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Spesa pubblica: SCUOLA PARITARIA E RISORSE FINANZIARIE :DOSSIER IN VISTA DELLA FINANZIARIA 2008

Recensioni

 

Queste pagine offrono un quadro conoscitivo utile per i genitori della scuola cattolica ma anche per i decisori politici e per la società civile. E’ evidente, come dimostra l’attuale grave situazione della scuola paritaria in Italia, che l’operato delle diverse maggioranze succedutesi al Governo del Paese è stato ampiamente insufficiente. Si noterà nel documento l’assenza di ogni giudizio sull’operato dei parlamenti e degli esecutivi che si sono succeduti. E’ una scelta per evitare  ulteriori polemiche su un tema tanto “sensibile”. Offriamo così il nostro contributo affinché possa costituirsi un ampia maggioranza politica trasversale fra gli schieramenti, capace di fornire risposte concrete alle problematiche delle scuole paritarie e delle famiglie che queste scuole scelgono per i propri figli.

 

 

In Italia, come confermano tutte le indagini scientifiche, è urgente realizzare le condizioni per la libera scelta educativa delle famiglie. Per questo è necessario che nella prossima Legge Finanziaria 2008 possano reperirsi almeno 800 milioni di euro per rifinanziare i capitoli di spesa esistenti. Così facendo, si darebbe un primo segnale concreto, coerente con quanto indicato dal “Libro verde sulla spesa pubblica” presentato nei giorni scorsi dal Ministro dell’Economia e delle Finanze, Tommaso Padoa Schioppa; il segnale di cominciare a “spendere meglio”, almeno nel settore fondamentale dell’istruzione, le risorse della collettività.

 

 

Associazione Genitori Scuole Cattoliche

 

 


1996/2001. Governo di centro-sinistra. Risorse per le scuole paritarie.

 

Con la Legge 62/2000, approvata durante il Governo D’Alema, vengono definiti i requisiti per il riconoscimento delle scuole paritarie, gestite dagli enti locali o da soggetti privati, che sono parte, insieme alle scuole statali, del sistema nazionale di istruzione. Se ne riconosce in tal modo la funzione pubblica.

 

La Legge 62/2000 introduce dunque la parità prevista dalla Costituzione, ma solo in termini giuridici, non realizzando contestualmente la parità economica, le condizioni, cioè, perché le famiglie possano scegliere liberamente, senza condizionamenti economici, fra scuole facenti parte del sistema nazionale di istruzione, statali o paritarie che siano. Questa Legge prevede comunque un incremento, seppure insufficiente, nelle assegnazioni alle scuole paritarie, nella seguente misura: per il sistema prescolastico integrato (scuole dell’infanzia) 280 mld (miliardi di lire); per le convenzioni di parifica (scuole elementari) 60 mld; per l’integrazione dell’handicap nelle scuole paritarie, 7 mld. Per un totale di 347 mld di lire. La medesima legge prevede inoltre un finanziamento di 300 mld di lire annuo, per il diritto allo studio.

 

Il quadro riepilogativo delle risorse assegnate al sistema paritario con la Legge 62/2000 è il seguente (in Euro):

 

 

Legge 62/2000 - Risorse assegnate al sistema paritario

 

 

sistema prescolastico integrato

 

 € 144.607.932

 

parifiche elementari

 

    30.987.414

 

Integrazione handicap

 

      3.615.198

 

Aumento complessivo nell'esercizio finanziario 2001

 

 € 179.210.544

 

 

Antecedentemente, nell’Esercizio Finanziario 1998 era stato introdotto un aumento dei contributi alle scuole non statali, nella seguente misura: per le scuole dell’infanzia 200 mld di lire; per le scuole elementari parificate 60 mld di lire. Per un totale di 280 mld di lire (pari a circa 134 milioni di Euro).

 

Al termine del quinquennio di governo del centro-sinistra (1996-2001), nell’Esercizio Finanziario 2001 le risorse destinate al sistema delle scuole paritarie sono le seguenti:

 

 

Scuole paritarie. Finanziamenti esercizio finanziario 2001 (ultimo governo centro-sinistra periodo 1996-2001)

 

 

infanzia (materne)

 

 € 349.265.340

 

primarie (elementari)

 

 € 118.223.182

 

secondarie (medie e superiori)

 

      5.556.560

 

integrazione handicap

 

      3.615.198

 

TOTALE

 

 € 473.045.082

 

 


2001/2006. Governo di centro-destra. Risorse per le scuole paritarie.

 

Nella prima Legge Finanziaria varata dal centro-destra (quella del 2002) le risorse assegnate alle scuole paritarie vengono incrementate di circa 54 milioni di Euro.

