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News: ASAS Associazione Scuole Autonome della Sicilia - La Letterina n.147 - lun. 25 feb 2008

Comunicati

La Letterina n.147  - lun. 25 feb 2008  

 

Sommario

Programma di Veltroni sulla scuola
La campagna elettorale comincia ad entrare nel merito delle questioni anche se al momento è tutta focalizzata sulle liste e sulle alleanze; questioni non di poco conto ma di certo non essenziali per il mondo della scuola che aspetta con apprensione di conoscere le intenzioni dei contendenti.

Da sopprimere alcuni organi collegiali
Sono ormai evidenti alcuni processi in atto nella scuola statale: crollano i livelli di apprendimento degli allievi nel confronto internazionale e in assoluto; diminuisce la popolazione studentesca in particolare nella scuola media e in quella superiore; una parte dell’utenza si trasferisce nella scuola paritaria; la questione sindacale ha rivelato anomalie in grado di bloccare qualunque evoluzione virtuosa dei livelli di efficacia.

Finanziamenti alle scuole-saldo 2007 ed erogazioni 2008
Lo scorso venerdì 15 febbraio 2008 una delegazione di DSGA ha incontrato i responsabili del Dipartimento programmazione e della Direzione Generale per il Bilancio del M.P.I. sul tema dei finanziamenti alle scuole ( saldo 2007, erogazioni 2008 ).
 

La presentazione degli organici
Da un nostro sondaggio a campione crediamo di poter prevedere che la maggior parte della scuole medie e degli istituti superiori andrà in contrazione.
 

Compiti connessi con l'attuazione dell'autonomia scolastica
Il 18 Febbraio 2008, in un incontro con le OO. SS., la Direzione Scolastica Regionale, ha fornito ai sindacati, la prevista informativa per 33 unità di personale docente e dirigente, per lo svolgimento di compiti connessi con l’attuazione dell’autonomia scolastica.    La tipologia dell’incarico è specificamente quella del comando di durata triennale

Conferenza sulla programmazione dei fondi strutturali
La  Direzione generale di Palermo di concerto con l' ufficio V del Ministero Pubblica Istruzione, tenuto conto della particolare specificità dei programmi: "Competenze per lo Sviluppo" FSE e "Ambienti per l' Apprendimento" FESR (2007 e 2008) ha organizzato a Palermo  una conferenza di Servizi, sulla nuova programmazione dei Fondi Strutturali 2007/2013 al fine di favorire la partecipazione agli stessi di tutte le scuole della regione.
 

LISBONA_2010_SI_ALLONTANA

La vittoria di Pirro dell' ANAAM scuola
raggruppa un gruppo di assistenti amministrativi ed ha pubblicizzato sulla posta intranet  con enfasi  una sentenza della Cassazione, sez. unite, del 11.12.2007 n°25838, in materia  di “diritto alla retribuzione per i pubblici dipendenti che abbiano svolto mansioni superiori, sostenendo che  la vicenda riguardi direttamente gli assistenti in quanto svolgenti  presunte mansioni superiori.

Accoglienza nella legalità
Scuola: comune Milano ricorre contro sentenza su iscrizioni asili

Il ruolo della programmazione didattica nell'handicap
e non solo per suscitare processi differenziati/personalizzati ed individualizzati di apprendimento significativo. Ogni progettazione/programmazione e realizzazione curricolare della funzione docente scolastica, deve sempre porsi  pedagogicamente fondata,didatticamente criteriata, scientificamente  configurata e sperimentalmente condotta all’insegna della continua verifica/comprensione e del conseguente continuo approccio di autoregolazione in itinere (“feedbach”) dei diversi processi,effetti  e risultati formativi dell’insegnamento e dell’apprendimento.

Riceviamo e pubblichiamo- Bullismo e ignoranza

Concorso ispettivo: corsi di formazione

Agenda dell'autonomia a cura della rivista PAIS



Editoriale

PROGRAMMA DI VELTRONI SULLA SCUOLA
La campagna elettorale comincia ad entrare nel merito delle questioni anche se al momento è tutta focalizzata sulle liste e sulle alleanze; questioni non di poco conto ma di certo non essenziali per il mondo della scuola che aspetta con apprensione di conoscere le intenzioni dei contendenti.

Ci sarà un’altra riforma?
Magari l’ennesima incompiuta destinata a fallire come tutte le altre succedutesi in questi decenni?br> Speriamo che il buon senso questa volta prevalga e ci lasci immuni da questo pericolo. Anzi proprio sul buon senso era sorto negli anni passati un gruppo trasversale di intellettuali e di politici determinati a impedire che la scuola fosse scenario di assalto da parte di improvvisati riformatori magari inesperienti di cose di scuole.
Al momento ci è dato conoscere solo le intenzioni del Partito Democratico espresso nel discorso di Veltroni di lancio della campagna elettorale e incluse in un ottavo punto di priorità su dodici  grandi tematiche individuate dal leader. 

Il punto programmatico recita integralmente così:
Ottavo obiettivo, ottava sfida di innovazione: fare della Scuola, dell’Università, della Ricerca un sistema all’altezza delle sfide della società della conoscenza. Mi limito qui ad anticipare alcune proposte.
Abbiamo bisogno di “campus” scolastici e universitari.
Abbiamo bisogno che per i ragazzi i luoghi di formazione non siano come una fabbrica o un ufficio, ma dei centri di vita e di formazione permanente.
Ci sono risorse non solo per riqualificare le strutture esistenti, ma per farne i luoghi più belli e accoglienti del quartiere. Scuole aperte il pomeriggio, con architetture nuove, attrezzature didattiche di qualità, strumenti tecnologici e impianti sportivi.
Cento “campus”, universitari e scolastici, dovranno essere pronti per il 2010. Delle centrali di sapere per le comunità locali. Dei luoghi di formazione e di “internazionalizzazione” per i nostri ragazzi.

Il secondo impegno riguarda la valutazione. Tutti gli studenti delle scuole italiane saranno periodicamente sottoposti a test oggettivi, che serviranno alle famiglie per valutare la qualità dell’apprendimento dei ragazzi e della scuola che frequentano.
Perché è sul talento e sul merito che la società italiana dovrà contare. Perché il talento e il merito, se uniti alla costruzione di un sistema di pari opportunità, sono il miglior propellente della crescita e della coesione sociale.
E fatemi dire, a quarant’anni dal ’68, che chi allora proponeva il “6 politico” produceva un falso egualitarismo che perpetuava le divisioni sociali e di classe esistenti.

Il terzo impegno riguarda gli insegnanti: noi investiremo sulla loro passione e la loro competenza, la vera risorsa di una scuola di qualità, avviando una vera e propria carriera professionale degli insegnanti che valorizzi, anche qui, il merito e l’impegno.
Investire sulla professionalità docente significa ad esempio prevedere per gli insegnanti periodi sabbatici di aggiornamento intensivo, così come avviene per i professori universitari.
Quanto alla ricerca, dobbiamo spingere le imprese a investire più risorse, concentrando solo sugli investimenti in ricerca e sviluppo i contributi a fondo perduto. 

