«Gli alunni come sardine in scatola» E’ stata rinviata l’attesa definizione dell’organico di diritto nella scuola media superiore. Nulla di fatto quindi nell’incontro tra il provveditore agli Studi Zanoli e le organizzazioni sindacali della scuola. La motivazione del rinvio è dovuta alla richiesta dei rappresentanti dei lavoratori.
Secondo i sindacati della scuola infatti è necessario approfondire tutte le problematiche, in particolare il numero massimo degli alunni diversamente abili per classe, un «rapporto» indispensabile per la formazione delle stesse classi.
Al termine dell’incontro i rappresentanti delle organizzazioni sindacali Fisichella (per la Cisl), Zammataro (per la Uil), Tempera (Snals), Cavallaro (Gilda) hanno spiegato in una lunga nota le loro richieste. «Chiediamo - vi è scritto - un calendario d’incontri al fine di rendere possibile una precisa conoscenza da parte nostra della situazione degli organici nella sua evoluzione, consegnando ogni utile elemento conoscitivo.
«A tutt’oggi - rilevano le suddette organizzazioni sindacali - i dati relativi agli organici di diritto della scuola secondaria di secondo grado non sono stati forniti, pertanto è impossibile entrare nel merito. Si è venuti casualmente a conoscenza che esiste una disparità tra le diverse scuole nell’assegnazione delle classi e il rispettivo numero dei frequentanti, degli alunni diversamente abili e il loro inserimento. E c’è una totale assenza d’informazione sui corsi serali».
I segretari provinciali di Cisl, Uil, Snals e Gilda inoltre si lamentano perché a loro avviso queste disparità riscontrate causerebbero situazioni assurde: vi sarebbero cioè scuole con elevato numero di alunni, di gran lunga superiore ai trenta consentiti, mentre di contro vi sarebbero scuole con classi formate solo da venti alunni.
«Oggi - rilevano le organizzazioni sindacali - si è a ridosso della chiusura della funzione della trasmissione degli organici e già sono stati individuati i docenti perdenti posto e già l’ufficio è in possesso delle domande di trasferimento dei docenti sunnominati, mentre le organizzazioni sindacali - protestano i rappresentanti dei lavoratori della scuola - non sono ancora state messe nelle condizioni di conoscere la situazione di tutte le scuole, cattedra di educazione fisica compresa».
Ovviamente, a loro avviso, vi sarebbero notevoli problemi per quanto concerne l’immissione nei ruoli, il conferimento delle supplenze annuali e si corre il rischio «che gli alunni delle classi siano messi a modo di sardine in scatola».
Per i suddetti motivi, le predette sigle sindacali minacciano battaglia, riservandosi di «avviare tutte le procedure consentite dalle norme vigenti in materia per tutelare gli operatori della scuola, le famiglie e gli studenti ». Cisl, Uil, Snals e Gilda hanno chiesto quindi al dott. Zanoli, dirigente dell’ufficio scolastico provinciale di chiedere al direttore dell’ufficio scolastico regionale Di Stefano almeno altri ottanta posti in organico per riuscire a soddisfare le esigenze delle scuole della provincia.
Da parte sua Zanoli ha rassicurato i sindacalisti. Considerato - ha spiegato Zanoli - che il termine utile per la trasmissione al centro elaborazione dati delle domande di mobilità e dei posti disponibili è il 21 aprile, vi sono gli spazi per affrontare e risolvere serenamente tutti i problemi. D’altra parte, dalla ripartizione dei posti nell’organico di diritto trasmesso il 3 aprile scorso mancherebbero ottanta posti, cioè si è passati dai 5.421 posti a 5.341. Ma, almeno secondo Zanoli non vi dovrebbero essere tagli di cattedre.
MARIO CASTRO (da www.lasicilia.it)