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Voce alla Scuola: TuttoscuolaFOCUS N. 9/105

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Notizie, commenti e indiscrezioni sul mondo della scuola. La newsletter settimanale di Tuttoscuola, la rivista per insegnanti, genitori e studenti.
lunedì 26 maggio 2003

 
TuttoscuolaFOCUS N. 9/105

SOMMARIO

  1. Sorpasso: i segretari ora guadagnano più dei professori
  2. L'escalation dei segretari
  3. L'esercito degli Ata
  4. I nuovi stipendi netti/1: l'appiattimento tra le funzioni
  5. I nuovi stipendi netti/2: l'appiattimento delle carriere
  6. L'ENAM ringrazia
  7. Riforma/1: il decreto non ha più fretta
  8. Riforma/2: incontro ministro-sindacati. Dialogo tra sordi?
  9. Riforma/3: rischio disobbedienza?
  10. L'opposizione divisa tra intransigenti e dialoganti
  11. Tempo pieno nella riforma sospeso tra il sì e il no
  12. Vola con Internet, se hai 16 anni
  13. TuttoscuolaMEMORANDUM n. 9/105


 

Le scadenze in TuttoscuolaMEMORANDUM di questa settimana:

30 maggio - Borse di studio per AGGIORNAMENTI ALL'ESTERO
31 maggio - adozione LIBRI DI TESTO scuole elementari
31 maggio - Bandi ENAM per l'assistenza scolastica
31 maggio - Termine per iscrizione a CORSI PER ADULTI (differito al 15 settembre)
3 giugno - Pubblicazione TRASFERIMENTI del personale EDUCATIVO
5 giugno - Pubblicazione TRASFERIMENTI docenti di SCUOLA dell'INFANZIA
7 giugno - Presentazione Progetti PON – Misura 6
7 giugno - Controversie in materia di MOBILITÀ docenti scuola secondaria superiore
8-9 giugno - Scuole chiuse per i ballottaggi: quando fare gli ESAMI?
9 giugno - Pubblicazione TRASFERIMENTI dei docenti di SCUOLA MEDIA
10 giugno - monitoraggio PIANI DELL'OFFERTA FORMATIVA
10 –16 giugno - SCADENZE AMMINISTRATIVE relative al mese di giugno
15 giugno - CONTO CONSUNTIVO delle istituzioni scolastiche
16 giugno - riunione preliminare per gli ESAMI DI STATO
16 giugno - incarichi di vigilanza ispettiva per gli ESAMI DI STATO
16 giugno - Pubblicazione TRASFERIMENTI del personale ATA
25 giugno - Pubblicazione TRASFERIMENTI dei docenti di scuola ELEMENTARE


1. Sorpasso: i segretari ora guadagnano più dei professori

E' un sorpasso storico quello che si verifica nella scuola con il nuovo contratto: dal gennaio 2003 nella scuola statale i segretari degli istituti sono pagati più dei professori della secondaria superiore.
Senza nulla togliere al merito dei segretari che per effetto dell'autonomia scolastica hanno maggiori carichi di lavoro e responsabilità, il sorpasso a danno dei professori è un fatto clamoroso.
Fino a circa tre anni fa i segretari erano pagati come i maestri elementari (che tra i docenti sono quelli che guadagnano di meno). Poi, diventati Direttori dei Servizi Generali e Amministrativi (DSGA) con un corso di formazione di 100 ore, hanno fatto un salto retributivo notevole, diventando ora i più retribuiti del comparto (i dirigenti scolastici hanno un contratto a parte).
Analogo salto retributivo non è avvenuto, e non avverrà nell'immediato, per i docenti, anch'essi investiti con nuovi compiti dai processi di riforma.
Insomma i DSGA, la maggior parte dei quali diplomati di scuola secondaria (i futuri assunti dovranno essere laureati), hanno ottenuto un giusto riconoscimento per le nuove funzioni (e ora aspirano ad essere riconosciuti come "quadri"); ma i professori, laureati, restano al palo o poco più.
All'inizio della carriera un DSGA avrà ora in busta paga 54 euro netti al mese più di un professore di prima nomina e a fine carriera 34 euro mensili più del professore con 40 anni di servizio (ecco le differenze per fascia di anzianità).
Questo sorpasso potrebbe essere non privo di effetti anche nei rapporti all'interno degli istituti. Se è vero che negli ambienti di lavoro "si conta" anche in base a quanto si guadagna, questo sorpasso potrebbe dare l'impressione ai docenti di essere considerati meno importanti.
E se la classe insegnante è scivolata notevolmente nella scala della considerazione sociale negli ultimi decenni (anche proprio per effetto dei modesti livelli retributivi), c'è da chiedersi quanto il fatto che i professori scendono ora di livello anche all'interno del "microcosmo scuola", contribuisca a invertire la tendenza della rivalutazione sociale degli insegnanti italiani, tanto conclamata a parole.


