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Progetti: PROGETTO ''LA SCUOLA DI ECCELLENZA'' ALL'IC 'G.UNGARETTI' MACCHIA DI GIARRE

Comunicati

ISTITUTO COMPRENSIVO MACCHIA DI GIARRE


L'Assessorato Regionale dei Beni Culturali Ambientali e della Pubblica
Istruzione, Dipartimento Pubblica Istruzione,insieme ad altre tre scuole
di Catania, ci ha finanziato il progetto "La scuola di
eccellenza". Ciò, oltre a gratificarci, rafforza la fiducia in noi stessi
e nel nostro lavoro, perché sono Enti esterni che valutano positivamente
il nostro lavoro.
Abbiamo imboccato la strada dell'eccellenza e ciò ci spinge non ad
arenarci su quello che di buono abbiamo fatto, grazie ad un corpo docente
e a personale ATA di alto valore, ma a fare sempre meglio ed a offrire ai
nostri studenti quanto di meglio oggi offre il mondo della scuola. Ai
nostri studenti offriamo un'attività curriculare ricca e altamente
formativa, ma offriamo anche la possibilità di sviluppare al massimo le
loro attitudini e potenzialità, con i laboratori di musica, grafica,
danza, lingue straniere, informatica, psicomotricità, ambiente e sviluppo
sostenibile, legalità e solidarietà, con attività di gruppo in cui vengono
coinvoltie le famiglie, le nostre migliori alleate. Allego il progetto,
 che attiveremo subito, ampliando così la
nostra già ricca offerta formativa. 

Maria Novelli (dirigente Istituto Comprensivo Macchia di Giarre)


Allegato A
SCHEDA PROGETTO “LA SCUOLA DI ECCELLENZA”
ANAGRAFICA DI ISTITUTO
1. DATI IDENTIFICATIVI DELLA SCUOLA PROPONENTE
 
DENOMINAZIONE ISTITUTO
   
I.C. “G. UNGARETTI”


 Via, città, cap. provincia    VIA OSPIZIO, n. 53
95010 MACCHIA DI GIARRE (CATANIA)

 
Telefono e fax e-mail    Tel. 095/932780
Fax 095/7797171


Dirigente scolastico    Prof.ssa Novelli Maria


Codice fiscale  scuola    83002310874

CARATTERISTICHE DEL PROGETTO
1. Titolo del progetto

“Insieme per una cittadinanza attiva”


2. Finalità
Come affermano le Indicazioni nazionali per il curricolo, insegnare le regole del vivere e del convivere è per la scuola un compito oggi ancora più ineludibile rispetto al passato, perché molte famiglie incontrano difficoltà più o meno grandi nello svolgere il loro ruolo educativo. … La scuola deve porre le basi del percorso formativo dei bambini e degli adolescenti
sapendo che esso proseguirà in tutte le fasi successive della vita. … La scuola affianca al compito “dell’insegnare ad apprendere” quello “dell’insegnare a essere”, ed “essere” oggi significa principalmente sapersi relazionare con gli altri e sapersi rapportare all’ambiente che ci circonda. In una società che cambia, vi sono dei valori, quali la solidarietà, la condivisione, il rispetto reciproco e dell’ambiente, la tolleranza, cui le nuove generazioni non possono non ispirarsi per realizzare un mondo a misura della “Persona” e sempre più vivibile. La finalità di questo progetto è la promozione della cittadinanza attiva negli alunni sotto l’aspetto socio-relazionale ed ambientale

