ECCO COME IN CERTE SCUOLE…SI RECUPERANO I DEBITI
Questo è il racconto di una telefonata. La telefonata con una mia amica che fortunatamente, almeno secondo le recenti polemiche, insegna al Nord. E al Nord le scuole funzionano, mica come al sud dove siamo privi di serietà…
Dunque la mia amica in questi giorni non era in ferie, ma è stata a scuola. Perché nella sua scuola si recuperavano i debiti, cioè gli alunni dovevano sostenere gli esami dopo un’intensa estate di studio. Almeno così pareva. Ma sentiamo il contenuto di questa telefonata.
Io: Allora (con tono ironico) cosa si fa di bello a scuola?
Lei: Non mi dire nulla, sono nauseata.
Io: Nauseata? Ancora prima dell’inizio delle lezioni? Questo è strano.
Lei: Sapessi quello che è successo oggi. Un’alunna è arrivata a scuola con un sorriso a cento denti e ha detto di dovere sostenere l’esame di Geografia.
Io: Bene. Si vede che era preparata.
Lei: Eh, no. Perché ad un certo punto ci siamo accorti che era stata rimandata in Economia, non in Geografia!!!
Io: E come mai la ragazza sbandierava il debito in Geografia?
Lei:Perché, primo pasticcio, la segreteria nella comunicazione del debito aveva commesso un errore.
Io: Come? Ma la ragazza non sapeva in quale materia era carente? E la famiglia?
Lei: Tutti zitti. Le arriva la comunicazione sbagliata, ma nessuno va a scuola per chiedere una rettifica. D’altronde meglio la Geografia dell’Economia, non ti pare? In Geografia aveva sei…
Io: E allora? Avete telefonato a casa? Avete rimandato l’esame di quindici, venti giorni?
Lei: qui viene il bello. Siccome nella scuola italiana non c’è più nemmeno un briciolo di serietà manco a cercarla col lanternino, a questo punto è intervenuto il vicepreside. Che non voleva problemi…
Io: E allora?
Lei: Allora, col sorriso sulle labbra e con l’aria di chi voleva lavarsene le mani, davanti all’alunna che nel frattempo assumeva un atteggiamento trionfante, ha esclamato bonario: “Va be, sai che facciamo? Fai l’esame di Geografia, l’Economia te la abbuoniamo.”
Io: Cosaaa? Ma dove siamo? In una specie di farsa?
Lei: No, siamo a scuola. La bella scuola italiana. Dove tutto è lecito e la reale preparazione dei ragazzi non interessa più a nessuno.
Io: Scandaloso. Beh, ciao. E buon anno scolastico.
Lei: Ciao e…buon anno scolastico anche a te. Perché tu vivi al sud e la scuola lì è più malandata…O no?!
SILVANA LA PORTA
Questo è il racconto di una telefonata. La telefonata con una mia amica che fortunatamente, almeno secondo le recenti polemiche, insegna al Nord. E al Nord le scuole funzionano, mica come al sud dove siamo privi di serietà…
Dunque la mia amica in questi giorni non era in ferie, ma è stata a scuola. Perché nella sua scuola si recuperavano i debiti, cioè gli alunni dovevano sostenere gli esami dopo un’intensa estate di studio. Almeno così pareva. Ma sentiamo il contenuto di questa telefonata.
Io: Allora (con tono ironico) cosa si fa di bello a scuola?
Lei: Non mi dire nulla, sono nauseata.
Io: Nauseata? Ancora prima dell’inizio delle lezioni? Questo è strano.
Lei: Sapessi quello che è successo oggi. Un’alunna è arrivata a scuola con un sorriso a cento denti e ha detto di dovere sostenere l’esame di Geografia.
Io: Bene. Si vede che era preparata.
Lei: Eh, no. Perché ad un certo punto ci siamo accorti che era stata rimandata in Economia, non in Geografia!!!
Io: E come mai la ragazza sbandierava il debito in Geografia?
Lei:Perché, primo pasticcio, la segreteria nella comunicazione del debito aveva commesso un errore.
Io: Come? Ma la ragazza non sapeva in quale materia era carente? E la famiglia?
Lei: Tutti zitti. Le arriva la comunicazione sbagliata, ma nessuno va a scuola per chiedere una rettifica. D’altronde meglio la Geografia dell’Economia, non ti pare? In Geografia aveva sei…
Io: E allora? Avete telefonato a casa? Avete rimandato l’esame di quindici, venti giorni?
Lei: qui viene il bello. Siccome nella scuola italiana non c’è più nemmeno un briciolo di serietà manco a cercarla col lanternino, a questo punto è intervenuto il vicepreside. Che non voleva problemi…
Io: E allora?
Lei: Allora, col sorriso sulle labbra e con l’aria di chi voleva lavarsene le mani, davanti all’alunna che nel frattempo assumeva un atteggiamento trionfante, ha esclamato bonario: “Va be, sai che facciamo? Fai l’esame di Geografia, l’Economia te la abbuoniamo.”
Io: Cosaaa? Ma dove siamo? In una specie di farsa?
Lei: No, siamo a scuola. La bella scuola italiana. Dove tutto è lecito e la reale preparazione dei ragazzi non interessa più a nessuno.
Io: Scandaloso. Beh, ciao. E buon anno scolastico.
Lei: Ciao e…buon anno scolastico anche a te. Perché tu vivi al sud e la scuola lì è più malandata…O no?!
SILVANA LA PORTA