2. L'escalation dei segretari

In principio era il segretario, poi i contratti nazionali gli hanno cambiato nome per giustificare qualche riconoscimento economico in più: coordinatore amministrativo, responsabile amministrativo. Ma tutti hanno continuato a chiamarlo segretario.
Nei livelli funzionali del comparto occupavano il livello V, appena sotto a quello dei docenti di elementare (livello VI). Poi è arrivata l'autonomia scolastica e con il cambio di nome è arrivato anche il cambio di qualifica. Adesso è il Dsga, il Direttore dei servizi generali e amministrativi delle istituzioni scolastiche autonome.
Per questo salto di qualifica è stato necessario un corso di formazione, ma la chiave di volta del passaggio è da ricercare in un'astuzia sindacale del 1999, che nel groviglio di norme ed eccezioni sulle retribuzioni spacciò per nuovo profilo (materia di competenza contrattuale) una vera e propria qualifica/livello (di competenza legislativa), quella appunto del Dsga.
E oltre al riconoscimento di funzione è stata loro attribuita una retribuzione tutto sommato adeguata ai compiti e alle responsabilità.
Ma perché ai Dsga sì e ai professori no? E' anche un fatto di numeri: i direttori amministrativi sono attualmente poco meno di 11.000; i professori della secondaria di I e II grado sono invece più di 400 mila (411.263, di cui 176.358 nella scuola media e 234.905 negli istituti superiori). Per un salto verso l'Europa si dovrebbero dedicare solo a loro le risorse complessive di un nuovo contratto.
Del resto il livello di retribuzione dei docenti dipende da moltissimi fattori e da svariati elementi anche non monetari, come la considerazione che il Paese riserva in generale alla scuola, il rispetto per la professione, il peso attribuito all'istruzione in una politica di sviluppo, la capacità di mobilitazione e d'influenza politica posseduta dalle associazioni dei docenti.


3. L'esercito degli Ata

Si è parlato di un esercito di beneficiari del nuovo contratto scuola: un milione e più tra docenti e Ata. Poiché il contratto dispiega i suoi effetti su due esercizi finanziari e si situa a cavallo di due anni scolastici, l'esercito ha alcune variabili interne, ma grosso modo, in difetto, si può stimare che raggiunga la rispettabile quota di 1.130.000 unità di personale.
Con questi numeri sarà difficile che il ministro Moratti riesca a ristrutturare il bilancio dell'Istruzione per abbassare la quota delle spese correnti (stipendi del personale, pari al 90%) a favore della quota di investimento. E sarà difficile per il sindacato raggiungere la media degli stipendi europei per i docenti assegnando forti aumenti per un esercito di persone.
Sono un po' le contraddizioni e le patologie del sistema.
All'interno di queste contraddizioni vi è anche la questione del personale Ata che, dopo la statalizzazione dei dipendenti degli Enti locali, ha raggiunto punte che hanno sfiorato le 300 mila unità. Attualmente arrivano a 254 mila, con una consistente quota di bidelli. Un esercito che pesa, anche nelle scelte dei sindacati (e forse non è un caso che questo contratto non sia stato firmato dalla Gilda, l'unico sindacato seduto al tavolo negoziale che organizza solamente il personale docente).
Se si pensa che attualmente i docenti della scuola elementare sono 252 mila, tra insegnanti di ruolo e a tempo determinato, cioè l'equivalente del personale Ata in servizio, si può capire quale complessità e quali squilibri vi possano essere all'interno del comparto.
E forse si capisce anche perché lo stesso ministro Moratti abbia tentato, inutilmente, di separare il contratto dei docenti da quello del personale Ata.


 



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4. I nuovi stipendi netti/1: l'appiattimento tra le funzioni

Appiattimento. La prima impressione che si ricava dal quadro d'insieme complessivo delle nuove retribuzioni del personale scolastico derivanti dall'ipotesi di contratto 2002-2003 è di conferma della situazione di appiattimento tra le diverse funzioni e negli sviluppi di anzianità di carriera.
Le cause di questa sostanziale uniformità sono diverse e anche lontane nel tempo, a cominciare dalla quota fissa dell'indennità integrativa speciale (ora conglobata nello stipendio) che, data la sua non trascurabile entità (oltre un milione mensile delle vecchie lire) e uniformità tra le diverse qualifiche, ha bloccato la dinamica delle retribuzioni.
Non è stata nemmeno indifferente a questo risultato una politica contrattuale che, soprattutto negli anni passati, ha privilegiato un egualitarismo tra le funzioni e le anzianità. Questo è avvenuto anche in altri settori della pubblica amministrazione, ma nella scuola ha assunto un valore quasi patologico che mortifica le professionalità.
Del resto il sistema centralistico vigente di gestione del personale della scuola porta inevitabilmente a certi eccessi. In un regime di autonomia accentuata, articolato in una pluralità di livelli territoriali, non si può prescindere da una valorizzazione contrattuale in loco delle competenze e della professionalità degli insegnanti.
L'appiattimento attuale è ben evidente se si confrontano i nuovi stipendi netti previsti in busta paga da luglio per i docenti, con riferimento alla posizione media di anzianità della fascia tra i 15 e i 20 anni di carriera: assegnato 100 alla posizione di riferimento degli insegnanti di scuola elementare (1.336,10 euro al mese), la variazione per i docenti delle superiori arriva a 109,86 (1.467,89 al mese). Siamo all'anticamera del ruolo unico dei docenti.
Se lo stesso raffronto lo si fa tra gli estremi del comparto (bidello e prof. delle superiori), sempre sulla fascia 15-20 anni, fatto 100 il mensile del collaboratore scolastico (1.000,91 euro), quello del prof. delle superiori di uguale anzianità di servizio (1.467,89 euro al mese) è pari a 146,66: il professore non arriva a guadagnare il 50% in più del bidello.


