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Teppisti a scuola,
a Palermo vicepreside in ospedale.
da DIRE, 16.4.2008
Bulli a tredici anni. Tanto violenti da mandare in ospedale il loro vicepreside con la testa rotta e da scagliarsi, alla prima occasione "buona", contro preside e professori. Scuola media Verga, quartiere Ballarò, a Palermo: secondo le rivelazione de "Il Giornale di Sicilia" in questo istituto, nelle ultime settimane, si stanno consumando ripetuti episodi di violenza.
Una quindicina di giorni fa, racconta il giornale siciliano, il vicepreside è finito in ospedale con la testa rotta. Venerdì scorso la preside si è beccata una gomitata da un ragazzino, sul posto è arrivata la polizia. Ancor prima una docente si era dovuta mettere in malattia dopo aver ricevuto una spallata da un alunno. Sorte simile per una sua collega, scaraventata a terra da un gruppo di studenti. La colpa dei professori? Essere intervenuti per sedare risse o scaramucce tra i ragazzi.
Giorni da dimenticare, dunque, per l'istituto. Anche se, secondo la preside, Rosa Maria Rizzo, intervistata da "Il Giornale di Sicilia", "non si possono scaricare le responsabilità solo sui ragazzini" che "vivono in contesti difficili". (Ami/Dire)
a Palermo vicepreside in ospedale.
da DIRE, 16.4.2008
Bulli a tredici anni. Tanto violenti da mandare in ospedale il loro vicepreside con la testa rotta e da scagliarsi, alla prima occasione "buona", contro preside e professori. Scuola media Verga, quartiere Ballarò, a Palermo: secondo le rivelazione de "Il Giornale di Sicilia" in questo istituto, nelle ultime settimane, si stanno consumando ripetuti episodi di violenza.
Una quindicina di giorni fa, racconta il giornale siciliano, il vicepreside è finito in ospedale con la testa rotta. Venerdì scorso la preside si è beccata una gomitata da un ragazzino, sul posto è arrivata la polizia. Ancor prima una docente si era dovuta mettere in malattia dopo aver ricevuto una spallata da un alunno. Sorte simile per una sua collega, scaraventata a terra da un gruppo di studenti. La colpa dei professori? Essere intervenuti per sedare risse o scaramucce tra i ragazzi.
Giorni da dimenticare, dunque, per l'istituto. Anche se, secondo la preside, Rosa Maria Rizzo, intervistata da "Il Giornale di Sicilia", "non si possono scaricare le responsabilità solo sui ragazzini" che "vivono in contesti difficili". (Ami/Dire)