Una prima impressione, in attesa che questi punti vengano tradotti in disegni di legge da presentare al primo consiglio dei ministri come precisato da Veltroni, è di importanti dimenticanze e di una genericità se non ovvietà di alcune affermazioni quali quelle che la scuola non è una fabbrica o un ufficio; ma allora se la scuola non è una fabbrica perché introdurre in essa categorie tipiche di una fabbrica quali la RSU che alimenta conflitti e distorce la mission della scuola?
La logica deduzione dovrebbe essere quella di eliminare dalla scuola questa follia. Vedremo se il PD avrà questo coraggio.
Perché poi la scuola all’ottavo punto se come dicono tutti la scuola è strategica per la società e il capitale umano rappresenta il vero investimento per l’innovazione?  Magari avremmo preferito un terzo o quarto punto. Ma tant’é.
Abbiamo letto e riletto più volte questa paginetta di intenzioni e non abbiamo trovato mai scritta la parola autonomia. Com’é possibile che l’estensore di questo mini programma non abbia pensato che la prima e vera riforma incompiuta della scuola è l’autonomia e che su di essa si deve puntare per rilanciare veramente il servizio di istruzione e formazione. Si tratta  di una dimenticanza o di una sottovalutazione oppure si da per scontato che l’autonomia sia ormai acquisita? Ma non è così perché l’autonomia è la grande incompiuta della scuola.
Avremmo preferito che Veltroni aprisse l’ottavo punto individuando nel rafforzamento dell’autonomia e nella estensione di essa anche per esempio al campo finanziario invece di parlare astrattamente di apertura delle scuole il pomeriggio o parlare di campus, cose giuste si badi bene ma che già facciamo.
Ma poi cosa sono questi campus di cui parla Veltroni? A che cosa pensa?
Se pensa ai campus americani e poi dice che ci sono le risorse per farli, ma allora perché non li ha fatti il precedente governo? Se le risorse finanziarie per realizzare questi centri di eccellenza ci sono perché sin’ora si sono snobbati? Ma siamo proprio sicuri che le risorse ci sono? Si dovrà mettere d’accordo con chi sarà il suo ministro delle finanze al quale chiederemo subito di non smentire il suo leader che ha affermato questa cosa.
Abbiamo letto ancora questa paginetta e non vi abbiamo trovato alcun cenno al decentramento, al ruolo degli enti locali e in particolare delle Regioni che sono chiamate dal titolo V a realizzare le competenze esclusive e le prerogative costituzionali loro devolute. Perché questa dimenticanza? E’cosciente il PD che lo statalismo e il centralismo del passato non sono più riproponibili? Non si parla di abolizione degli USR e degli USP e non si parla di trasferimenti di poteri dal centro alle scuole autonome. Eppure la strada del decentramento è irreversibile e va riempita di contenuti senza più ritorni indietro. 

Al secondo punto Veltroni parla di valutazione. Finalmente un leader progressista parla di valutazione, di qualità degli apprendimenti, di talento e di merito e di falso egualitarismo. Tutte cose importanti e sagge che cozzano contro quanto sostenuto dalle forze che in passato hanno sostenuto la coalizione da cui Veltroni è venuto fuori coraggiosamente. Come farà Veltroni a svincolarsi dall’abbraccio dei sindacati della scuola che hanno lottato nel passato, e c’è da scommettere che si batteranno nel futuro esattamente contro i principi da lui riaffermati e cioè contro la valutazione, per l’egualitarismo a scapito del merito e per la distribuzione a pioggia di tutto a tutti, è una cosa molto interessante da verificare. Diciamo ad onor del vero che l’inserimento di Ichino Pietro nella squadra di Veltroni è un indicatore interessante che ha già scatenato le ire della sinistra radicale. E Ichino è il super esperto di fannulloni nel Pubblico impiego ed ha le idee chiare su come stroncare i fenomeni distorsivi dell’ipergarantismo che hanno creato un gigante burocratico inamovibile e parassitario. Il fatto che Veltroni si batte contro il 6 politico chiude poi un’era sessantottina che ha causato non pochi danni e sfasci alla scuola pubblica. Cosa metterà  al posto del 6 politico sarà interessante vederlo nel dettaglio. Certo una competizione virtuosa e costruttiva all’interno della scuola pubblica e tra scuola pubblica e scuola privata sarebbe un salutare viatico per il sistema. 

E veniamo al terzo punto di Veltroni: i docenti. Il vero punto strategico e la vera leva del cambiamento. Dice che vuole valorizzare il merito e l’impegno e la formazione. Sante parole, ma al momento solo parole perché se non si dirà in seguito come tradurle in atti legislativi e in formazione rischiano ancora di restare pie intenzioni.  I sindacati e la sinistra radicale, che hanno trasformato la scuola in un gigantesco serbatoio di laureati in cassa integrazione, sono già sul piede di guerra perché appena sentono parlare di merito e di valutazione degli insegnanti alzano subito le barricate. Ricordate il concorsone di Berlinguer che franò dopo le minacce e le rivolte di piazza?
Come farà Veltroni a introdurre merito e valutazione in una categoria oppressa dall’egualitarsimo e dalla concezione impiegatizia non è dato ancora sapere, ma riteniamo di suggerire subito un intervento per decreto legge sullo stato giuridico, trasformando la categoria da impiegati in professionisti. Guai a lasciare il tutto alla contrattazione sindacale, sarebbe tempo perso e insuccesso garantito. Bisogna ridare il giusto ruolo al parlamento e alla definizione di un servizio che ha respiro pubblico e obiettivi strategici di rilancio del paese.
Su un punto importante insistiamo e lo ripresentiamo in dettaglio: la riforma degli organi collegiali di cui parliamo in questo stesso numero.

Così come ci riserviamo di intervenire non appena diffusi i programmi sulla scuola delle altre coalizioni.
Salvatore Indelicato

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servizio speciale
DA SOPPRIMERE ALCUNI ORGANI COLLEGIALI

Sono ormai evidenti alcuni processi in atto nella scuola statale: crollano i livelli di apprendimento degli allievi nel confronto internazionale e in assoluto; diminuisce la popolazione studentesca in particolare nella scuola media e in quella superiore; una parte dell’utenza si trasferisce nella scuola paritaria; la questione sindacale ha rivelato anomalie in grado di bloccare qualunque evoluzione virtuosa dei livelli di efficacia.

Uno Stato sano reagirebbe con un’analisi seria della situazione e apportando correttivi coraggiosi al sistema istruzione: curare un tumore con l’aspirina vuol dire sacrificare il paziente!Purtroppo assistiamo a una continua sottovalutazione della situazione e non si vedono all’orizzonte governanti capaci di invertire la tendenza.
Una delle cause della crisi della scuola statale è a nostro avviso la proliferazione oltre ogni logica degli Organi collegiali.
È nostra opinione che la metà di questi organi collegiali debba essere soppressa, e in particolare, quelli da conservare, debbano essere potenziati e valorizzati. Proponiamo di sopprimere i seguenti otto OO. CC.:

    • la Giunta Esecutiva,

    • il Collegio dei Docenti,

    • l’assemblea studentesca

    • l’assemblea ATA

    • il comitato dei genitori

    • l’assemblea dei Genitori

    • la RSU.