5. I nuovi stipendi netti/2: l'appiattimento delle carriere

Le funzioni del comparto scuola e i diversi profili professionali presenti risultano, dunque, fortemente assimilati tra di loro sotto l'aspetto retributivo, vanificando in concreto le specificità e le responsabilità professionali e la natura stessa delle prestazioni.
Ma la carriera, cioè lo sviluppo professionale che può riconoscere meriti ed esperienze e premiare risultati qualitativi conseguiti, com'è nella scuola?
Le carriere si sviluppano solamente per anzianità; non vi è riconoscimento del merito e accelerazione nella progressione retributiva.
I minimi e i massimi (l'iniziale di carriera e la retribuzione a 40 anni) che rapporto hanno tra di loro? Precisato che il massimo si raggiunge a 35 anni di carriera, in tutte le professioni esistenti nel comparto scuola il rapporto tra lo stipendio netto di chi entra e quello di chi, a fine carriera, esce è compreso al massimo tra 100 e 143,38 (docenti delle superiori) con una variazione che equivale a poco più di 500 euro al mese.
Per i docenti di elementare il rapporto è 100/136,55.
La quota d'indennità integrativa speciale assorbita ora nello stipendio e svincolata dalla sua precedente fissità potrebbe, nel prossimo futuro, rappresentare un elemento di dinamica salariale nella progressione di carriera. Ma la svolta per uno sviluppo della carriera non può che venire, come era stato previsto dal CCNL 1999, da scelte che consentano di accelerare le carriere, premiando le migliori professionalità.


6. L'ENAM ringrazia

Se l'ipotesi del contratto nazionale relativa al conglobamento dell'indennità integrativa speciale (IIS) nello stipendio sarà confermata nella sua stesura e nei suoi effetti, potrebbe determinare più di una sorpresa.
A cominciare, ad esempio, dalle ritenute contributive che prima operavano solo sullo stipendio ed ora dovranno essere applicate anche alla quota (532 euro) corrispondente all'IIS conglobata.
Vi è una voce contributiva obbligatoria per i soli docenti di scuola elementare e materna, quella dell'Enam, l'Ente nazionale di assistenza magistrale, che prevede la ritenuta mensile dello 0,80% sul solo stipendio e che verrebbe automaticamente applicata dal 1° gennaio 2003 anche alla nuova quota di stipendio corrispondente ex-IIS.
Questo aumento di ritenuta equivale a 4,26 euro al mese per ogni docente. Poiché i maestri di ruolo della materna e dell'elementare sono circa 320 mila, quella ritenuta frutta all'Enam per tutto il 2003 oltre 16 milioni di euro, corrispondenti a quasi 32 miliardi delle vecchie lire.
Si tratta di un'entrata del tutto imprevista che, oltre a far felice certamente il cassiere, servirà probabilmente a potenziare i servizi per gli iscritti e ad arricchire le prestazioni che vengono erogate direttamente dai comitati provinciali dell'Ente.
Ma potrebbe forse servire a realizzare anche l'ambizioso progetto dell'Enam di costituirsi come Ente unico di assistenza per tutto il personale di comparto, insieme al Kirner, l'analogo ente della secondaria (ad iscrizione facoltativa).


7. Riforma/1: il decreto non ha più fretta

Dopo tre appuntamenti mancati in Consiglio dei ministri, restano pochissimi dubbi: ben difficilmente il primo decreto legislativo di avvio della riforma potrà avere applicazione dal prossimo settembre.
Due indizi portano a questa conclusione. Prima di tutto l'ennesimo nulla di fatto del Consiglio dei ministri del 23 maggio (lo schema di decreto non è nemmeno stato posto all'ordine del giorno) che rende i tempi tecnici della procedura troppo limitati per un'approvazione almeno estiva.
Il contrasto con il ministro Tremonti non riguarda tanto i singoli aspetti del decreto ma la spesa complessiva che può comportare la riforma. Partita la ‘macchina' della riforma non si possono negare i necessari finanziamenti. Da qui la richiesta di esaminare sin d'ora il piano finanziario completo, declinato su tutti gli aspetti della riforma. Va riconosciuto che non è un'impresa di poco conto. In questo scenario trova sempre maggiore conferma l'intendimento - anticipato da TuttoscuolaNEWS la scorsa settimana - di ricorrere ad una maxi-sperimentazione, peraltro non scevra da complessità di attuazione e di adesione.
Ma fa pensare che a settembre non si parta a regime anche l'incontro che il ministro ha promosso per giovedì 29 maggio con i sindacati per discutere proprio dello schema di decreto. Vediamo perché.


