un ok in prima lettura, dovendo essere sottoposto ad intesa
con la
Conferenza unificata Stato-regioni-citta'.
Il piano finanziario sara' quindi definitivamente
approvato dal
Consiglio dei Ministri tra un mese o due, ma nel frattempo lo schema
di decreto legislativo morattiano avra' compiuto buona parte del suo
cammino nella procedura consultiva prevista (conferenza unificata
e
commissioni parlamentari). Al contempo pero' la
previsione della
quantificazione della spesa e' stata fatta e il governo non puo' piu'
rimangiarsela.
Resta da vedere quanto di questi fondi proverra' da nuove risorse
e
quanto sara' ricavato da risparmi interni al sistema scuola.
3. Aprea batte Brocca uno a zero
L'altro motivo che nel maggio scorso blocco'
l'approvazione dello
schema di decreto legislativo in Consiglio dei Ministri sembra
sia
stato quello del docente tutor e, soprattutto, della rigida previsione
di un orario settimanale in classe di almeno
18 ore (sulle 27
complessive di lezione).
Quella previsione, ispirata dalle elaborazioni del prof. Bertagna
e
fatta propria in particolare dal sottosegretario on. Valentina Aprea,
non era stata condivisa dall'ex-sottosegretario
Beniamino Brocca
(responsabile scuola dell'Udc) che in diverse occasioni
pubbliche
l'aveva pesantemente criticata, rivendicando
sostanzialmente una
difesa dell'organizzazione attuale della scuola elementare che prevede
i cosiddetti moduli e funzioni paritarie dei docenti.
Sembrava che la mediazione potesse diventare quella di affermare
da
una parte la funzione tutoriale ma, dall'altra, di non vincolarla ad
un orario definito di presenza in
classe, anche nel rispetto
dell'autonomia delle scuole.
Dalla sintesi del decreto presentata dal Miur risulta invece che tutto
e' rimasto come prima,
come voleva l'on. Aprea: docente
tutor-coordinatore con presenza di almeno 18 ore nelle
prime tre
classi della scuola primaria. Si direbbe che l'on.
Brocca si sia
rassegnato, a meno che il testo ufficiale varato in Consiglio e
non
ancora reso noto, contenga qualche sorpresa sull'argomento
oppure,
piu' probabilmente, che ogni mediazione sia rinviata al
confronto
nelle Commissioni parlamentari.
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4. Premiare i migliori: la Moratti ha ragione. Ma come e quando?
"Dare piu' soldi a chi e' piu' bravo e costruire una carriera dove non
contino solo gli anni di
servizio ma anche il merito": la
dichiarazione del ministro Moratti al "Corriere della Sera" di
sabato
non puo' non essere condivisa. Ma dall'affermazione
all'attuazione
c'e' in mezzo un mare di difficolta', come ben ricorda l'ex-ministro
Berlinguer che sullo strumento
(il concorsone) per attuare
quell'obiettivo usci' clamorosamente sconfitto.
Il ministro Moratti ha fatto sapere che e' al lavoro una commissione
mista formata da funzionari del Miur e sindacalisti
che dovrebbe
consegnare una proposta finita entro la fine dell'anno. Una proposta
che la categoria dovra' condividere (concorsone docet).
Ma poi? Quale sarebbe la strada per arrivare a compensare il
merito
tra i prof.?
Il ministro ha parlato di nuovo contratto, ma
per il contratto
occorrera' aspettare altri quattro anni, visto che l'ultimo e' stato
appena firmato.
Se invece si punta ad introdurre la riforma delle carriere dei docenti
con il prossimo contratto economico biennale
2004-2005, non ci
sarebbero risorse disponibili, perche' in quell'occasione normalmente
vi sono a malapena i soldi per recuperare le perdite dell'inflazione.
Non resta quindi che sperare nel piano programmatico finanziario per
la riforma, approvato in prima lettura dal Consiglio dei Ministri, che
alla lettera e) ("valorizzazione professionale del personale docente")
prevede, gia' dalla prossima legge finanziaria, risorse (per ora non
quantificate) a sostegno all'obiettivo Moratti.
A giorni la prima bozza di finanziaria consentira' di verificare
la
richiesta della Moratti. La partita dell'introduzione del merito nella
carriera del personale scolastico e' ancora lunghissima.
5. Quel bonus fantasma per le spese di aggiornamento
"E poi vorrei ricordare che c'e' un bonus annuale da
35 euro per
l'acquisto di materiale didattico..". Nell'intervista riportata sabato
dal "Corriere della Sera" il ministro Moratti fa questa affermazione a
proposito di spese di aggiornamento sostenuto dagli insegnanti delle
scuole statali.
Ma sbaglia i tempi, perche', anziche' "c'e' un bonus", avrebbe
dovuto
dire "c'e' stato un bonus".
I 35 euro di rimborso alle spese di aggiornamento per gli insegnanti
delle scuole statali erano stati infatti
previsti dalla legge
finanziaria 2002, ma non sono stati piu' confermati per
quest'anno
2003.
Anzi, quel primo stanziamento del 2002 in buona parte se l'e' ripreso
nel novembre 2002 il ministro Tremonti e molti docenti sono
rimasti
all'asciutto (ad attenuare l'odiosa beffa c'e'
solo la modestia
dell'importo). Si sono salvati soltanto i docenti di alcune
regioni
per le quali l'ufficio scolastico
regionale aveva provveduto
tempestivamente all'assegnazione.