 
 3. Organicità e coerenza con il POF di Istituto
L’Istituto comprensivo “G:Ungaretti” è composto di sette plessi; alcuni di questi ricadono nell’area dichiarata a rischio (Trepunti, S.Giovanni e Macchia di Giarre), altri (Milo e S.Alfio) sono scuole di montagna; i plessi insistono su tre comuni e, quindi, su realtà socio-economico-culturali dissimili. In particolare, è forte la presenza di famiglie disgregate, con disagi sociali, immigrati, handicap di vario genere, un vissuto spesso carente di affetti, l’esperienza della microcriminalità e, comunque, una certa carica di aggressività ed una certa difficoltà di adattamento alle regole in genere, ed a quelle della vita scolastica in particolare. Vi è una crescita delle forme di disagio psichico e sociale tra la popolazione minorile del territorio, a causa della fragilità e della scarsità delle reti di sostegno; ciò ha condotto anche ad una scarsa motivazione allo studio e ad uno scarso interesse verso la scuola.  Alcuni ragazzi vivono la realtà dei quartieri periferici, delle case popolari e delle famiglie disagiate economicamente e deprivate culturalmente; altri, immigrati recentemente, non si sono perfettamente integrati col tessuto sociale, con ovvie conseguenze di emarginazione; altri ancora vivono i conflitti propri della generazione moderna, non hanno positivi contatti con gli amici e trascorrono le ore  a scuola come unico momento da vivere insieme  agli altri. In questi contesti, infatti, la scuola diventa l’unica ancora di salvezza, l’unico luogo che può dare loro gratificazione e stima di se stessi, valorizzazione delle proprie capacità e abilità da poter riconoscere, per integrarsi, per orientarsi e poter spendere nel loro prossimo futuro di vita lavorativa; essa è , inoltre, l’unico luogo di formazione e di interiorizzazione di valori, spesso trascurati nell’ambito familiare. L’utenza dell’Istituto è, quindi, fortemente variegata e se la Mission del nostro POF è “La lotta alla dispersione e lo sviluppo delle competenze di base”, la Vision della scuola richiede un impegno alla valorizzazione delle eccellenze, al fine di creare un’osmosi fra utenti provenienti da ambienti socio-culturali elevati e quelli che vivono in sacche di deprivazione culturale. A tale scopo si intende promuovere un progetto “Insieme per una cittadinanza attiva” che coinvolga tutti gli alunni dei cinque plessi di scuola secondaria di I grado e gli alunni delle quinte classi della Scuola Primaria del nostro Istituto, con la realizzazione di spazi museali, socio-culturale (Plesso di S.Giovanni Montebello) e ambientale (Plesso di Milo); laboratori artigianali (Macchia e Trepunti); laboratori creativi, concorsi e mostre dei prodotti finali (in tutti i plessi). Considerando che nella società complessa nella quale viviamo ognuno dipende dall’altro e relazionarsi con gli altri è una competenza fondamentale per un adeguato inserimento sociale e il progresso della società stessa, con il presente progetto si intende promuovere un’azione di sensibilizzazione dell’utenza (alunni e famiglie, cittadini ) verso il volontariato e l’apertura verso l’altro, il diverso, allo scopo di costruire un tessuto sociale territoriale sensibile, attivo, promotore di una cultura della responsabilità civile, del dono e della solidarietà, e verso uno sviluppo ambientale sostenibile. La scuola deve essere lo spazio di promozione del pensiero critico, in grado di attivare processi di cambiamento in sinergia col territorio. Pertanto, si intende coinvolgere nelle azioni progettuali l’Ente locale, le associazioni culturali, ambientali, sportive e di volontariato che insistono sul territorio stesso e le persone anziane dei quartieri su cui gravita la scuola. Le persone anziane, con le loro esperienze e competenze, saranno coinvolte in attività di:
 a) educazione e promozione culturale;
b) tutela e miglioramento della qualità della vita;
c) valorizzazione e salvaguardia del patrimonio storico ed artistico;
d) attività di animazione;
e) protezione e difesa del paesaggio e dell'ambiente.
 La partecipazione attiva diventa reale e concreta esperienza da vivere sul territorio singolarmente e in gruppo, insieme alle famiglie, per condividere valori comuni ed acquisire consapevolezza dei diritti di ciascuna persona, anche della più svantaggiata.
Educare alla cittadinanza attiva vuol dire, inoltre,  educare i bambini alla difesa e al miglioramento dell’ambiente, coinvolgendoli in attività creative e di ricerca nell’ambiente in cui vivono, per accrescere la qualità della vita di tutti, attraverso una maggiore sensibilizzazione nei confronti del territorio e dell’ambiente, con l’aiuto dei volontari del CAI, che organizzeranno incontri per spiegare agli alunni il ruolo degli spazi verdi, quanto siano salutari per l’uomo, come poterli correttamente gestire, quali criteri utilizzare, come mantenere in buono stato un parco urbano, ma anche il proprio cortile domestico. Nel corso del progetto si organizzeranno piccoli lavori di manutenzione: dalla pulizia di spazi (cortili della scuola, verde pubblico)alla piantumazione di alberi alla costruzione di aiuole, etc.
Obiettivi della promozione della cittadinanza attiva sono:
1. Assumere atteggiamenti positivi e consapevoli nei confronti dell’intero contesto sociale e ambientale;
2. Costruire occasioni di riflessione e di dialogo sui temi dell’aiuto gratuito e della solidarietà;
3. Stimolare forme cooperative di risoluzioni di problemi legati a situazioni di emarginazione sociale;
4. Promuovere la formazione negli alunni sia sul campo delle metodologie partecipative sia su quello dei saperi-valori che orientano verso lo stile di vita del volontariato;
5. Sensibilizzare alla diffusione di una cultura del servizio e della responsabilità sociale con l’attivazione di interventi in grado di valorizzare le associazioni di volontariato del territorio;
6. Educare alla legalità e al rispetto dell’ambiente come una significativa condizione per costruire un legame fra società civile ed ambiente;
7. Educare alla cultura di impresa e all’etica del lavoro, per individuare valori e priorità che scaturiscono dalla propria peculiare personalità e determinano il formarsi e il consolidarsi di obiettivi e progettualità personali

