Un capolavoro che ne celava altri“Si tratta di una scoperta eccezionale e di una grande prima per una tela di Leonardo da Vinci” ha riferito questa mattina all’Ansa la direzione del Museo del Louvre, affermando che i disegni tornati alla luce sul retro del quadro sono tre. “I disegni realizzati dietro i dipinti sono rari - hanno precisato dal Louvre - in più questa è la prima volta che ne vengono trovati dietro ad una tela di Leonardo”. Dopo la prima scoperta le analisi agli infrarossi condotte dal Centro di Ricerche e di Restauro dei Musei di Francia hanno evidenziato tre schizzi: la testa di un cavallo, una parte di cranio e un bambino. Difficile per ora stabilire l’attribuzione delle tre figure al genio di Vinci ma al Louvre mostrano ottimismo: “La testa di cavallo sembra proprio ispirata alla Battaglia di Anghiari - spiegano - il cranio è una figura corrente nell'opera di Leonardo ed il bambino assomiglia molto a quello raffigurato nel quadro.I TRE SCHIZZI - «I disegni realizzati dietro i dipinti sono rari e in più questa è la prima volta che ne vengono trovati dietro a una tela di Leonardo» sottolineano gli esperti del Louvre. La scoperta risale a settembre, quando i curatori del museo, staccando il dipinto dal muro per degli studi, hanno notato una macchia, che poi si è rivelata un disegno: un tesoro di cui nessuno si era mai accorto. Le analisi agli infrarossi del Centro di ricerche e restauro dei musei di Francia hanno portato alla luce ben tre schizzi: la testa di un cavallo, una parte di cranio e un Bambin Gesù.
LA MANO DEL MAESTRO - La testa di cavallo, alta 18 cm e larga 10, appare di tre quarti verso sinistra. Il secondo schizzo, che misura 16,5 cm per 10, raffigura la metà di un cranio, con la cavità orbitale, una parte della cavitá nasale, metà di una mandibola con i denti. Il terzo schizzo è quasi illeggibile: alto circa 15 cm, raffigura il Bambin Gesù con la testa girata verso destra mentre gioca con un agnello. Secondo gli specialisti del Louvre, questo disegno impercettibile ad occhio nudo potrebbe essere in relazione con il soggetto della «Vergine» di Leonardo. Al momento non ci sono prove definitive della paternità di Leonardo, tuttavia l'ipotesi è considerata molto realistica: «La testa di cavallo sembra proprio ispirata alla "Battaglia di Anghiari" - spiegano i curatori -, il cranio è una figura corrente nell'opera di Leonardo e il bambino assomiglia molto a quello raffigurato nel quadro». Il genio di Vinci continua a regalarci emozioni.
18 dicembre 2008