8. Riforma/2: incontro ministro-sindacati. Dialogo tra sordi?

Secondo le regole dei buoni rapporti, quell'incontro avrebbe potuto essere fissato molto prima, ma tant'è. E visto che per il momento all'interno della maggioranza si è ancora alla ricerca di un'intesa per un testo condiviso, tanto vale – deve essersi detta il ministro Moratti – utilizzare la pausa di riflessione politica (il ministro è alla ricerca di un accordo con Tremonti e con l'Udc) per recuperare una buona relazione sindacale. Si tratta di un "meglio tardi che mai" che potrebbe dare risultati positivi, a condizione che non abbia il significato di una pura formalità.
Tutto dipenderà dagli atteggiamenti dei soggetti che siederanno all'incontro, a cominciare dallo stesso ministro che dovrà mostrare di essere disposta a non considerare immodificabile il testo del decreto: finora alle dichiarazioni di ascolto e dialogo rese dal ministro non è seguita la disponibilità alla mediazione e allo scambio. Anche i sindacati (o alcuni di loro) dovranno lasciare cadere le pregiudiziali sulla riforma e rendersi disponibili a presentare proposte costruttive.
Un dialogo tra sordi non comprometterebbe l'iter del decreto, ma renderebbe certamente problematica l'attuazione della riforma: la partecipazione e la condivisione degli insegnanti coinvolti sono condizioni imprescindibili per la riuscita del progetto. E questo lo sanno tutti.


 


"TRIS" PER LA RIFORMA

Il numero di maggio del mensile Tuttoscuola affronta e spiega i principali aspetti della legge n. 53/2003 (riforma Moratti).

Lo speciale sulla riforma segue quelli pubblicati sullo stesso tema nei precedenti numeri di aprile e marzo, attraverso i quali si delineano con chiarezza, punto per punto, i cambiamenti rispetto alla situazione esistente (anche con l'ausilio di tabelle comparative).

Molte scuole ci hanno richiesto delle copie aggiuntive di questi numeri, trovando particolarmente efficace il nostro lavoro per comprendere le novità, le problematiche e i nodi da sciogliere del progetto.

Per informazioni sulle modalità di richiesta del "Tris per capire la Riforma", come abbiamo denominato la piccola raccolta, cliccate qui: http://www.tuttoscuola.com/offerta/tris/
oppure,
telefonate al n. 06/6830.7851


9. Riforma/3: rischio disobbedienza?

Il "casus belli" è venuto dal piano di formazione per gli insegnanti di scuola elementare in funzione della riforma, ma rischia di investire la riforma stessa.
In queste settimane si sono moltiplicati sul territorio i documenti di critica all'iniziativa ministeriale per il piano di informazione e di prima formazione in vista dell'avvio della riforma.
E, dopo i documenti sindacali che invitavano gli insegnanti ad opporsi al piano ministeriale, sono cominciate ad arrivare anche le prese di posizione di collegi docenti che hanno deliberato il rifiuto del piano di formazione, attaccando anche alle radici lo stesso impianto della riforma.
Al di là del merito, non si può non rilevare come il clima che si sta creando intorno alla legge 53/2003 non è proprio dei più favorevoli, e questo dovrebbe preoccupare molto i piani alti di viale Trastevere.
Chi pensava che il tempo del confronto e dello scontro ideologico che aveva accompagnato l'iter del disegno di legge fosse finito con l'entrata in vigore della legge 53/2003 si deve ricredere.
La voglia serpeggiante di rifiutare le regole del sistema in nome dell'autonomia e, al limite, qualche forma di disobbedienza civile potrebbero accompagnare tutto il prossimo percorso di attuazione della riforma. Nessuno schieramento può rallegrarsene: la scuola ha bisogno di condizioni di serenità per operare anche nel cambiamento.


10. L'opposizione divisa tra intransigenti e dialoganti

All'interno dell'opposizione "scolastica" all'attuale governo si stanno delineando con sempre maggiore chiarezza due posizioni diverse, per non dire contrapposte. La prima è quella degli "intransigenti", che fa capo al pur mite ex ministro De Mauro, primo firmatario di un duro documento, nel quale si dice che "Noi non ci stiamo. Non accettiamo che giorno dopo giorno, decreto dopo decreto, calunnia o stupidaggine dopo calunnia o stupidaggine, le scuole, le università e la ricerca siano risospinte indietro, più indietro delle stesse leggi e condizioni del periodo fascista e di Giovanni Gentile". Una critica che se colpisce in primo luogo l'attuale governo e maggioranza, non risparmia nemmeno l'opposizione, che "non sempre" è riuscita a contrastare adeguatamente questo comportamento della maggioranza.
La seconda posizione è quella dei "dialoganti": di chi sostiene, come fa l'ex braccio destro del ministro Luigi Berlinguer Vittorio Campione in un articolo sull'ultimo numero della rivista "Italianieuropei", diretta da Giuliano Amato e Massimo D'Alema, che sui grandi temi della riforma del sistema educativo e formativo occorre andare al di là degli schieramenti contrapposti, e cercare un terreno di dialogo costruttivo anche con l'attuale governo, impegnato nell'emanazione dei decreti attuativi della riforma Moratti, puntando su contenuti avanzati e strategie qualificate, di respiro europeo.
Non mancano, nell'analisi di Campione, accenti autocritici, riguardanti per esempio l'eccessiva accondiscendenza dei governi dell'Ulivo verso il conservatorismo dei fautori del liceo classico. Fu un errore, sostiene Campione, ma sarebbe autolesionistico non aiutare l'attuale ministro a non ripeterlo. "A dire solo no", conclude Campione, "e a dirlo con motivazioni sbagliate, si resta isolati e si perde credibilità". Frecciate a sinistra.