    • l’Organo di Garanzia.

 1. La Giunta esecutiva
non ha più ragione di esistere in quanto il nuovo regolamento di contabilità amministrativa attribuisce i poteri di indirizzo e di controllo al Consiglio d’Istituto e i poteri gestionali al dirigente scolastico, individuando in questa figura quasi il ruolo di un amministratore delegato.  È quindi il dirigente scolastico con il suo staff che predispone l’ordine del giorno del consiglio e ne esegue le delibere.     
2. Il collegio dei docenti
è emanazione diretta delle assemblee sessantottine: un organo irresponsabile che decide dei propri carichi di lavoro e che è la principale causa del disastro della scuola statale. Lungi dall’avere compiti di approfondimento didattico, il collegio delibera sull’orario di lezioni. Ci sono collegi che hanno deliberato la riduzione dell’unità oraria da 60 a 45 minuti senza recupero, o collegi che hanno deliberato di non applicare la legge sul tutor prevalente, o collegi che non vogliono il trimestre solo perché così si evita la settimana di scrutini e si riducono le prove di verifica degli allievi. Assegnando potere deliberante ai collegi si crea un conflitto insanabile con gli interessi generali della scuola e dell’utenza e risulta impossibile raggiungere obiettivi di qualità, quale quello dell’aggiornamento del personale.           
3. L’assemblea studentesca

è un’altra eredità irresponsabile del sessantotto: l’attribuzione di capacità politiche ai sedicenni, che una maturità politica non hanno ancora conseguito. Chi frequenta le assemblee studentesche sa bene che tale organo collegiale è altamente diseducativo: o si tratta di un giorno di vacanza o di una situazione che sfugge a ogni controllo e viola le misure minime di sicurezza e produce atti di vandalismo e di bullismo.            
4. L’assemblea ATA
è un organo pletorico, non ha poteri deliberanti e crea nel personale la pericolosa illusione che possa determinare i propri orari e i propri carichi di lavoro sulla base di esigenze personali e non sulla base delle esigenze di servizio. Non sono pochi i casi in cui il personale ATA chiede di poter effettuare i turni sulla base delle esigenze di pendolarismo o su quella delle esigenze familiari.           
5. Il comitato dei genitori
non ha mai prodotto effetti positivi nelle scuole, sia perché la presenza dei genitori ruota continuamente determinando la discontinuità del Comitato, sia perché i genitori sono già rappresentati in consiglio d’istituto dove possono avanzare le proposte che ritengono più opportune.           
6. L’assemblea dei genitori
non può produrre effetti positivi sulla gestione della scuola per due motivi: generalmente non é mai rappresentativa in quanto non si raggiunge il quorum del 51%. In secondo  luogo i genitori sono già rappresentati all’interno del consiglio di classe e del Consiglio d’istituto e mescolare rappresentanza diretta e rappresentanza elettiva produce solo confusione.           
7. La RSU
ha costituito una innovazione che ha contribuito non poco a distruggere la già scarsa efficienza delle strutture gestionali scolastiche. Rappresenta il corrispettivo dei consigli di fabbrica in azienda, ma la scuola non è un’azienda e il dirigente scolastico non è il padroncino della fabbrica per cui non può essere la controparte dei lavoratori. Mentre il consiglio di fabbrica esercita un potere di controllo e di difesa nei controlli della proprietà che ha interessi di profitto e quindi di sfruttamento dei lavoratori, il ds non è la proprietà, è un dipendente come gli altri, non ha fini di profitto. La scuola è semplicemente una struttura pubblica che deve fornire un servizio essenziale ai cittadini. Nei fatti la RSU, col suo potere di interdizione, ha in questi anni conseguito il solo obiettivo di ritardare l’approvazione del fondo d’istituto e del programma annuale con gravi conseguenze per l’efficacia del servizio e per le stesse remunerazioni dei lavoratori.La legge assegna già al Consiglio d’istituto poteri di controllo sul DS e sulla sua gestione.           
8. L’Organo di garanzia
sui provvedimenti disciplinari degli allievi (come se non bastasse duplicato a livello regionale), non ha motivo di esistere in quanto le sanzioni non sono erogate da un organo monocratico (il preside), ma da un organo collegiale (il consiglio di classe o quello d’istituto. Nel nostro Paese solo il TAR può invalidare la delibera di un Organo collegiale scolastico, per cui non si comprende il senso della creazione di tale organo che non fa che complicare l’attribuzione di una punizione scoraggiando i docenti in tal senso.

Roberto Tripodi

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Rubrica
finanziaria
FINANZIAMENTI ALLE SCUOLE ( SALDO 2007, EROGAZIONI 2008 )
 
Lo scorso venerdì 15 febbraio 2008 una delegazione di DSGA ha incontrato i responsabili del Dipartimento programmazione e della Direzione Generale per il Bilancio del M.P.I. sul tema dei finanziamenti alle scuole ( saldo 2007, erogazioni 2008 ).

I rappresentanti dei DSGA nel  ringraziare per la disponibilità al confronto hanno  chiesto a ”gran voce” di fare il punto della situazione relativamente alla chiusura dell’esercizio finanziario 2007 e allle erogazioni 2008, anche in ragione del fatto che il monitoraggio preannunciato per il mese di gennaio 2008 non si è ancora effettuato e che è stata sottoscritta l’ipotesi di sequenza contrattuale sul fondo dell’istituzione scolastica a decorrere dal 31 dicembre 2007.            
I Dirigenti Ministeriali si sono così espressi:
-           il monitoraggio di gennaio  è in ritardo per inconvenienti di carattere tecnico che saranno presumibilmente risolti nei prossimi giorni;
-           nel monitoraggio saranno considerate le seguenti voci: compensi esami licenza media; compensi esami corsi integrativi per diplomati dei licei artistici; compensi per esami di qualifica professionale; supplenze brevi e saltuarie ed ore eccedenti ( periodo luglio – dicembre 2007 ); rimborso spese revisori dei conti; indennità di direzione ai docenti che sostituiscono il dirigente; indennità di direzione ai dirigenti a cui è affidata la reggenza; indennità di amministrazione al personale che sostituisce il DSGA  o ne svolge le funzioni; contratti di prestazione d’opera per modelli viventi;
-           l’indennità di amministrazione parte variabile dei Direttori s.g.a. sarà contabilizzata come previsto dalla nota 1609 del 2 dicembre 2003. Pertanto non sarà a carico del fondo di istituto;
-           l’indennità di funzioni superiori dovrà essere contabilizzata unitamente alle supplenze brevi poiché trattasi di una misura retributiva appartenente al trattamento economico fondamentale;
-           sarà emanata una specifica nota circolare per la predisposizione del conto consuntivo 2007;
-           la prima erogazione dell’esercizio finanziario 2008 avverrà entro il mese di febbraio,
-           una volta sottoscritto in via definitiva l’accordo sulla sequenza contrattuale relativo al fondo dell’istituzione scolastica, si provvederà ad una probabile modifica del D.M. 21/07, con l’obiettivo di porre le scuole nelle condizioni di effettuare una modifica del programma annuale 2008 entro il 30 giugno 2008;-           per quanto attiene i debiti maturati negli anni precedenti l’anno 2007 sarà effettuato un ulteriore specifico monitoraggio;
-           in materia di regolamento di contabilità sono necessari ancora dei tempi di approfondimento.           

