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N. 110, 30 giugno 2003
SOMMARIO
1. I puntelli della riforma/1
2. I puntelli della riforma/2
3. Le forche caudine del CNPI
4. Venti di fronda nelle scuole
5. Una riforma senza dirigenti
6. La devoluzione avanza e il decentramento segna il passo
7. Due anni di TuttoscuolaNEWS
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le altre notizie di TuttoscuolaFOCUS n.14/110:
Botta e risposta Fazio-sindacati sull'istruzione
Dov'e' finita l'ipotesi di contratto?
Aspettando lo spoils system
Una cabina di regia per qualifiche e diplomi professionali
Isfol: piu' trasparenza per le
qualifiche e le competenze
professionali
E poi tutte le scadenze aggiornate della
scuola nella rubrica
TuttoscuolaMEMORANDUM
Per saperne di piu': http://www.tuttoscuola.com/focus
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Le scadenze in TuttoscuolaMEMORANDUM di questa settimana:
30 giugno – ENAM: borse di studio per dirigenti scolastici
30 giugno – ENAM: borse di studio per docenti
30 giugno – verifica FUNZIONI OBIETTIVO
1° luglio – posti all'estero per dirigenti scolastici
10-16 luglio – scadenze amministrative relative al mese di luglio
12 luglio – domande di utilizzazioni e assegnazioni provvisorie
21 luglio – domande di aggiornamento delle graduatorie di istituto
1. I puntelli della riforma/1
Il Governo con l'approvazione della riforma della scuola ha portato a
casa un rilevante risultato politico. Il passaggio dalla fase ideativa
a quella attuativa richiede, pero', adeguate politiche di sviluppo per
l'istruzione. E qui la compagine guidata dal premier Berlusconi si sta
finora dimostrando carente.
Il ministro Moratti tocca con mano come il passaggio dalle parole ai
fatti sia faticoso, difficile e non sempre coronato da successo.
Fare la riforma, legislativamente parlando, e' stato tutto
sommato
facile e breve (grazie anche a un'ampia maggioranza); fare la riforma,
nel senso attuativo del termine, non e' facile e non sara' breve.
Settembre, settembre: fino a poco tempo fa era questo l'annuncio
un
po' troppo enfatico. Ora settembre e' alle porte, ma l'avvio organico
della riforma, piu' volte promesso, si allontana ogni giorno di piu'.
Ci sono i conti da fare con le risorse finanziarie, con i partner di
maggioranza, con le parti sociali, con le autonomie locali,
con la
fattibilita' dei primi cambiamenti. La riforma e' tutta di
la' da
venire, anche se non si puo' ancora parlare di insuccesso. Quello che
il ministro sembra ora aver capito e' che una riforma di
tutto ha
bisogno fuorche' di fretta. E, in attesa di ritrovare tempi e
modi
piu' appropriati per attuarlo, ha dovuto cominciare a puntellare
il
suo progetto. Vediamo come.
2. I puntelli della riforma/2
In primo luogo, la (affrettata) abrogazione della legge 9/1999,
che
annualmente obbligava circa 40 mila ragazzi a rimanere a scuola per un
anno in piu', ha creato un vuoto -
determinato dalla mancata
regolamentazione della fase di passaggio con una norma transitoria -
che ha richiesto il puntello dell'intesa con le Regioni per lanciare
ai ragazzi (che non hanno l'obbligo di aderirvi) un percorso triennale
di formazione. Si cerca cosi' di tamponare l'immediato
in attesa
dell'attuazione della riforma. Bastera'?
In secondo luogo, il decreto legislativo che
avrebbe dovuto a
settembre avviare il nuovo ordinamento nella scuola primaria
si e'
perso sui tavoli del Consiglio dei ministri, e la Moratti, stando
a
notizie di stampa, si preparerebbe a lanciare in piena
estate un
progetto nazionale di avvio anticipato dei soli
nuovi contenuti
didattici, non obbligatorio (della serie, "fate quel che
volete, ma
fatelo") per le classi che avrebbero dovuto fare da apripista per
la
legge 53/2003.
E le iscrizioni per gli anticipi nella scuola dell'infanzia? Sospese e
lasciate decantare.
3. Le forche caudine del CNPI
Notizie di stampa dei giorni scorsi hanno parlato di una mini-ipotesi
di progetto nazionale per le prime due classi della scuola primaria da
avviare a settembre in sostituzione dell'avvio generalizzato
della
riforma vera e propria. Ovviamente ad adesione libera.