11. Tempo pieno nella riforma sospeso tra il sì e il no

Il tempo pieno nella scuola elementare viene confermato nella scuola firmata Moratti? E' ormai un tormentone, a cominciare da quando, in occasione degli Stati generali della scuola del dicembre 2001, vennero presentare le prime ipotesi della nuova linea riformatrice.
Alle accuse di volere la soppressione del tempo pieno, il ministro, il sottosegretario Aprea e il prof. Bertagna hanno sempre risposto affermando senza mezzi termini la volontà di mantenere questo servizio utilizzato, in misura crescente, da circa il 25% degli alunni dell'elementare.
C'era quindi molta curiosità di sapere come questa volontà sarebbe stata concretizzata nel primo decreto legislativo riguardante la scuola elementare.
Del decreto gira per ora un testo ufficioso. Ma da quel testo c'è chi ha tratto la conclusione che il tempo pieno scompare; però c'è anche chi si sente rassicurato dalla nuova formulazione. Come stanno le cose?
Va detto innanzitutto che nel testo ufficioso è prevista l'abrogazione dell'articolo 130 del Testo unico sulle norme della scuola, con effetto immediato a partire dall'anno scolastico successivo all'entrata in vigore del decreto legislativo. Quell'articolo riguarda proprio l'attuale tempo pieno.
La prima cosa certa è dunque quella della cancellazione di questo modello di tempo pieno.
Quale modello allora disegna il decreto ancora in bozza?
L'articolo 7 prevede che mediamente vi siano 27 ore obbligatorie di lezione alla settimana, più altre 3 ore opzionali organizzate su richiesta delle famiglie, oltre al tempo mensa necessario per eventuali rientri pomeridiani. Se i rientri, come caso estremo, si effettuano tutti i giorni e il tempo mensa è della durata giornaliera di 2 ore, complessivamente ai bambini si offrirebbe quindi un servizio settimanale che può essere della durata di 40 ore, come avviene oggi con l'attuale tempo pieno.
Sembra di capire che il tempo pieno attuale può rivivere in altra forma, garantendo comunque sempre la quantità di tempo scuola offerta oggi. Forse. Cambierebbe in ogni caso l'organizzazione didattica interna.


12. Vola con Internet, se hai 16 anni

Sono 572.156 i ragazzi che compiranno 16 anni di età nel corso del 2003; è a loro che sarà inviata una lettera personalizzata con un codice personale per l'acquisto di un PC con un bonus di 175 euro, come già più volte annunciato dal ministro per l'innovazione e le tecnologie Stanca.
Unica condizione per beneficiare del bonus è di acquistare, presso uno dei negozi che partecipa all'iniziativa "Vola con Internet", un computer che abbia un modem per la connessione ad Internet.
I ragazzi potranno, inoltre, ottenere gratuitamente, proprio attraverso Internet, un pacchetto di moduli didattici per poter conseguire la patente europea del computer (ECDL) ed una skills card, ossia una sorta di libretto universitario dove poter registrare on line i sette esami previsti.
Conseguita la patente, ai ragazzi viene offerta la possibilità di affrontare una prova di capacità informatica: ai migliori sarà consegnato un riconoscimento proprio dal ministro Stanca.
Per conoscere quali sono i venditori di PC che partecipano all'iniziativa o per avere altre informazioni (come correggere eventuali errori anagrafici) i ragazzi possono utilizzare un call-center (840.000.160) o collegarsi al sito www.italia.gov.it
Non c'è fretta: l'iniziativa si concluderà solo il 31 dicembre 2003.


13. TuttoscuolaMEMORANDUM n. 9/105

Dentro le scadenze della scuola

N. 9/105, 26 maggio 2003

INDICE

30 maggio - Borse di studio per AGGIORNAMENTI ALL'ESTERO
31 maggio– adozione LIBRI DI TESTO scuole elementari
31 maggio - Bandi ENAM per l'assistenza scolastica
31 maggio - Termine per iscrizione a CORSI PER ADULTI (differito al 15 settembre)
3 giugno - Pubblicazione TRASFERIMENTI del personale EDUCATIVO
5 giugno - Pubblicazione TRASFERIMENTI docenti di SCUOLA dell'INFANZIA
7 giugno - Presentazione Progetti PON – Misura 6
7 giugno - Controversie in materia di MOBILITÀ docenti scuola secondaria superiore
8-9 giugno - Scuole chiuse per i ballottaggi: quando fare gli ESAMI?
9 giugno – Pubblicazione TRASFERIMENTI dei docenti di SCUOLA MEDIA
10 giugno - monitoraggio PIANI DELL'OFFERTA FORMATIVA
10 –16 giugno – SCADENZE AMMINISTRATIVE relative al mese di giugno
15 giugno - CONTO CONSUNTIVO delle istituzioni scolastiche
16 giugno – riunione preliminare per gli ESAMI DI STATO
16 giugno – incarichi di vigilanza ispettiva per gli ESAMI DI STATO
16 giugno - Pubblicazione TRASFERIMENTI del personale ATA
25 giugno - Pubblicazione TRASFERIMENTI dei docenti di scuola ELEMENTARE