La delegazione
DSGA, con viva soddisfazione, nel prendere  atto che l’amministrazione ha raccolto le indicazioni più volte rappresentate e ha precisato che è intenzione del M.P.I. svolgere una corretta azione di informazione ed anche di formazione sulle delicate e complesse questioni della programmazione, gestione e rendicontazione delle risorse finanziarie.
Alla luce delle indicazioni che saranno fornite nella nota – circolare sulla predisposizione del conto consuntivo 2007 ( la Regione Siciliana ha già provveduto, in tal senso,  lo scorso mese di gennaio)  si potrebbe registrare una  situazione finanziaria definitiva al 31 dicembre 2007 diversa da quella calcolata per la predisposizione del programma annuale 2008, con la conseguenza di apportare al programma stesso le necessarie modifiche sulla voce “ avanzo di amministrazione “.           
La delegazione, infine, ha posto l’accento su una evidente difficoltà di interpretazione di quella parte dell’ipotesi di sequenza contrattuale sul FIS riguardante le “ sedi “ o i “ punti “ di erogazione del servizio nella speranza che nel corso della procedura di parere e certificazione e in fase di sottoscrizione definitiva si chiarisca la portata di questo aspetto che comporta per le scuole una cifra significativa.
Ovviamente si tratta di una ipotesi e le scuole dovranno attendere la sottoscrizione definitiva e le assegnazioni ministeriali. 

Mazzeo Domenico

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LA PRESENTAZIONE DEGLI
ORGANICI
Da un nostro sondaggio a campione crediamo di poter prevedere che la maggior parte della scuole medie e degli istituti superiori andrà in contrazione.

Per la prima volta anche i Licei vedranno diminuire la popolazione scolastica, molti tecnici e i professionali sono in caduta libera. La sensazione è che alcuni dirigenti si apprestino a evitare una coerente contrazione di cattedre e di classi attraverso espedienti quali la sapiente distribuzione dei portatori di handicap, la scusa delle aule piccole che non possono contenere il numero previsto di studenti per classe. Del resto le previsioni si prestano alle più ardite fantasie vista la difficoltà di capirci qualcosa nell’O.M. 92 sui nuovi esami di riparazione.
Poiché l’ASAS fonda la propria ragion d’essere sul principio che la serietà è un bene inalienabile, invitiamo le scuole associate a calcolare gli organici secondo norma. 
La soluzione alla contrazione non può essere nei trucchi contabili ma nel migliorare la qualità degli apprendimenti e nel far venire a galla i nodi di questa crisi senza nasconderli.

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 inchiesta
COMPITI CONNESSI CON L’ATTUAZIONE DELL’AUTONOMIA SCOLASTICA.   
Il 18 Febbraio 2008, in un incontro con le OO. SS., la Direzione Scolastica Regionale, ha fornito ai sindacati, la prevista informativa per 33 unità di personale docente e dirigente, per lo svolgimento di compiti connessi con l’attuazione dell’autonomia scolastica.    La tipologia dell’incarico è specificamente quella del comando di durata triennale

La pubblicazione del bando è prevista per il prossimo 3 marzo 2008; la scadenza delle domande è stata fissata al 2 aprile 2008.
Noi chiediamo che vi siano criteri che consentano l’avvicendamento in questi incarichi e non siano sempre le stesse persone a essere comandate.
Chiediamo che i 33 selezionati si occupino veramente di attuazione di autonomia scolastica. Cosa che attualmente non avviene: uno si occupa della formazione degli immessi in ruolo, un’altra coordina la Consulta degli studenti, uno si occupa di energie alternative, un altro di dispersione: tutte attività rispettabili, ma che non c’entrano niente con l’autonomia.
Chiediamo troppo?

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Conferenza sulla Programmazione dei Fondi Strutturali 2007/2013
La  Direzione generale di Palermo di concerto con l' ufficio V del Ministero Pubblica Istruzione, tenuto conto della particolare specificità dei programmi: "Competenze per lo Sviluppo" FSE e "Ambienti per l' Apprendimento" FESR (2007 e 2008) ha organizzato a Palermo  una conferenza di Servizi, sulla nuova programmazione dei Fondi Strutturali 2007/2013 al fine di favorire la partecipazione agli stessi di tutte le scuole della regione.

La conferenza a cui ha partecipato un nucleo ministeriale composto da Compagnoni Attilio e Africano nonché da referenti dell’INDIRE, si è tenuta il martedì 19 febbraio presso l’IPSSAR di Palermo ed è stata rivolta agli USP della Sicilia e agli operatori delle scuole Centri di Servizio Polifunzionali della Sicilia.
Nel frattempo sono state pubblicate le nuove linee guida contenenti importanti novità sull' approccio, la metodologia e la struttura generale della nuova programmazione così come sono chiariti nella circolare del 17 maggio 2007 prot. n. Int/3425/5 e nell' Avviso n. AOODGAI 872 del 1° agosto 2007.
L' incontro è stato utile per supportare gli operatori scolastici nella procedura di presentazione delle proposte, nel sistema informativo del Ministero, relative alle Azioni previste dai Programmi Operativi Nazionali: "Competenze per lo Sviluppo" finanziato con il FSE e "Ambienti per l’Apprendimento" finanziato con il FESR - Annualità 2007/2008.
In quella sede è emerso l’accoglimento della proposta sostenuta dall’ASAS di incrementare i compensi previsti per la direzione e coordinamento dei progetti dal 3% al 5% e la possibilità per le scuole di ripartire il 34% previsto per il GOP e il personale ATA e le spese di consumo in maniera tale che il dirigente possa ulteriormente attingere alla quota GOP in quanto fa parte di tale organismo.
Nel piano finanziario tutti i compensi vanno riferiti a quote orarie di impegno senza alcun forfait.Le linee guide , un volume di 155 pagine da studiare bene,  comunque chiariscono il tutto. 

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LISBONA 2010 SI ALLONTANA
Il rapporto ISFOL 2006 presentato nel novembre 2007, è impietoso sullo stato della scuola statale italiana.  
Ci eravamo impegnati a raggiungere il tasso di dispersione del 10%, e siamo al 20,8%.
Dovevamo raggiungere una percentuale di diplomati dell’85%, e invece siamo al 75,5%.
In Europa la media di lavoratori coinvolti nella formazione permanente è del 9,6% e in Italia è del 6%.
A meno di miracoli di cui dubitiamo fortemente, il fallimento del nostro Paese rispetto agli obiettivi fissati a Lisbona è ormai evidente. A livello OCSE è ormai certificato il 36° posto su quaranta Stati negli apprendimenti scientifici, dietro Russia, Lituania, Irlanda, Macao, Rep. Ceca, Slovenia, Corea, Estonia, Taipei, Hong-Kong e altri.
 