Il progetto riguarderebbe
l'insegnamento dell'inglese e
dell'informatica, nonche' eventualmente altri aspetti della
riforma
rimessi alla scelta delle scuole senza vincoli organizzativi.
Il MIUR aveva gia' chiesto alle Direzioni regionali di
quantificare
l'eventuale fabbisogno di personale docente.
L'ipotesi dovrebbe passare al vaglio del Consiglio nazionale
della
Pubblica Istruzione (CNPI) che finora ha
sempre giudicato con
severita' le innovazioni targate Moratti.
Data la sua anima prevalentemente sindacale, il parlamentino
della
scuola e' attento in modo particolare alle ricadute
della riforma
sugli organici, sugli orari, sul tempo scuola, sulle
condizioni di
lavoro dei docenti e sugli aspetti organizzativi.
Ci si puo' aspettare quindi che, nella pronuncia
di parere che
dovrebbe nel caso esprimere nelle prossime settimane, faccia emergere
contrarieta' all'idea di generalizzare l'inglese senza la certezza dei
posti di organico degli insegnanti e che non sia tenero nemmeno verso
la proposta di alfabetizzazione informatica che non potrebbe contare
sull'adeguata formazione del personale.
Se il parere del CNPI non sara' favorevole (comunque
restera' non
vincolante per il ministro), anche la
realizzazione di questo
programma si fara' in salita.
E non sara' un buon viatico a settembre per
la scuola primaria
invitata a provare la riforma, visto anche che in questa fine d'anno
scolastico e' percorsa da venti di fronda.
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come cambia la scuola primaria. Per operatori scolastici e genitori.
32 modelli di orario gia' compilati; il glossario della riforma.
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4. Venti di fronda nelle scuole
Da alcune settimane non passa giorno che non vi
sia notizia di
pronunce di collegi dei docenti contro la proposta di
riforma del
ministro Moratti.
E' quasi un bollettino di guerra dove, con percentuali "bulgare"
(il
massimo di dissenso sono pochi voti di astensione) gli insegnanti di
scuola elementare (ma non solo loro) dicono no alla riforma.
Accanto a documenti argomentati e circostanziati,
vi sono anche
pronunce in stile "catena di S.Antonio", uguali l'una all'altra,
che
vengono assunte quasi a scatola chiusa per poi essere trasmesse agli
"organi competenti", e passano di scuola in scuola (a Roma
c'e' una
specie di tam tam sull'argomento) per confermare
questo rito di
votazione contro. Quasi fosse un modo per scongiurare un pericolo piu'
che un impegno per affrontare un problema.
Nel mucchio vi sono anche documenti datati, riferiti a
situazioni
precedenti l'approvazione della legge 53/2003 che risultano un
po'
anacronistici, oppure ve ne sono altri assunti pari pari
da siti
scolastici e acquisiti come propri. Alcuni slogan ricorrono:
difesa
del tempo pieno, opposizione al docente prevalente,
difesa della
scuola pubblica.
Decine di documenti contro (spesso rilanciati con enfasi su
alcuni
siti) non rappresentano certamente l'universo della scuola, ma
sono
comunque un segnale preciso di un malessere, di
una mancanza di
feeling tra centro e periferia, tra il ministro
riformatore e i
docenti operatori della sua riforma. Hanno di che riflettere a viale
Trastevere.
5. Una riforma senza dirigenti
Mentre la prima fase del concorso per dirigenti scolastici, riservato
ai presidi incaricati, si
avvia alla conclusione, ritorna
prepotentemente il problema del concorso ordinario mancato.
Tutte le organizzazioni sindacali ne fanno
oggetto continuo di
richieste e di sollecitazioni (la Cgil-scuola ha ottenuto dal giudice
di vedere le "carte" per appurare eventuali omissioni del MIUR e si e'
dichiarata insoddisfatta), ma il concorso resta una chimera.
Eppure proprio due anni fa lo stesso ministro
Moratti, nel suo
programma di lavoro presentato in Parlamento, mise tra i primi impegni
del suo mandato quello di emanare immediatamente il bando del concorso
per dirigenti scolastici.
Dal ministero dell'Economia e' venuto da tempo uno
stop a quel
concorso ordinario dato piu' volte per imminente per almeno 3
mila
posti da coprire, e si ha quasi l'impressione che il ministro Moratti
si sia rassegnata ad attendere decisioni altrui.