 

Nelle Leggi Finanziarie 2003 e 2004, con una innovazione significativa ma non adeguatamente finanziata, vengono poi stanziati di 90 milioni di euro (2003) e 100 milioni di euro (2004), da ripartirsi in un triennio; le risorse sono finalizzate ad un contributo a sgravio degli oneri sostenuti dalle famiglie con figli iscritti nelle scuole paritarie. In seguito, in ragione di un ricorso della Regione Emilia-Romagna alla Corte Costituzionale, lo stanziamento complessivo viene ridotto dai 190 milioni di euro iniziali a 110 milioni di Euro.

 

L’ultima Legge Finanziaria approvata dal centro-destra (2006) assegna alle scuole paritarie la somma complessiva di Euro 532.310 844. A queste risorse si aggiungono quelle destinate alle scuole paritarie dalla direttiva annuale attuativa della Legge 440/1997 (Euro 4.500.000 annui nell’ultimo triennio).

 

Il quadro dei finanziamenti alle scuole paritarie al termine del quinquennio di governo del centro destra (2001-2006), nell’Esercizio Finanziario 2006, è il seguente:

 

 

Scuole paritarie. Finanziamenti esercizio finanziario 2006 (ultimo governo centro-destra periodo 2001-2006)

 

 

 

infanzia (materne)

 

 € 355.115.016

 

primarie (elementari)

 

 € 160.201.665

 

secondarie (medie e superiori)

 

      6.994.163

 

Integrazione handicap

 

    10.000.000

 

legge 440 scuole secondarie paritarie

 

     4.500.000

 

bonus genitori a.s. 2005/06

 

    30.000.000

 

TOTALE

 

 € 566.810.844

 

 

E’ bene rammentare che non tutte queste risorse vanno alle scuole paritarie gestite da soggetti privati. Una parte, infatti, va alle scuole paritarie comunali (soprattutto dell’infanzia), per una cifra complessiva stimabile attorno ai 90 milioni di euro, pari a circa il 16% del totale.

 


Quanto risparmia lo Stato sugli studenti che frequentano le scuole paritarie?

 

Ogni riduzione in Legge Finanziaria sul sistema paritario comporta in realtà un incremento di spesa per lo Stato di oltre 10 volte la cifra risparmiata. Come è possibile questa conseguenza  apparantemente illogica?

 

Per rispondere vediamo innanzitutto, nella tabella seguente, quanto spende la Repubblica Italiana per ogni allievo, per tutti i servizi di insegnamento.

 

Spesa pubblica per allievo scuola statale

 

 scuola infanzia

 

scuola primaria

 

scuola secondaria primo grado

 

 scuola secondaria secondo grado

 

In euro

 

                6.116

 

                7.366

 

            7.688

 

            8.108

 

Fonti: Censis 2006 e Ocse 2006, riferimento anno 2003 (cambio  dollaro = euro)

 

 

Sottraendo a queste risorse quelle assegnate nell’esercizio finanziario 2006 per le scuole non statali (pari ad Euro 536.810.844, senza considerare il bonus per i genitori, ora non più finanziato) rapportato al numero di studenti frequentanti le scuole paritarie (in totale 1.009.286 nell’a.s. 2005/06) si ricava la spesa dello Stato per ciascun studente di scuola non statale:

 

Spesa per studente scuola paritaria

 

 scuola infanzia

 

scuola primaria

 

scuola secondaria primo grado

 

 Scuola secondaria secondo grado

 

 Legge Finanziaria 2006

 

                    584

 

                   866

 

               106

 

                  51

 

Fonti: Legge Finanziaria 2006 e MPI www.istruzione.it

 

 

Si può ora determinare il risparmio che le Finanze Pubbliche traggono dalla frequenza del sistema paritario di oltre un milione di studenti. Se questi infatti frequentassero le scuole statali, il maggior costo per la Repubblica sarebbe il seguente:

 

RISPARMIO FINANZE PUBBLICHE SU STUDENTI SCUOLE PARITARIE = MAGGIOR COSTO SE FREQUENTASSERO SCUOLE STATALI

 

 scuola infanzia

 

scuola primaria

 

scuola secondaria primo grado

 

 scuola second. secondo grado

 

Totale risparmio

 

 Risparmio della finanze pubbliche per ciascun studente di scuola paritaria

 

                5.532

 

                6.500

 

            7.582

 

            8.057

 

 

 Risparmio complessivo delle finanze pubbliche

 

per ciascun livello di scuola

 

 Milioni di €                    3.436

 

 Milioni di €                    1.202

 

 Milioni di €                496

 

 Milioni di €                1.110

 

 Milioni di €                   6.245

 

 

Si omette in questa sede ogni richiamo circa l’opportunità di favorire la libertà di scelta educativa delle famiglie fra scuole statali e paritarie, che come tali fanno parte a pieno titolo del sistema nazionale di istruzione, come modalità per realizzare un fondamentale diritto civile e per elevare la qualità delle stesse scuole statali, come ampiamente documentato scientificamente.