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La vittoria di Pirro dell’ANAAM
Il sindacato ANAAM raggruppa un gruppo di assistenti amministrativi ed ha pubblicizzato sulla posta intranet  con enfasi  una sentenza della Cassazione, sez. unite, del 11.12.2007 n°25838, in materia  di “diritto alla retribuzione per i pubblici dipendenti che abbiano svolto mansioni superiori, sostenendo che  la vicenda riguardi direttamente gli assistenti in quanto svolgenti  presunte mansioni superiori.

Nel comunicato  in commento il pronunciamento del Supremo Giudice viene salutato come “una grande vittoria per la nostra Associazione di categoria”.Premesso che non conosco la sentenza sopra citata, né la ragione per la quale la stessa sia stata adottata, a quanto pare, a sezioni unite, passo ad un breve commento sul tema della mansioni superiori del pubblici dipendenti, preannunciando subito che tale tema, ampiamente indagato dalla Giurisprudenza, è giunto ormai da anni ad un assetto che può ritenersi stabile e consolidato, in forza del quale non si dubita che il pubblico dipendente che svolga mansioni, anche in via di fatto, superiori abbia diritto al pagamento delle correlative differenze retributive, ferma, invece, il divieto di conseguire la superiore qualifica. 
Come è noto l’art. 52 D.lgs. 30.03.2001 n°165 (c.d. T.U. pubblico impiego, nel testo introdotto dal D.lgs. 387/1998) recita: <<
1. Il prestatore di lavoro deve essere adibito alle mansioni per le quali è stato assunto o alle mansioni considerate equivalenti nell'ambito della classificazione professionale prevista dai contratti collettivi, ovvero a quelle corrispondenti alla qualifica superiore che abbia successivamente acquisito per effetto dello sviluppo professionale o di procedure concorsuali o selettive. L'esercizio di fatto di mansioni non corrispondenti alla qualifica di appartenenza non ha effetto ai fini dell'inquadramento del lavoratore o dell'assegnazione di incarichi di direzione.
2. Per obiettive esigenze di servizio il prestatore di lavoro può essere adibito a mansioni proprie della qualifica immediatamente superiore:
a) nel caso di vacanza di posto in organico, per non più di sei mesi, prorogabili fino a dodici qualora siano state avviate le procedure per la copertura dei posti vacanti come previsto al comma 4;
b) nel caso di sostituzione di altro dipendente assente con diritto alla conservazione del posto, con esclusione dell'assenza per ferie, per la durata dell'assenza.
3. Si considera svolgimento di mansioni superiori, ai fini del presente articolo, soltanto l'attribuzione in modo prevalente, sotto il profilo qualitativo, quantitativo e temporale, dei compiti propri di dette mansioni.
4. Nei casi di cui al comma 2, per il periodo di effettiva prestazione, il lavoratore ha diritto al trattamento previsto per la qualifica superiore. Qualora l'utilizzazione del dipendente sia disposta per sopperire a vacanze dei posti in organico, immediatamente, e comunque nel termine massimo di novanta giorni dalla data in cui il dipendente è assegnato alle predette mansioni, devono essere avviate le procedure per la copertura dei posti vacanti.
5. Al di fuori delle ipotesi di cui al comma 2, è nulla l'assegnazione del lavoratore a mansioni proprie di una qualifica superiore, ma al lavoratore è corrisposta la differenza di trattamento economico con la qualifica superiore. I
l dirigente che ha disposto l'assegnazione risponde personalmente del maggior onere conseguente, se ha agito con dolo o colpa grave. […].
>>

Come si vede l’ampia ed articolata disciplina legislativa sulle mansioni superiori, mentre ha definitivamente chiarito che, salvo casi particolari, tale esercizio non comporta il conseguimento della qualifica superiore, ha invece sancito, in ogni caso, il diritto del lavoratore al pagamento delle corrispondenti differenze retributive.Si badi che tale conseguenza, valida in generale in tutti i casi di svolgimento di mansioni superiori, permane anche nel caso in cui le mansioni superiori siano state esercitate al di fuori dei limiti previsti dal comma 2, quale, appunto, mero esercizio di fatto di tali mansioni.
La giurisprudenza, sia ordinaria che amministrativa (dopo varie incertezze ed oscillazioni di quest’ultima) ha definitivamente chiarito che anche l’esercizio di fatto di mansioni superiori fa di per se scattare il diritto al corrispondente trattamento economico, in via di applicazione diretta dell’art. 36 Cost..Tale assetto della materia, come detto, è da ritenersi pacifico in Giurisprudenza, almeno sin dalla data di entra in vigore del D.Lgs. 387/1998 che, come detto, ha modificato il testo dell’art. 65 del D.lgs 29/1992, oggi trasfuso nell’art. 52 D.lgs. 165/2001, sopra trascritto.
Si citano, a titolo di esempio (e con riferimento alle decisioni più recenti): TAR Abruzzo, l’Aquila, sez. I, 19.06.2007 n°341; Cos. Stato, sez. VI, 05.06.2007 n°2991; Cass-. Civ., sez. lav., 17.04.2007 n°9130 ; Cons. Stato, sez. IV, 11.04.2007 n°1592; TAR Molise, Campobasso, 14.12.2006 n°1013; Cass. Civ., sez. lav., 02.10.2006 n°21280.
In definitiva, pertanto, il principio della retribuibilità delle mansioni superiori nel pubblico impiego, fermo il divieto a conseguire la qualifica superiore, almeno a far data dall’entrata in vigore del D.lgs. 387/1998, è pacifico ed incontroverso,  sicchè si stenta a comprendere la ragione per la quale il sindacato A.N.AM. SCUOLA, nell’articolo sopra ricordato, paventi come innovativo o “straordinario” un risultato che, al contrario, è ormai acquisito dall’ordinamento e dalla stessa giurisprudenza da molti anni. 
Avv. Filippo Basile

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L'opinione 
ACCOGLIENZA  NELLA  LEGALITA’
Scuola: comune Milano ricorre contro sentenza su iscrizioni asili