30 maggio - Borse di studio per AGGIORNAMENTI ALL'ESTERO
Il personale ispettivo, direttivo e docente di ruolo delle scuole di ogni ordine e grado può richiedere di partecipare a periodi di studio e di lavoro (generalmente non superiori a 5 giorni) in uno degli Stati membri del Consiglio d'Europa.
Il MIUR, con nota del 20 marzo 2003, ha invitato gli Uffici scolastici regionali a diffondere presso le istituzioni scolastiche la Circolare 782/01 che detta norme permanenti per la richiesta di borse di studio per brevi corsi di aggiornamento all'estero.
Per accedere ai corsi, finalizzati alla conoscenza dei sistemi scolastici e dei metodi di insegnamento europei mediante scambi di idee, informazioni e materiali didattici, occorre possedere una buona conoscenza, sia attiva che ricettiva, della lingua del Paese ospitante.
Le domande, corredate da un curriculum e vistate dall'autorità competente secondo le modalità previste dalla circolare, dovranno essere inoltrate entro il 30 maggio 2003 alla competente Direzione scolastica regionale che provvederà ad effettuare la selezione e a comunicare i nominativi dei candidati prescelti al MIUR.

 

31 maggio– adozione libri di testo scuole elementari
Entro l'ultima settimana di maggio i Collegi dei docenti, sulla base dei pareri dei Consigli di interclasse, devono operare la scelta dei libri di testo da adottare per l'anno scolastico 2003/04 nelle scuole elementari.
Per la prima volta, in base alle nuove modalità organizzative previste dalla legge 53/2003, la scelta sarà effettuata solo per la prima classe e non per l'intero primo ciclo; non ci sono modifiche, invece, per le scelte che interesseranno le classi del secondo ciclo.
Disposizioni e modalità operative per la comunicazione delle adozioni effettuate dalle singole istituzioni scolastiche sono state impartite con la nota Prot. n. 5036 del 13 marzo 2003, disponibile sul sito www.istruzione.it. Per la gestione telematica delle adozioni si può consultare anche il sito www.aie.it

 

31 maggio – Bandi ENAM per l'assistenza scolastica
Come ogni anno, l'ENAM ha pubblicato nel mese di aprile una serie di bandi per l'erogazione di fondi in materia di assistenza scolastica.
In particolare, i bandi riguardano:
- assegni per la frequenza di corsi di istruzione post-secondaria e corsi di laurea
- borse per la frequenza di corsi di istruzione post-secondaria e di corsi di laurea
- contributi formativi in favore di orfani ed equiparati e figli di iscritti portatori di handicap per la frequenza, nell'anno accademico 2002/03, di corsi di istruzione post-secondaria e corsi di laurea
- ammissione presso lo "studentato" di Ostia Lido (con allegato Regolamento della Casa dello studente di Ostia Lido, Roma)
- contributi per posti in convitti di elezione per la frequenza della scuola di base e della scuola secondaria di secondo grado.
Gli interessati dovranno produrre domanda presso una delle sedi territoriali dell'ENAM entro il 31 maggio. I bandi completi e i nuovi modelli di domanda per tutte le forme di assistenza sanitaria e previdenziale (validi a partire dal 1° maggio 2003) sono scaricabili dal sito www.enamonline.it

 

31 maggio – Termine per iscrizione a CORSI PER ADULTI (differito al 15 settembre)<br> La circolare annuale per le iscrizioni aveva fissato al 31 maggio il termine ultimo per le iscrizioni ai corsi di istruzione per adulti, finalizzati al conseguimento di titolo di studio (licenza terza media), che si svolgono presso i Centri Territoriali Permanenti (CTP).
Con nota prot. n. 1106 del 17 aprile il MIUR ha disposto che il termine ultimo per tali iscrizioni sia prorogato a tutto il 15 settembre.
Per le iscrizioni ai corsi brevi modulari non viene invece fissato alcun termine di iscrizione; le date fissate dal ministero si riferiscono infatti ai corsi di durata annuale, con particolare riferimento soprattutto ai corsi per lavoratori, delle cosiddette 150 ore, per il conseguimento della licenza di scuola media.

 

3 giugno - Pubblicazione TRASFERIMENTI del personale EDUCATIVO
Per il 3 giugno sono previste le pubblicazioni dei trasferimenti dei docenti di scuola media e del personale educativo dei convitti.
Dopo il movimento del personale docente di scuola secondaria di II grado, si compie un altro passo avanti per la sistemazione del personale per l'anno scolastico 2003-2004.
Mancano ora solamente i movimenti dei docenti di scuola dell'infanzia e di scuola primaria la cui pubblicazione è stata rinviata a causa della riapertura delle iscrizioni legate agli anticipi, nonché quelli relativi al personale Ata.

