HO UN SOLO DESIDERIO: ANDARE PRESTO IN PENSIONE!
Tra avvilimento e smania di fuga ritratto dei professori oggi…-Prof.ssa
Silvana La Porta
La pensione, che meta agognata, quale traguardo ambito!
Mettersi a riposo, rilassarsi, fuggire dal caotico inferno quotidiano
di una scuola che sembra non avere più niente da dire e da dare: questo
è il desiderio dominante di tantissimi docenti, stufi di un andazzo
monotono e avvilente, di quella trita quotidianità da cui vorrebbero
fuggire, immediatamente, senza un attimo di esitazione.
Eppure non sono stati sempre così. Molti di loro hanno iniziato con
energia ed entusiasmo, sembravano forti, tetragoni ai colpi di ventura,
quando entravano in classe erano ricchi di fantasia, si credevano
importanti, unici, magistri vitae oltre che scholae…Quei ragazzi
spauriti a loro parevano menti preziosi e fertili da coltivare, da
stimolare alla crescita attraverso il dialogo e il confronto.
Poi è successo qualcosa. Nessuno sa spiegare esattamente cosa, né di
chi è la colpa, ma il meccanismo si è inceppato, all’improvviso si è
rotto, la voglia di parlare e convincere è gradualmente scemata, mille
iniziative sono fallite…i maestri di vita si sono ritrovati a dovere
abbassare quotidianamente le loro pretese. Se prima tentavano di fare
benissimo, quell’optimum è diventato bene, benino, male,
malissimo…quasi nulla…che desolazione! Ed eccoli lì, soli, a parlare
con loro stessi. L’entusiasmo li ha abbandonati, le forze anche, adesso
trascinano stancamente i loro minuti di lezione, che sono tutti uguali,
inerti, inutili.La scuola non ha più senso, si ripetono, noi non
abbiamo più senso, si dicono.
E allora balena davanti quell’oasi nel deserto, il miraggio
ultimo dell’assetato sfinito: la pensione, il dono supremo
dell’infelice, la fine ufficiale di un lavoro che, forse non l’hanno
confessato nemmeno a sé stessi, nel loro cuore era già finito da tempo.
Buona pensione, cari maestri di vita. C’è una cosa che però non sapete:
non siete stati inutili, tanti giovani si ricordano dei vostri
insegnamenti, avete seminato, anche quando non credevate…sono queste le
sorprese della triste, eppure ancora bella, professione docente…
Silvana La Porta