PALERMO. 07.03.2008. Allarme «tagli» agli organici
degli insegnati per il prossimo anno
scolastico. La denuncia è di Flc-Cgil, Cisl-
scuola, Uil-scuola e Scals-Confsal, che
hanno stimato che nel 2008/2009 ci saranno
1727 posti in meno e annunciano
proteste. Conferma l’allarme, soprattutto
per la scuola elementare, il direttore
generale dell’ufficio scolastico regionale
Guido Di Stefano, che ha già scritto al
ministero dell’Istruzione chiedendo di
rivedere i conteggi e di prevedere un
maggior numero di docenti. E intanto
tuona pure il presidente della Regione
facente funzioni e assessore alla Pubblica
istruzione Lino Leanza, che ha lanciato
un appello al ministro Fioroni perché
sia rivista la situazione e non si penalizzi
la Sicilia in questo settore cruciale.
La denuncia dei sindacati, che parlano di «tagli incoerenti e incomprensibili»: «Non si capisce – scrivono – un taglio così consistente visto che l’anno scorso furono tagliati 1129 posti a fronte di un calo stimato di 9892 alunni rivelatosi poi sovradimensionato. È un attacco alla scuola che si tradurrà in classi sempre più affollate, in contrasto alle leggi, e persino nella soppressione del servizio scolastico in piccole realtà montane e nelle isole minori. È a rischio il diritto allo studio in una realtà che ha già elevati tassi di dispersione scolastica e di abbandoni, e che ha registrato già il taglio di 6000 posti di docenti».
Preoccupato anche il direttore Di Stefano. «Ho già fatto le segnalazioni dovute – dice – e sono convinto che il ministero ci verrà incontro. Allo stato attuale abbiamo dati certi solo per le elementari, dove ci saranno 880 posti in meno e 703 alunni in più rispetto alle previsioni. Le classi sono riducibili, ma sino ad un certo punto, anche per i gravi problemi di edilizia che affliggono la scuola siciliana. Credo che le stime siano abbastanza corrette per la scuola media inferiore, mentre potrebbero registrarsi problemi alle superiori. Il ministero ha stimato meno 2600 alunni, troppi rispetto al quadro reale».
Sulla vicenda è intervenuto anche l’assessore Leanza, con una lettera al ministro Giuseppe Fioroni: «Ho registrato – scrive nella missiva – le allarmanti preoccupazioni dei sindacati che giustamente ritengono ogni azione di riduzione un sacrificio non più sostenibile.
Le esigenze di razionalizzazione della
spesa pubblica introdotte dalle più recenti
leggi finanziarie statali hanno determinato
il taglio di circa 3500 cattedre
nell’ultimo biennio con conseguenze
svantaggiose per la scuola siciliana. Oggi
si prevede un ulteriore taglio agli organici
che nella nostra regione è pari al
21% del totale nazionale». Leanza sollecita
inoltre un incontro urgente col ministro
e il direttore Di Stefano per studiare
possibili soluzioni.
MARIATERESA CONTI (da www.lasicilia.it)