Pericolosa la disposizione
che prevede la promozione con sei
in tutte le discipline.
da Tuttoscuola, 15 settembre 2008
"Sono ammessi alla classe successiva, ovvero all'esame di Stato a conclusione del ciclo, gli studenti che hanno ottenuto un voto non inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina o gruppo di discipline.": è questa la nuova disposizione in materia di valutazione degli alunni introdotta, già da quest'anno, dal decreto legge n. 137 del 1° settembre scorso, attualmente all'esame del Parlamento.
Così come è formulata, la nuova normativa sul voto prevede che con una sola insufficienza non si venga promossi. Un solo docente, a torto o a ragione, può decidere la bocciatura di uno studente o la sua non ammissione all'esame di Stato, anche se nelle restanti discipline di studio è sufficiente o addirittura molto preparato.
La disposizione, così come è formulata, toglie qualsiasi potere al consiglio di classe che non potrebbe decidere la promozione dello studente con una valutazione complessiva, dovendo rispettare la decisione di ogni singolo docente.
Quest'anno i promossi negli istituti superiori sono stati circa il 60%; l'altro 40% è stato respinto (14%) oppure ha avuto il giudizio sospeso (26%) con verifica a settembre.
Se le nuove disposizioni dovessero essere confermate, nel prossimo giugno rischieremmo di avere una strage di studenti respinti senza appello: 860 mila, contro gli attuali 300 mila circa che sono già una bella cifra.
A quanto sembra, però, sono già stati proposti emendamenti per correggere questa specifica disposizione del decreto legge.
che prevede la promozione con sei
in tutte le discipline.
da Tuttoscuola, 15 settembre 2008
"Sono ammessi alla classe successiva, ovvero all'esame di Stato a conclusione del ciclo, gli studenti che hanno ottenuto un voto non inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina o gruppo di discipline.": è questa la nuova disposizione in materia di valutazione degli alunni introdotta, già da quest'anno, dal decreto legge n. 137 del 1° settembre scorso, attualmente all'esame del Parlamento.
Così come è formulata, la nuova normativa sul voto prevede che con una sola insufficienza non si venga promossi. Un solo docente, a torto o a ragione, può decidere la bocciatura di uno studente o la sua non ammissione all'esame di Stato, anche se nelle restanti discipline di studio è sufficiente o addirittura molto preparato.
La disposizione, così come è formulata, toglie qualsiasi potere al consiglio di classe che non potrebbe decidere la promozione dello studente con una valutazione complessiva, dovendo rispettare la decisione di ogni singolo docente.
Quest'anno i promossi negli istituti superiori sono stati circa il 60%; l'altro 40% è stato respinto (14%) oppure ha avuto il giudizio sospeso (26%) con verifica a settembre.
Se le nuove disposizioni dovessero essere confermate, nel prossimo giugno rischieremmo di avere una strage di studenti respinti senza appello: 860 mila, contro gli attuali 300 mila circa che sono già una bella cifra.
A quanto sembra, però, sono già stati proposti emendamenti per correggere questa specifica disposizione del decreto legge.