 

Attenendosi ai soli dati numerici esposti, si sottolinea che l’entità della cifra di 6.245 milioni di Euro (oltre 12.000 miliardi delle vecchie lire) che lo Stato dovrebbe “spendere” per consentire la frequenza delle scuole statali agli studenti delle scuole paritarie, rende economicamente “conveniente” per lo Stato incrementare il proprio impegno in Legge Finanziaria a favore delle famiglie frequentanti il sistema paritario, così che queste non abbiano ad iscrivere i propri figli nelle scuole statali.

 

Il “collasso” economico del sistema non statale, infatti, comporterebbe un aggravio di spesa per lo Stato equivalente ad una manovra finanziaria. E’ dunque economicamente strategico per lo Stato incrementare le risorse economiche affinché il sistema paritario possa sostenersi e le famiglie italiane possano sceglierlo.

 


Le risorse necessarie nella Finanziaria 2008

 

Auspichiamo il reperimento delle risorse necessarie per realizzare nel nostro Paese la libera scelta educativa delle famiglie. Tuttavia in sede di Finanziaria 2008, consapevoli del momento di difficoltà economica per il Paese, non quantifichiamo le risorse occorrenti per una effettiva parità economica e ci limitiamo invece a definire le risorse minime necessarie quanto meno per rifinanziare adeguatamente gli attuali capitoli di spesa.

 

 

- Scuole dell’infanzia paritarie

 

Le risorse attualmente destinate alle scuole dell’infanzia sono “ferme” (anzi in riduzione di alcuni milioni di euro) già da quattro esercizi finanziari, a fronte di un incremento dell’utenza.

 

Per riadeguare le risorse destinate a questo ordine di scuole solo in termini di inflazione, di incremento dell’utenza e di incremento minimo del contributo (5%), occorre passare dagli attuali (EF 2006) 355 milioni di euro, a 440 milioni di euro (parte discreta di queste risorse andrebbe anche alle scuole paritarie comunali).

 

 

- Scuole primarie paritarie

 

Con le risorse attualmente destinate alle convenzioni non è possibile procedere alla stipula delle stesse per tutte le classi ed i bambini certificati aventi diritto. Si determina in tal modo una situazione di disparità fra scuole e scuole e dunque fra alunni ed alunni. Vi sono scuole paritarie con convenzioni ed altre prive, senza che fra le stesse vi siano differenze di natura giuridica ma solo in ragione delle scarsità delle risorse assegnate.

 

Per consentire la stipula di convenzioni per tutte le classi paritarie e per tutti gli studenti certificati frequentanti queste scuole, occorre passare dagli attuali (EF 2006) 160 milioni di euro, a 250 milioni di euro.

 

 

- Scuole secondarie di primo e secondo grado

 

Per consentire di assegnare a tutte le scuole paritarie di primo e secondo grado le risorse (estremamente limitate) previste dal Decreto Ministeriale per l’a.s. 2007/2008 ed elevarle minimamente, stante l’attuale limitatezza, occorre passare da (EF 2006) 7 milioni di euro, a 40 milioni di euro.

 

 

- Inserimento studenti certificati con handicap

 

L’accoglimento di studenti disabili è un vincolo legislativo per le scuole paritarie, introdotto dalla legge 62/2000; ad esso non ha però fatto seguito la necessaria adeguata copertura finanziaria. Di fatto (a parte il caso della scuola primaria convenzionata) le risorse annualmente stanziate in Finanziaria non consentono di realizzare il fondamentale diritto soggettivo del disabile, salvo che non intervengano a proprie spese le scuole e le famiglie.

 

Per consentire l’accoglimento di tutti i bambini certificati con handicap attualmente frequentanti le scuole paritarie alle medesime condizioni delle convenzioni per le scuole primarie paritarie, occorre passare dagli attuali (EF 2006) 10 milioni di euro, a 70 milioni di euro.

 

Nella tabella seguente si riassumono le richieste concernenti la Legge Finanziaria 2008 (il paragone è con l’EF 2006, non essendo ancora disponibili i dati definitivi concernenti l’EF 2007).

 

 

Esigenze scuole paritarie

 

Legge Finanziaria 2008

 

EF 2006

 

RICHIESTE LEGGE FINANZIARIA 2008

 

 

 

(in milioni di euro)

 

(in milioni di euro)

 

infanzia (materne)

 

                  355

 

                      440

 

primarie (elementari)

 

                  160

 

                      250

 

secondarie (medie e superiori)

 

                 11,5

 

                       40

 

Integrazione handicap

 

                    10

 

                       70

 

TOTALE

 

               536,5

 

                     800,0

 

TOTALE CON BONUS GENITORI a.s. 05/06

 

              566,5

 

Incremento € 233,5

 

 

Un incremento di 233,5 milioni di euro rispetto alle risorse assegnate nell’EF 2006  corrisponde al 3,7% di quanto lo Stato “risparmia” con la mancata frequenza delle scuole statali da parte degli studenti delle scuole paritarie.

 

 

Associazione Genitori Scuole Cattoliche

 

5 ottobre 2007

 









Postato il Domenica, 04 maggio 2008 ore 12:39:01 CEST di Salvatore Indelicato
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