In 22 cartelle il giudice Claudio Marangoni del Tribunale di Milano lo scorso 11 febbraio,  ha “condannato di discriminazione “ il Comune di Milano per aver emesso in data  17 dicembre 2007 una circolare che regolamenta l’iscrizione degli alunni stranieri alla scuola dell’Infanzia.
La cittadina marocchina, che ha presentato il ricorso, essendo priva del permesso di soggiorno, pur avendo una figlia nata a Milano, ritiene legittimo il diritto alla frequenza della scuola, pur rimanendo nell’illegalità e dichiarando di non intendere richiedere il permesso di soggiorno , ma di contestare la circolare  n.20 del Settore Servizi Infanzia del Comune di Milano, la quale  afferma il costante impegno dell'amministrazione nella creazione delle migliori condizioni per l'accoglienza delle famiglie e dei loro figli, nel rispetto della legalità
La scuola dell’infanzia non fa ancora parte del sistema obbligatorio d’istruzione  e, quale  “servizio a domanda” viene garantito anche agli stranieri  “purché ottengano il permesso di soggiorno entro la data del 29 febbraio” .
Viene, comunque, garantito il diritto di iscrizione e di frequenza ai bambini anche stranieri, segnalati dai servizi sociali, riaffermando così  il principio dell'accoglienza dei minori extracomunitari i cui genitori non sono in possesso del permesso di soggiorno           
La circolare che è  anche regolativi,  tende a normalizzare delle situazioni di  prolungata illegalità, di tanti extracomunitari, invece è stata letta e condannata dal giudice Marangoni come “discriminatoria”  e lesiva dei diritti naturali della persona .
Il giudice, partendo dal presupposto che il minore non puo' essere considerato clandestino, ha dichiarato 'indiscutibilmente legittimo il presupposto della residenza quale condizione di fruibilita del servizio'', ma allo stesso tempo nella sua ordinanza, spiega che il requisito della residenza, ''ben potrebbe essere valutato in fatto, richiedendosi che il minore abbia in concreto la propria dimora abituale nell'ambito del territorio comunale''.           
Le argomentazioni del giudice sono un intreccio di principi e di doveri,  di potenziali diritti e di declarate asserzioni che meritano  certamente attenzione, ma che nello stesso tempo necessitano di una regolamentazione di funzionalità e di legalità.           
Seguendo il ragionamento del giudice Marangoni tutte le leggi dovrebbero essere riviste e rilette alla luce dei diritti personali e si tornerebbe così all’anarchia.
Già il relativismo soggettivo di pensiero ci rende atomi impazziti in un vortice incontrollato, se poi aggiungiamo anche la negazione di un elementare principio di legalità e di ordine sociale, vuol proprio dire che abbiamo toccato il fondo.
Giuseppe Adernò

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servizio speciale
IL RUOLO DELLA PROGRAMMAZIONE DIDATTICA NELL’HANDICAP
 
e non solo per suscitare processi differenziati/personalizzati ed individualizzati di apprendimento significativo. Ogni progettazione/programmazione e realizzazione curricolare della funzione docente scolastica, deve sempre porsi  pedagogicamente fondata,didatticamente criteriata, scientificamente  configurata e sperimentalmente condotta all’insegna della continua verifica/comprensione e del conseguente continuo approccio di autoregolazione in itinere (“feedbach”) dei diversi processi,effetti  e risultati formativi dell’insegnamento e dell’apprendimento.   