 

5 giugno – Pubblicazione TRASFERIMENTI docenti di SCUOLA dell'INFANZIA
Viene pubblicato il 5 giugno il movimento dei docenti di scuola dell'infanzia per l'anno scolastico 2003-2004, dopo il rinvio reso necessario per consentire di coordinare gli assestamenti di organico dovuti alla riapertura delle iscrizioni per gli anticipi nella scuola elementare.
Il rinvio della riapertura delle iscrizioni per la scuola dell'infanzia potrebbe determinare un ulteriore differimento della pubblicazione del movimento.
Per i docenti di scuola dell'infanzia e per quelli della scuola primaria potrebbe trattarsi dell'ultimo anno in cui il movimento è consentito liberamente per gli insegnanti. Per effetto della riforma i docenti avranno l'obbligo di permanere per alcuni anni nella stessa sede per garantire la continuità didattica.

 

7 giugno – Presentazione Progetti PON – Misura 6
Il Programma Operativo Nazionale "La scuola per lo sviluppo" (PON), attivato con fondi europei, consente di attivare progetti finalizzati allo sviluppo e all'innovazione del sistema scolastico per il miglioramento dell'occupabilità dei giovani e degli adulti del Mezzogiorno (Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sardegna Sicilia).
La cosiddetta Misura 6 riguarda il finanziamento di progetti di Istruzione permanente per gli anni 2003 e 2004, funzionali al rientro di adulti e giovani adulti nel sistema scolastico e del loro ingresso, o reingresso, nel mondo del lavoro.
I progetti, da elaborare secondo linee guida scaricabili dal sito www.istruzione.it/fondistrutturali, devono pervenire alle Direzioni scolastiche regionali competenti entro le ore 12 del 7 giugno 2003, utilizzando la modulistica e i formulari disponibili sul sito (si ricorda che è causa di inammissibilità la mancanza degli estremi della delibera di approvazione del progetto da parte del Collegio dei docenti e la firma del dirigente scolastico).

 

7 giugno - Controversie in materia di mobilità docenti scuola secondaria superiore
In data 23 maggio 2003 sono stati pubblicati all'albo dei CSA i trasferimenti dei docenti di scuola secondaria superiore.
Si può verificare se si è stati trasferiti anche collegandosi alle news di maggio sul sito www.istruzione.it, digitando i propri dati anagrafici e il codice meccanografico della scuola di attuale titolarità.
In base all'articolo 14 del Contratto sulla mobilità del personale della scuola, coloro che ritengono di non essere stati accontentati possono esperire il tentativo obbligatorio di conciliazione presentando la richiesta presso gli Uffici scolastici regionali competenti entro il termine perentorio di 15 giorni (quindi entro il 7 giugno 2003) dalla pubblicazione dell'atto che si ritiene lesivo.

 

8-9 giugno - Scuole chiuse per i ballottaggi: quando fare gli esami?
Le scuole già individuate come sedi di seggio per il primo turno delle elezioni amministrative del 25 e 26 maggio 2003, effettueranno un nuovo stop nei giorni 8 e 9 giugno, qualora i candidati a sindaco o a presidente della provincia non risultassero vincitori con la maggioranza assoluta dei voti. In tal caso, le scuole rimarranno chiuse dal sabato precedente le elezioni al martedì successivo, per consentire l'espletamento di tutte le procedure elettorali e per la sistemazione e pulizia dei locali.
Quindi, possibile ripresa delle attività per il solo 11 giugno, fissato dal calendario scolastico come ultimo giorno di scuola. Considerando, poi, che il 15 e 16 giugno si andrà di nuovo a votare per il referendum sull'articolo 18, restano pochissimi giorni a disposizione dei Collegi dei docenti per individuare le date in cui svolgere gli esami di licenza elementare e media.

 

9 giugno – Pubblicazione TRASFERIMENTI dei docenti di SCUOLA MEDIA
Un altro tassello della mobilità del personale scolastico per il prossimo anno scolastico va al suo posto con la pubblicazione dei trasferimenti dei docenti di scuola media, prevista, salvo nuova variazione, per il 9 giugno.
La data di pubblicazione, prevista dalla circolare ministeriale n. 38 dell'11 aprile scorso, ha modificato la precedente scadenza di pubblicazione.
Nel contempo la medesima circolare ha ridefinito la nuova data di comunicazione dei posti disponibili al CED per il 19 maggio, riaprendo conseguentemente i termini per l'eventuale revoca – entro il 9 maggio - delle domande di trasferimento già prodotte.