Obiettivi specifici dell’azione di salvaguardia ambientale sono:
1. Garantire il diritto di informazione e partecipazione attraverso nuovi strumenti di salvaguardia e tutela dell’ambiente cittadino mediante un corretto utilizzo degli spazi verdi;
2. Organizzare sportelli di educazione ambientale e creare materiali informativi attinenti al problema “ambiente”;
3. Mobilitare l’amministrazione a chiudere al traffico strade e piazze per far vivere a pieno la città e tutti i suoi spazi, organizzando anche giornate all’insegna della natura e del benessere per respirare a pieni polmoni aria pulita e sana;
4. Rendere il progetto una occasione di crescita umana e professionale per i volontari che desiderano impegnarsi in proposte finalizzate alla valorizzazione e al  potenziamento della città ed inculcare un senso civico nei suoi piccoli abitanti;
5. Affrontare, con l’intervento di esperti, tematiche quali: le risorse rinnovabili, il problema dei rifiuti e la raccolta differenziata, l'inquinamento dell'aria, del suolo e delle acque, il cambiamento climatico, la tutela della biodiversità, lo sviluppo sostenibile, la protezione civile, le questioni riguardanti la sicurezza alimentare.

Obiettivi relativi al progetto “C’era una volta un albero”

1. Creare nel bambino un senso di cittadinanza attiva e responsabile;
2. Motivare il bambino a pensare alla Terra come risorsa fondamentale;
3. Incrementare un percorso di educazione ambientale a partire dall’immaginario infantile;
4. far crescere la consapevolezza dell’importanza del “lavorare insieme”;
5. Accrescere nella scuola primaria la cultura legata al rispetto della natura;
6. Approfondire il tema dello sviluppo sostenibile.