Alle programmazioni didattiche operative d’inizio anno scolastico relative a ciascuna classe, debbono sempre fare seguito, di competenza di ciascuna équipe docente di classe, specifiche programmazioni didattiche operative di “piano didattico individualizzato” d’inizio anno scolastico e di corso d’anno scolastico, dovendo così risultare  -ciascun tale “piano didattico individualizzato”-  comprensivo delle  relative unità di apprendimento specifiche per  ciascun alunno portatore di handicap ovvero per  ciascun altro alunno risultante comunque bisognoso di processi d’insegnamento/apprendimento fortemente differenziati/individualizzati, a cui dover indirizzare per l’appunto piano di studio personalizzato specificatamente connotato  anche in quanto “piano didattico individualizzato”. 
Conseguentemente, al riguardo, si  vengono a richiamare le inderogabili  doverosità di servizio assegnate dalla legge e dai vigenti istituti contrattuali a ciascun insegnante a cui risulta indirizzata la titolarità della funzione docente della scuola di Stato. Si viene a ribadire, tra l’altro, che il contestuale vigente ordinamento giuridico del sistema scolastico nazionale prescrive (D.P.R. n.275/99) , che   “””i docenti hanno il compito e la responsabilità della progettazione e dell'attuazione del processo di insegnamento e di apprendimento.
Debbono restare sempre fermi, nei docenti della Scuola di Stato, il pieno riconoscimento e la sempre lucida consapevolezza che la programmazione e la progettazione curricolare dei processi  istituzionali d’insegnamento/apprendimento relativi  ad  ogni alunno di propria rispettiva competenza, l’adozione  delle scelte didattico/metodologiche, l’organizzazione strategico/didattica conseguente del funzionamento delle classi e la contestuale realizzazione delle prassi didattico/educative  della funzione docente istituzionale; sono  di stretta ed esclusiva competenza dei docenti interessati assegnati alla titolarità di tali classi; non già delle figure medico/specialistiche dell’USL ovvero di eventuale figure di servizio assistenziale socio/psico/pedagogico, e nemmeno di eventuali altre figure professionali collaterali (come,ad esempio,gli assistenti sociali comunali);  alle quali figure tutte la legge assegna comunque soltanto competenza di consulenza istituzionale da poter indirizzare agli stessi insegnanti ; ed, in ogni caso, eventuali altre attribuzioni istituzionali di supporto che non abbiano purnondimeno ad avocarsi o surrogare indebitamente funzioni di servizio tipiche del noto profilo lavorativo professionale di ciascun docente di Stato.
In questo senso, sembra il caso di rimarcare che i docenti della Scuola di Stato, a prescindere che risulti messa (o meno) a disposizione di una data istituzione scolastica autonoma ogni data eventuale équipe socio/psico/pedagogica comunale,   possono pur  sempre  proporre e/o richiedere alla Presidenza o alla Direzione Didattica  eventuali servizi di assistenza sociale  (assistenza,questa,assolutamente simile,negli effetti e nelle prassi di conduzione, a quella che potrebbe assicurare la componente sociologica di tale équipe) ; ovvero di assistenza psico/pedagogica e/o medico/specialistica  (assistenza,questa,assolutamente simile o addirittura più qualificata,negli effetti e nelle prassi di conduzione, alla componente psico/pedagogica di ogni tale equipe comunale) ; dato che essi servizi possono essere richiesti  senza  problemi  e celermente,da ogni stessa presidenza o Direzione Didattica, rispettivamente al locale Comune e/o all’Azienda Sanitaria Locale di riferimento territoriale (ovviamente, com’è ben noto, sempre a seguito di preliminari formali esplicite richieste e motivanti relazioni, scritte, del caso, fatte acquisire comunque per iscritto al Capo d’Istituto,a sua volta,da ciascun docente interessato).
Peraltro, dovrebbe essere risaputo che le Unità Sanitarie Locali non hanno alcuna competenza ed alcuna funzione a determinare e quantificare le ore di sostegno in deroga o meno, da dover richiedere all’Ufficio Scolastico Provinciale e quindi al Direttore Regionale,all’indirizzo di ciascun alunno portatore di handicap.   Ciò,dovendo tali ore essere individuate e quantificate, soltanto in quanto a proposta assegnata alle valutazioni di ciascun Gruppo H tecnico di singolo alunno H; e soltanto alla luce del P.E.I e di ogni altro Progetto didattico ai sensi del D.P.R.331/98 (oltrechè del Profilo Dinamico Funzionale previsto dal D.P.R. 24/02/1994) ;  da indirizzare così allo stesso Ufficio Scolastico Provinciale, sulla base delle indicazioni medico/diagnostiche e cliniche della diagnosi funzionale (questa,si,di sola competenza dell’USL).Ciò,quindi,potendo tali proposte di ciascun Gruppo H essere accolte o meno,o soltanto parzialmente accolte in prospettiva di ridimensionamento; dall’Ufficio Scolastico Provinciale e dal Direttore Generale; atteso che è quest’ultimo poi ad avere esclusiva competenza e poteri decisori  attraverso cui determinare il monte ore di insegnamento di sostegno per ciascuna istituzione.
Così si viene altresì a ribadire,conseguentemente, la doverosa competenza assegnata dall’ordinamento giuridico e dai vigenti istituti contrattuali ad ogni docente di Stato,  riguardo il  curare ed intrattenere istituzionalmente  i rapporti e le relazioni interpersonali con i genitori di propria competenza; ciò, tra l’altro, anche per  richiedere a tali genitori ogni verifica dello stato di salute e di benessere psicofisico dei propri  figlioli alunni, allorché (tale verifica) abbia ad essere ritenuta necessitante da ciascun insegnante stesso, al fine di poter essere sempre certi (i diversi docenti interessati) che essi alunni siano sempre in condizioni di piena adeguata salute e di congrua energia psicofisica per poter frequentare tutte le attività scolastiche senza pericolo e senza  pregiudizio alcuno (quindi con piena precisa  idoneità  del proprio stato psichico e fisico alle diverse sollecitazioni che ogni frangente e prassi della vita scolastica vengono a comportare). 
Conseguentemente, per tutti gli alunni di ogni data istituzione scolastica statale i cui processi di insegnamento/apprendimento e di relazionalità formativa scolastica vengono valutati  di problematica  complessa attuazione; si sottolinea l’assoluta necessità che i docenti  di  ogni tale istituzione, hanno (sempre e comunque) il  preciso costante dovere di ricercare, predisporre e realizzare, anche all’indirizzo degli alunni in questione, programmazioni didattiche personalizzate ed adeguatamente differenziate/individualizzate, correlate organizzazioni didattiche delle classi, conseguenti  processi di insegnamento, inerenti metodologie e didattiche curricolari,  specifiche congrue relazionalità di  interazione linguistica; tutti risultanti  di significativa efficacia e funzionalità,  affinché vengano sempre più produttivamente sollecitati e promossi (da essi docenti) in essi alunni, quantomeno,  bisogno,curiosità,motivazione ed interesse all’apprendimento significativo.
Ciò,quindi, attraverso specifiche adeguate relazioni/comunicazioni interpersonali d’interazione pedagogica,metodologie didattiche e strategie  di funzione docente tali da porsi,tra l’altro, come base motivazionale indispensabile per suscitare processi differenziati/personalizzati ed individualizzati di apprendimento significativo, di impegno scolastico costruttivo,di viva partecipazione e di conseguente contestuale disciplina comportamentale di un dato alunno alla vita scolastica, il più possibile valorizzanti il potenziale educativo e le  risorse umane originarie di quest’ultimo, in vista del più proficuo possibile raggiungimento di tutti gli obiettivi formativi didatticamente e pedagogicamente  consoni a tale potenziale ed a tali  risorse umane.
In questo senso, si tenga sempre presente che le diverse risultanze  formative dei  processi di apprendimento,dei correlati diversi linguaggi produttivi di scolarizzazione, di ogni  conseguente disciplina di comportamento, di ogni  inerente auspicabile  comportamento di relazione interpersonale e di gruppo (con insegnanti e compagni di scuola) , di  ogni dato alunno;   si pongono quasi sempre  quale stretta conseguenza della positività, della congruenza,dell’incisività e dell’efficacia dei processi di insegnamento dei rispettivi docenti , dei loro approcci di progettazione/programmazione e realizzazione curricolare della conseguente funzione docente, e quindi , a monte,  della  capacità/abilità/competenza di ciascun insegnante stesso di suscitare coinvolgenti processi empatici di relazione/comunicazione linguistica sempre sollecitanti in esso alunno bisogno,curiosità,motivazione ed interesse per l’apprendimento e per l’ ”imparare ad imparare”.
Ciò, come detto, tranne a dover registrare, in un dato alunno scolarizzato, l’oggettivo certificato sussistere di eventuali gravi alterazioni dello stato di buona salute. 
Si capisce bene,allora,che ogni qual volta eventuali docenti abbiano a rilevare e manifestare l’emergere di  apprendimenti  che definiscono “carenti”  ed  “inadeguati”;  gli stessi  docenti vengono altresì  a  far intendere  (anche in modo indiretto),nello stesso tempo e per lo stesso motivo, che tali apprendimenti non possono non porsi, proprio per questo, quale diretta conseguenza storica di  una loro funzione docente e di conseguenti loro processi di insegnamento anch’essi inadeguati e, prima di tutto, progettati/condotti curricolarmente senza che siano venuti a sollecitare positivamente ed in modo coinvolgente i centri motivazionali dell’interesse all’apprendere intrinseci alla  persona dell’alunno e generativi di ogni  suo linguaggio/comportamento/disciplina  di relazione partecipativa. 
Ciò, che poi,altresì, può anche porsi (sovente) quale susseguente causa agente che viene a determinare, a sua volta, linguaggi e comportamenti di scolarizzazione di un dato alunno all’insegna della non compostezza partecipativa, della irrequietezza dinamica, del disinteresse all’approccio applicativo, della mancata attenzione apprenditiva, della lacunosa concentrazione intellettiva, della mancata positività dei rapporti interpersonali con compagni e con docenti, o peggio ancora della frustrazione,della indisciplinatezza,della incontrollabilità dei movimenti  e delle diverse forme di disagio e/o di disadattamento riscontrabili in questi casi.h) 
Tra le altre competenze e funzioni di servizio di ciascun insegnante di Stato, si ricorda quindi che ogni variabile della funzione d’insegnamento e della contestuale  relazionalità tra docenti  e rispettivi alunni, risulta sempre  fattore agente fondamentale e variabile essenzialmente generativa di ogni processo di integrazione alla vita scolastica per tutti gli alunni iscritti , nessuno escluso (sempre tranne a dover registrare in un dato alunno l’oggettivo certificato sussistere di eventuali particolari stati di alterazione dello stato di salute, di impedimento ad una piena e regolare scolarizzazione istituzionale) ;  e quindi  contribuisce in modo assolutamente rilevante anche al successo delle diverse variabili scolastiche di razionalizzazione emozionale, di affettività, di bisogno e curiosità al conoscere, di motivazione, di interesse, di apprendimento, di manifestazione comportamentale, di partecipazione,di disciplina, di produttività linguistica, di educazione e quindi di contestuale formazione pedagogica , degli stessi alunni, nel vivo di ogni fase stessa di scolarizzazione.
Ciò, dovendo risultare così ogni variabile istituzionale di insegnamento e di contestuale funzione docente,peraltro, anche intrinseca ad un’attenta vigilanza e sorveglianza prestata sempre da ciascun docente all’indirizzo di tutti gli alunni di propria ricorrente competenza di servizio, senza soluzione alcuna di continuità; come previsto,peraltro,dalle norme dell’attuale ordinamento giuridico della scuola.
Gianfranco Purpi 


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RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO (BULLISMO E IGNORANZA)
Il 18 febbraio ho partecipato a una riunione del circolo di qualità istituito presso l’osservatorio scolastico del quartiere. L’obiettivo è di combattere il bullismo e la violenza dilagante nelle scuole.
Ho proposto un indirizzo comune di severità applicando il nuovo Statuto degli studenti del novembre 2007. Mi sono trovato attaccato da posizioni estremamente permissive espresse da alcune operatrici psicopedagogiche.
Le loro tesi erano che uno studente, se ha compiuto alcuni progressi nella socializzazione, deve essere promosso alla classe successiva anche se non possiede le competenze di base previste dal corso di studi e dal POF.
Inoltre le psicopedagogiste hanno manifestato avversità all’allontanamento dalle lezioni anche di studenti violenti e pericolosi. Inutile spiegare loro che la scuola non è una casa di correzione, né una casa di cura, ma un luogo che deve assicurare un’ istruzione adeguata nell’interesse del Paese. A loro questa esigenza non interessava affatto. Io penso che con questa mentalità non riusciremo ad assicurare alle famiglie un ambiente sereno di studio e di lavoro.”