 

10 giugno – monitoraggio PIANI DELL'OFFERTA FORMATIVA
La Direzione Generale per gli Ordinamenti scolastici e l'Indire hanno concordato di effettuare un monitoraggio della quota oraria riservata alle istituzioni scolastiche ai sensi dell'art. 3 del DPR 275/99.
Pertanto, a partire dal 7 aprile e fino al 10 giugno 2003, le istituzioni scolastiche devono compilare un questionario on-line (disponibile sul sito www.indire.it/indaginepof) in cui dovranno essere indicate le modalità di utilizzo della quota oraria pari al 15% del monte ore annuale.
I docenti che parteciperanno al percorso formativo B del Piano Nazionale di Formazione sulle tecnologie troveranno un apposito modulo (il numero 8) dedicato a tale attività di monitoraggio e potranno esercitarsi sull'uso del programma destinato a raccogliere i dati della propria scuola.

 

10 –16 giugno – scadenze amministrative relative al mese di giugno
Tempo di pagamenti per le segreterie scolastiche: sono da versare una serie di contributi relativi agli emolumenti corrisposti al personale e alla gestione del conto di credito postale.
Queste le scadenze:
- 10 giugno – pagamento spese postati del conto di credito
- 15 giugno – versamento IRAP sugli stipendi del personale a tempo determinato
- 16 giugno – versamento dell'IVA per le istituzioni scolastiche con lavorazioni in conto terzi (con annessa azienda agraria); versamento contributi INPS per collaborazioni coordinate e continuative; versamento contributi INPS-DS per il primo quadrimestre 2003; versamento ritenuta d'acconto per pagamenti effettuati a soggetti esterni all'amministrazione.

 

15 giugno - CONTO CONSUNTIVO delle istituzioni scolastiche
È stato differito al 15 giugno 2003, il termine ultimo per l'approvazione, dal parte del consiglio di circolo o di istituto, del conto consuntivo 2002, precedentemente fissato al 30 aprile 2003, al fine di consentire un regolare lavoro ai revisori dei conti.
Circolari di riferimento (le ultime indicazioni operative sono dello scorso 15 maggio) e modulistica per la redazione del conto consuntivo sono disponibili sulle reti intranet ed internet del MIUR.

 

16 giugno – riunione preliminare per gli esami di stato
Compatibilmente con lo svolgimento delle operazioni di voto per il referendum sull'articolo 18 nelle scuole superiori sede di seggio, il 16 giugno si insedieranno in seduta plenaria le Commissioni nominate per gli Esami di Stato.
In particolare, durante la riunione il Presidente definisce gli aspetti organizzativi delle attività delle commissioni individuando, se necessario, l'ordine di successione tra le commissioni per l'inizio della terza prova, per le operazioni di valutazione degli elaborati e per la conduzione dei colloqui e per la valutazione finale. Inoltre, provvede a fissare le date di svolgimento degli scrutini finali e di pubblicazione dei risultati. Il 18 giugno si inizia con la prima prova scritta.

 

16 giugno – incarichi di vigilanza ispettiva per gli esami di stato
Con una nota del 19 maggio, il MIUR ha dato disposizioni in merito alle azioni di assistenza e vigilanza ispettiva da garantire durante tutto il periodo di espletamento degli Esami di Stato.
L'attività degli Ispettori incaricati dell'assistenza dovrà essere a sostegno delle Commissioni sia durante lo svolgimento delle prove scritte che nella fase dei colloqui, oltre che nel corso delle operazioni di definizione e di applicazione delle procedure di valutazione intermedia e finale dei candidati.

 

16 giugno – Pubblicazione TRASFERIMENTI del personale ATA
Viene pubblicato il 16 giugno il movimento del personale Ata, relativamente ai collaboratori scolastici, agli assistenti tecnici e amministrativi e ai direttori dei servizi generali e amministrativi.
Oltre al personale che ha chiesto regolare movimento, i trasferimenti dovrebbero comprendere anche il personale Ata, già dichiarato inidoneo, che, per effetto della Finanziaria 2003 deve rientrare in servizio oppure chiedere di essere collocato in pensione.
I termini per la presentazione della domanda di trasferimento e di pensione erano stati riaperti a seguito dell'intesa raggiunta tra sindacati e MIUR in data 15 aprile, ed erano stati fissati al 30 aprile 2003, per consentire al personale dichiarato inidoneo, non soddisfatto della sede assegnata a seguito alla stipula del contratto di lavoro presso l'Ufficio scolastico regionale, di partecipare ai trasferimenti al fine di conseguire una destinazione più consona alle proprie condizioni di salute.

 

25 giugno – Pubblicazione TRASFERIMENTI dei docenti di scuola ELEMENTARE
Viene pubblicato il 25 giugno il movimento dei docenti di scuola elementare per l'anno scolastico 2003-2004, dopo il rinvio reso necessario per consentire gli assestamenti di organico dovuti alla riapertura delle iscrizioni per gli anticipi.
Per i docenti di scuola dell'infanzia e per quelli della scuola primaria potrebbe trattarsi dell'ultimo anno in cui il movimento è consentito liberamente per gli insegnanti. Per effetto della riforma i docenti avranno l'obbligo di permanere per alcuni anni nella stessa sede per garantire la continuità didattica.
Con questa pubblicazione dei trasferimenti dei docenti di elementare si conclude il movimento del personale scolastico per l'anno 2003-2004.

 



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Postato il Lunedì, 26 maggio 2003 ore 13:21:44 CEST di Piera Privitera
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