L'ERRORE DELLE MAESTRE VESTITE A LUTTO
Le maestre che al primo giorno di scuola accolgono i bambini delle elementari vestite a lutto: ecco un'immagine che dà immediatamente l'idea del disastro. Innanzitutto perché le magliette nere indossate per protesta contro i tagli del governo costituiscono la negazione del concetto dell'accoglienza e danneggiano indirettamente l'istituzione che si vuole salvare. Nessuno di quei tantissimi bambini ricorderà il perché, ammesso che lo abbia saputo o capito, ma conserverà nella memoria la sensazione sgradevole della scuola come luogo cupo e respingente. E' inoltre difficile per gli insegnanti sfuggire alle accuse di strumentalizzazione degli innocenti, così com'è impossibile immaginare che gli scolari possano essere consapevolmente coinvolti nel dibattito sul maestro unico o sui tagli programmati dalla ministra della Pubblica istruzione Mariastella Gelmini, che sta assolvendo alla perfezione l'incarico di tagliatrice di teste. I bambini avranno invece chiara la sensazione della scuola come istituzione moribonda alla cui utilità diventa difficile credere. Se la Gelmini applica criteri esclusivamente economicisti per far quadrare anche a spese dell'istruzione i bilanci, la risposta migliore non consiste nell'ispirare sfiducia a chi ha tutta la vita davanti.
Salvatore Scalia