L'istituto dell'incarico di presidenza riprende fiato
e si puo'
prevedere che nel 2004-2005 assumera' nuovamente consistenza maggiore,
perche' a quella data vi saranno centinaia e centinaia di altri posti
vacanti per pensionamento (tra il 2004 e il 2005 i posti
privi di
dirigente potrebbero essere 3 mila).
Come e' pensabile che l'attuazione della riforma avvenga
in tale
precarieta'? Il dirigente, in tutta la fase di cambiamento,
ha un
ruolo strategico, insostituibile,
decisivo per la riuscita
dell'innovazione.
Il concorso ordinario per il reclutamento
dei nuovi dirigenti
scolastici dovrebbe essere la priorita' numero uno della riforma. Ma,
evidentemente, dal dire al fare.
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"TRIS" PER LA RIFORMA
Tre fascicoli di Tuttoscuola che spiegano i principali aspetti della
legge n. 53/2003 (riforma Moratti), delineando con chiarezza,
punto
per punto, i cambiamenti rispetto alla situazione esistente (anche con
l'ausilio di tabelle comparative).
Molte scuole ci hanno richiesto delle copie aggiuntive
di questi
numeri, trovando particolarmente efficace il
nostro lavoro per
comprendere le novita', le problematiche e i nodi da sciogliere
del
progetto.
Per informazioni sulle modalita' di richiesta del "Tris per capire la
Riforma", come abbiamo denominato la piccola raccolta, cliccate
qui:
http://www.tuttoscuola.com/offerta/tris/
oppure,
telefonate al n. 06/6830.7851
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6. La devoluzione avanza e il decentramento segna il passo
Sembra una contraddizione in termini ma e' proprio cosi': mentre
il
Paese va verso il federalismo e la devoluzione (nuovo Titolo V della
Costituzione, disegno di legge Bossi), stenta
a realizzarsi il
decentramento amministrativo a suo tempo varato dalle leggi Bassanini
negli anni '90, tuttora pienamente in vigore.
Proprio quel decentramento
amministrativo che rappresentava
l'anticipazione della piu' ampia riforma federalista segna il passo in
vari campi, tra cui anche quello scolastico.
Il decreto legislativo 112/1998 e' uno dei
principali strumenti
normativi della legge 59/97 (quella dell'autonomia scolastica,
per
intenderci) che prevede agli articoli 138 e 139 il trasferimento
di
molte competenze (e delle relative risorse finanziarie) dallo
Stato
alle Regioni e agli Enti locali.
Dall'anno scolastico 2002-2003 le nuove competenze avrebbero
dovuto
entrare in atto automaticamente (D.P.R. 347/2000), ma non e'
stato
cosi' se non per il passaggio di competenza in materia di calendario
scolastico alle Regioni. Per il resto buio o quasi. Il MIUR ha mosso
eccezioni all'effettiva applicabilita' dell'articolo 138, motivando la
sospensione con l'asserita esistenza
di una nuova bozza di
provvedimento di riorganizzazione dell'amministrazione
centrale e
regionale, e con il rischio di incompatibilita' tra il nuovo titolo V
della Costituzione e la precedente normativa federalista.
Sulla base di queste eccezioni le competenze sono rimaste al centro,
assieme ai soldi riservati alla scuola non statale. Si tratta di 265
milioni di euro per i contributi, 130 milioni di euro per il sistema
scolastico integrato e 36 milioni di euro per le funzioni trasferite
ai comuni e alle province per effetto dell'articolo 139.
Da alcuni mesi le associazioni degli enti territoriali rivendicano il
diritto alla definizione certa
dell'effettiva decorrenza delle
competenze, denunciando la schizofrenia del sistema.
In questi giorni si ha notizia di un'inversione di rotta del Miur (non
sarebbe la prima), ma rimangono dubbi sull'effettiva
disponibilita'
delle risorse finanziarie da trasferire e sulle modalita' per gestire
un passaggio con effetto retroattivo (a settembre 2002). La
"borsa"
rimarrebbe pero' al centro, distinguendo tra contributi a scuole non
statali e finanziamenti per sistema prescolastico
integrato. Si
attendono ora le reazioni degli enti locali, che sono stati invitati a
sottoscrivere un'intesa in tempi brevi.
7. Due anni di TuttoscuolaNEWS
La newsletter di Tuttoscuola compie due anni.
Il primo numero e' uscito nel giugno 2001 quasi in coincidenza
con
l'inizio del mandato del ministro Moratti e la chiusura
dell'ultimo
anno scolastico dell'era Berlinguer-De Mauro.