Per l'acquisto di materiale didattico, libri o abbonamenti a riviste i
docenti provvedono, come sempre, in proprio.
Forse il ministro ha voluto anticipare qualcosa che dovrebbe arrivare
con la prossima legge finanziaria e che e'
richiamato dal piano
programmatico finanziario (lettera g) ma, anche in
questo caso,
avrebbe sbagliato i tempi: avrebbe dovuto dire "ci sara' un
bonus.".
Gli insegnanti lo sperano. E gia' che c'e', sarebbe
bene che il
contributo sia stavolta un po' piu' che simbolico.
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6. Nasce dal basso un'idea di federalismo scolastico?
L'Associazione nazionale dei comuni (Anci) e i sindacati della scuola
CGIL, CISL, UIL e Snals, hanno avviato un ciclo d'incontri
che si
pongono un obiettivo che non ha precedenti nella storia della scuola
italiana: l'idea condivisa e' quella della
reciproca difesa e
valorizzazione dell'autonomia scolastica e delle autonomie locali.
L'associazione dei comuni ha ipotizzato la definizione di una vera e
propria "piattaforma comune
per la scuola" che superi
l'anacronistica impostazione secondo la quale gli enti locali svolgono
funzioni di tipo "servente", e che getti le basi per
un governo
politico e programmatico locale dei servizi scolastici.
La difesa delle autonomie, la
generalizzazione della scuola
dell'infanzia, l'ampliamento quantitativo e qualitativo dell'offerta
scolastica, la riqualificazione del patrimonio di edilizia scolastica,
sono i temi sui quali si e' registrato un primo sostanziale accordo.
Lo strumento principe per il raggiungimento degli obiettivi condivisi
e' individuato nella costruzione
di reti scolastiche e
interistituzionali che, dal basso, potranno realizzare le
sinergie
necessarie al miglioramento del servizio e dare ai
sistemi locali
quella forza "contrattuale" che difficilmente le singole scuole e
i
singoli enti locali potrebbero avere.
Il progetto e' gia' stato discusso. Dopo la giornata
introduttiva
generale del 4 settembre, l'Anci e i sindacati si sono
visti l'11
settembre. L'incontro e' stato dedicato alle cosiddette
"funzioni
miste". Questione non semplice, apertasi dopo
il passaggio dei
bidelli allo Stato, sulla quale non poche sono state, in passato, le
tensioni tra sindacati e comuni.
Prossima data il 22 settembre. Non appare un percorso facile, quello
intrapreso, ma gli esiti potrebbero rappresentare una "novita' vera"
nel panorama della scuola italiana. Vedremo.
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Ed ecco le altre notizie di TuttoscuolaFOCUS n.21/117:
Riforma: quel comunicato stampa impreciso
Da Palazzo Chigi, pochi minuti dopo l'approvazione dello
schema di
decreto legislativo per l'attuazione della riforma nel I
ciclo, e'
stato diramato un comunicato stampa,
poi pubblicato anche su
www.istruzione.it, che, forse per
la fretta, contiene almeno due
errori (.) http://www.tuttoscuola.com/focus
Il giallo della circolare n. 68, scomparsa e ora riapparsa
La circolare n. 68 dell'8 agosto scorso sul progetto di
innovazione
nella scuola primaria e' proprio tormentata. Chissa' quanto lo
deve
essere stata per chi
l'ha firmata, visto che (.)
http://www.tuttoscuola.com/focus
Come cambiano gli orari delle lezioni nella scuola riformata
Lo schema di decreto legislativo per il primo ciclo di istruzionenon
ha ancora un testo ufficiale, anche sesembra di capire che si tratti
del medesimo testo noto da maggio. E' possibile cosi' confrontare gli
orari di funzionamento
delle scuole (.)
http://www.tuttoscuola.com/focus
La CGIL scuola all'attacco: no alla "controriforma"
La "guida per una scelta consapevole" pubblicata nel sito della
CGIL
scuola e' un appello ai docenti perche' votino nei
collegi contro
l'adesione alla sperimentazione delle "Indicazioni nazionali".
Si concreta cosi' la strategia di "opposizione dal basso" alla riforma
Moratti, preannunciata (.) http://www.tuttoscuola.com/focus
Parita' e "bonus": dibattito a sinistra
Il "bonus" per le famiglie che scelgono
le scuole paritarie e'
sacrosanto. Anzi, arriva in grave
ritardo. Chi lo dice? (.)
http://www.tuttoscuola.com/focus
La Francia rilancia la laicita' della scuola
Il presidente della Repubblica francese ha conferito a Bernard Stasi,
illustre giurista di formazione cattolica, l'incarico di
presiedere
una Commissione nazionale che rediga entro la fine
dell'anno un
rapporto finalizzato a rilanciare il principio di nella scuola
(.)
http://www.tuttoscuola.com/focus
E poi tutte le scadenze del prossimo mese, commentate e spiegate. Ecco
gli argomenti di TuttoscuolaMEMORANDUM di questa settimana:
- scadenze amministrative relative al mese di settembre
- iscrizione a CORSI PER ADULTI
- RSU: elenchi sedi delle istituzioni scolastiche
- stipula contratti su posti vacanti o disponibili
- stipula contratti docenti IRC
- inizio contrattazione integrativa con RSU
- modelli 770/2003
- Comunicazione dati anagrafici degli studenti delle PARITARIE
- Primo giorno utile di presentazione delle liste per l'elezione delle
RSU
- Rinnovo consigli di classe, interclasse e intersezione
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