4. Breve sintesi attività

La cittadinanza attiva si nutre del riconoscimento della centralità del Soggetto in apprendimento nel processo educativo; pertanto le attività progettuali, in relazione agli obiettivi sono:
1. Costruire occasioni di riflessione e di dialogo sui temi dell’aiuto gratuito e della solidarietà (dibattiti, discorsi, concorso, manifestazioni teatrali, incontri con associazioni di volontariato);
2. Stimolare forme cooperative di risoluzioni di problemi legati a situazioni di emarginazione sociale (narrazione, indagini sul territorio, coinvolgimento degli Enti locali e l’Associazione ULA-CLAAI);
3. Favorire un fare creativo ed espressivo in laboratori di scrittura creativa, grafico- pittorici (creazione di un libro sulle buone pratiche e sulla solidarietà; attività grafico-pittoriche sul tema del “dono”, dei valori civili e sociali)
4.  Promuovere nei luoghi di incontro e di relazione sociale, insieme alle famiglie, un dibattito sulle tematiche del volontariato, del “dono” e della solidarietà;
5.  Promuovere la formazione negli alunni sia sul campo delle metodologie partecipative sia su quello dei saperi-valori che orientano verso lo stile di vita del volontariato;
6. Sensibilizzare alla diffusione di una cultura del servizio e della responsabilità sociale con l’attivazione di interventi in grado di valorizzare le associazioni di volontariato del territorio;
7. Sostenere politiche di collaborazione interistituzionali (scuole, comuni, associazioni di volontariato, Rangers, famiglie, cittadini..) per lo studio e l’analisi del disagio, al fine di una maggiore integrazione dei soggetti a rischio di drop aut del territorio.
8. Promuovere buone prassi di partecipazione dei genitori e degli alunni alla vita della comunità locale;
9. educare alla legalità nei confronti dell’ambiente come una significativa condizione per costruire un legame fra società civile ed ambiente;
10. educare alla cultura di impresa e all’etica del lavoro, per individuare valori e priorità che scaturiscono dalla propria peculiare personalità e determinano il formarsi e il consolidarsi di obiettivi e progettualità personali


Il progetto prevede varie fasi che consistono;
1. nella conoscenza  dei valori  del volontariato e delle  varie associazioni che operano nel territorio con le specificità di intervento e di composizione; di queste associazioni si realizzerà una mappa e si cercherà gradatamente di creare con esse una rete di intervento sinergico sul territorio;
2. Nell’elaborazione di attività  espressive e creative legate ai valori del volontariato (disegni, poesie, pensieri, cartelloni, fotografie, rassegne stampa, mostre, CD-room…); a tal scopo si indirà un concorso nelle scuole del territorio sul tema del volontariato e della solidarietà: “Donare è…”
3. Nel promuovere attività di volontariato cui parteciperanno alunni e genitori;
4. In visite guidate alle associazioni di Volontariato locale;
5. Nella promozione a fine anno scolastico della  “Giornata del volontariato”, in cui sarà organizzato un incontro-dibattito pubblico su temi del progetto e durante il quale verranno premiati i vincitori del concorso”Donare è…” e il bambino che si sarà distinto durante l’anno per le sue azioni di solidarietà e/o aiuto dato ad altri;
6. Partecipazione progetto”C’era una volta un albero”
La metodologia sarà quella laboratoriale, del discorso/apprendimento ed è legata all’utilizzo di mediatori attivi e analogici accanto a quelli tradizionali di natura iconica e simbolica. Fondamentali saranno le attività di gruppo e di ricerca attiva sul territorio, con pratiche di solidarietà da attivarsi nei vari quartieri.
Verranno coinvolte associazioni di volontariato per sensibilizzare e formare i docenti
con un percorso formativo di 10 ore (5 incontri)) e per avviare un processo di formazione con gli alunni sul valore delle associazioni di volontariato, sulla cultura del dono e della solidarietà, sulla narrazione di esperienze vissute (1 incontro per plesso di due ore, per un totale di 10 ore);

1. Attività di promozione e divulgazione del progetto

Concorso “Donare è….”, con premiazione finale esteso alle scuole di ogni ordine e grado del territorio; “Giornata della solidarietà” con manifestazione finale; diffusione dell’esperienza sul giornalino e sul sito della scuola, nonché sui giornali locali; inaugurazione del museo ambientale e diffusione dell’iniziativa sulla stampa locale. Divulgazione del progetto sulla televisione e stampa locale.


2. Eventuali partners del progetto :
scuole in rete ( elencare)




Organismi territoriali, associazioni, aziende…(elencare)

Centro di Educazione Ambientale Net Natura e Turismo (Milo);
ULA Unione Liberi Artigiani -CLAAI;
Ionia ambiente;
CAI;
Associazione culturale l’Agorà;
Croce Rossa;
Federazione Danza Sportiva (FIDS);
FIWUK
Corpo Forestale dello Stato











Postato il Lunedì, 24 novembre 2008 ore 00:05:00 CET di Silvana La Porta
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