Inviata inizialmente a pochi affezionati lettori, ha avuto subito un
consenso crescente che registra, ad oggi, piu' di 24 mila invii ogni
settimana, con una readership stimata di almeno 40 mila lettori.
Nel corso di questo biennio sono state realizzate circa un migliaio di
notizie, spesso corredate di tabelle, di documentazione,
di link,
tutte consultabili attraverso piste di ricerca nell'archivio on line
di www.tuttoscuola.com.
Le piu' autorevoli agenzie di stampa
rilanciano le notizie di
TuttoscuolaNEWS, la stampa scritta e radiotelevisiva la cita; ne fanno
uso politici, parlamentari (talvolta anche in aula), amministratori.
Imitata e spesso copiata, ha cercato sempre di non
appartenere a
nessuno e di non compiacere il potere o l'opposizione. E' al servizio
solo dei lettori.
Sono stati due anni di intensa ricerca, di informazione e di commenti
che non hanno voluto tralasciare alcun settore della scuola e
alcun
problema, cercando di entrare nella notizia, di offrire ai
lettori
spunti di osservazione e di valutazione "fuori dal
coro" e dalla
ufficialita'. Non sono mancate alcune critiche, in certi casi
anche
giuste e sempre accettate. Ma nessuno ha potuto contestare correttezza
e serieta' delle analisi.
Forse tutto cio' e' stato apprezzato,
visto che ogni giorno
registriamo nuove richieste di iscrizioni.
Il consenso dei lettori ci ha incoraggiato a dar vita a prodotti ancor
piu' qualificati, come TuttoscuolaFOCUS
(l'edizione speciale e
arricchita di TuttoscuolaNEWS, riservata agli abbonati ma acquistabile
anche singolarmente con una semplice telefonata), e ad arricchire con
un notiziario quotidiano e
nuovi servizi il nostro sito
http://www.tuttoscuola.com. Provare per
credere.
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Ed ecco le altre notizie di TuttoscuolaFOCUS n.14/110:
Botta e risposta Fazio-sindacati sull'istruzione
"A parita' di livello di istruzione gli studenti italiani
presentano
livelli di apprendimento inferiori alla media. Su questi
risultati
possono avere influito il sistema di
reclutamento e quello di
motivazione degli insegnanti".
Lo ha affermato il Governatore (.) http://www.tuttoscuola.com/focus
Dov'e' finita l'ipotesi di contratto?
Nei giorni scorsi i sindacati avevano lanciato un grido d'allarme per
i ritardi di approvazione dell'intesa
contrattuale. Il Miur ha
precisato di avere gia' inviato alla presidenza del
Consiglio le
valutazioni tecniche sull'ipotesi.
Tutto tranquillo, dunque?
Per niente, perche' (.)
http://www.tuttoscuola.com/focus
Aspettando lo spoils system
I direttori generali presso il ministero dell'Istruzione, come si sa,
sono stati incaricati l'anno scorso a termine. Poi potrebbe
essere,
per qualcuno, spoils system. Forse.
Intanto a viale Trastevere sembra che abbia le valigie
pronte il
direttore generale (.) http://www.tuttoscuola.com/focus
Una cabina di regia per qualifiche e diplomi professionali
Senza regole nazionali condivise e rispettate i titoli e le qualifiche
rilasciati dalle Regioni avrebbero riconoscimento e circolazione solo
all'interno di ciascuna di esse, e si andrebbe verso 21
repubbliche
formative (.) http://www.tuttoscuola.com/focus
Isfol: piu' trasparenza per le
qualifiche e le competenze
professionali
Per favorire la mobilita' dei lavoratori e valorizzarne le competenze
professionali a livello transnazionale (ma, per
l'Italia, anche
nazionale) la strada maestra non e' quella, gia' fallita, di cercare
forme di corrispondenza tra titoli e qualifiche.
L'unico modo convincente (.) http://www.tuttoscuola.com/focus
E poi tutte le scadenze del prossimo mese, commentate e spiegate. Ecco
gli argomenti di TuttoscuolaMEMORANDUM di questa settimana:
ENAM: borse di studio per dirigenti scolastici
ENAM: borse di studio per docenti
verifica FUNZIONI OBIETTIVO
posti all'estero per dirigenti scolastici
scadenze amministrative relative al mese di luglio
domande di utilizzazioni e assegnazioni provvisorie
domande di aggiornamento delle graduatorie di istituto
Per consultare il numero 14/110 di TuttoscuolaFOCUS
cliccare qui:
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