In realtà, conclude il rapporto, il classico simbolo del bambino visibilmente affamato non rappresenta correttamente il problema. Nella maggior parte dei casi la malnutrizione è totalmente invisibile. Le frequenti malattie, e non la mancanza di cibo, rappresentano la causa più importante di malnutrizione. La stragrande maggioranza dei bambini malnutriti vive in case dove il cibo è sufficiente, ma le malattie possono causare la perdita dell'appetito, molte calorie vengono utilizzate per combattere le infezioni e vomito e diarrea sottraggono nutrimenti vitali.
La maggior parte dei bambini malnutriti sviluppano questa condizione nei primi tre anni di vita, un periodo cruciale per lo sviluppo del corpo e del cervello.
"La
più grande tragedia della malnutrizione – ha spiegato Roger Moore, attore e
ambasciatore dell'UNICEF - è che impedisce ai bambini di raggiungere il loro
pieno potenziale"
L'unica nota positiva è che in almeno 18 Paesi, fra cui la Cina, il Messico,
l'Indonesia, il Bangladesh e il Vietnam, la malnutrizione nei bambini è
recentemente diminuita di oltre il 25 per cento. Inoltre, circa nel 70 per cento
dei paesi in via di sviluppo si utilizza ora sale arricchito di iodio,
proteggendo, si stima, 12 milioni di bambini ogni anno dai danni cerebrali
dovuti alla mancanza di iodio. Supplementi di vitamina A vengono invece
distribuiti alla metà dei bambini del mondo, salvando circa 330.000 vite
all'anno. Inoltre, la diminuzione dell'allattamento materno, importante per
una buona nutrizione, sembra essersi arrestata.