(lettera firmata)

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A.S.A.S. 

Concorso ispettivo: corsi di formazione

 

SEMINARIO DI FORMAZIONE ALLE PROVE PRESELETTIVE al concorso pubblico, per esami, a centoquarantacinque posti di dirigente tecnico, da assegnare agli uffici dell’amministrazione centrale e periferica del Ministero della Pubblica Istruzione, al fine di concorrere alla realizzazione delle finalità di istruzione e di formazione, affidate alle istituzioni scolastiche ed educative, oltre all’attività di studio, di ricerca e di consulenza tecnica per il Ministro e i Direttori Generali.

 

Palermo – 27 e 28 marzo, 3,  4, 10, 11 aprile – Liceo Scientifico Galilei.

 

Programma

Giovedì 27 marzo

Ore 15,00:       organizzazione, funzionamento organizzativo, gestione delle istituzioni scolastiche, ivi comprese quelle paritarie.

Ore 17,00:       simulazione di prova preselettiva con quesiti a risposta multipla.

Ore 18,00:       consegna della prova.

Venerdì 28 marzo

Ore 15,00:       stato giuridico del personale della scuola.

Ore 17,00:       simulazione di prova preselettiva con quesiti a risposta multipla.

Ore 18,00:       consegna della prova.

Giovedì 3 aprile

Ore 15,00:       ordinamento degli studi, con particolare riguardo alle tipologie di istruzione primarie e secondarie.

Ore 17,00:       simulazione di prova preselettiva con quesiti a risposta multipla.

Ore 18,00:       consegna della prova.

Venerdì 4 aprile

Ore 15,00:       i sistemi scolastici stranieri, con specifico riferimento a quelli dei Paesi dell’Unione Europea.

Ore 17,00:       simulazione di prova preselettiva con quesiti a risposta multipla.

Ore 18,00:       consegna della prova.

Giovedì 10 aprile

Ore 15,00:       il diritto amministrativo nella scuola pubblica.

Ore 17,00:       simulazione di prova preselettiva con quesiti a risposta multipla.

Ore 18,00:       consegna della prova.

Venerdì 11 aprile

Ore 15,00:       contabilità di Stato e legislazione scolastica.

Ore 17,00:       simulazione di prova preselettiva con quesiti a risposta multipla.

Ore 18,00:       consegna della prova.

Ore 20,30        Cena di Gala.

Il presidente                                        il responsabile della formazione

Prof. Roberto Tripodi                                      prof.ssa Giusi Buccola

 

SEMINARIO DI FORMAZIONE ALLE PROVE PRESELETTIVE al concorso pubblico, per esami, a centoquarantacinque posti di dirigente tecnico.

Modulo d’adesione

Da inviare per fax (091474126) o per e-mail all’A.S.A.S. entro il 10/3/08

Il/la sottoscritto/a        

_______________________________________________________________

                                                                    (cognome e nome)

nato/a _________________________ (provincia ________) il ____________________

 

domiciliato in via _________________________________________________________

 

in servizio presso la scuola_________________________________________________

 

CAP _________ Comune _____________________________ (Provincia _____) 

Codice fiscale _________________________________________________________________

 

telefono _______/__________________ telefono cellulare______________________

 

e-mail  ______________________________________________________________

 

desidera partecipare al seminario di formazione alle prove preselettive al concorso pubblico, per esami, a centoquarantacinque posti di dirigente tecnico”.

Con l’occasione comunica di essere

Dirigente scolastico                                                   ___

Docente con almeno nove anni di servizio in ruolo  ___

                                                                                               

li:_       _          _          _

firma

 

…………………………….

 

I relatori del corso saranno un dirigente tecnico presso il Ministero e un dirigente tecnico presso l’Ufficio Scolastico Regionale.

La partecipazione al seminario richiede un rimborso spese di € 150,00 per dirigenti e docenti delle scuole associate ASAS (elenco pubblicato sul sito). Per i non associati (o di scuole associate non regola con la quota associativa di 50 €) è previsto un rimborso spese di € 200,00 per i materiali.

La cena di gala è prevista nel rimborso spese da corrispondere mediante bonifico preliminare (ASAS – Passaggio dei Picciotti 1, Palermo Banca Popolare di Lodi – dip. 383 via Buonriposo, 110, 90123 Palermo IBAN Paese IT, C.D.03, CIN B, ABI 05164, CAB 04603, conto 000000147624) o mediante assegno contestualmente alla prima lezione.

 

Ai sensi dell'art. 13 del Codice in materia di protezione dei dati personali (D.lgs. 30 giugno 2003, n. 196), il sottoscritto prende atto della seguente informativa:

- il trattamento dei dati personali forniti è finalizzato unicamente alle attività inerenti e conseguenti all'iniziativa oggetto del presente modulo di iscrizione, comprese le eventuali comunicazioni che si rendessero necessarie;

- il conferimento dei dati richiesti è condizione necessaria e indispensabile per l'iscrizione al corso di formazione di cui al presente modulo; 

 

agenda dell’autonomia curata dalla rivista PAIS
dal sito web www.spaggiarispa.it/pais.

 

ENTRO IL

CHE COSA

NOTE

5 febbraio

Termine presentazione domande di mobilità per il personale docente, educativo ed ATA (CCNI 20/12/2007 e OM n. 2 del 4/1/2008).

 

8 febbraio

Termine per la comunicazione dei dati relativi alle rilevazioni integrative a.s. 2007/2008.

 

11 febbraio

Termine liquidazione competenze fondamentali mese di Gennaio personale ITD (supplente temporaneo).

 

11 febbraio

Pagamento spese postali conto di credito.

 

14 febbraio

Termine per l’approvazione del programma annuale 2008 da parte del Consiglio di Circolo o d’Istituto (Art. 8 DI 44/2001). In sede di approvazione del programma annuale il Consiglio fissa il limite delle minute spese del DSGA.

Termine di scadenza perentorio.

15 febbraio

Versamento contributi INPDAP.

 

16 febbraio

Versamento dell’acconto mensile IRAP dovuto sulle retribuzioni, su redditi assimilati a quelli di lavoro dipendente e sui compensi corrisposti nel mese precedente.

Modalità di versamento come da CM n. 41/07 del MEF (F24).

16 febbraio

Versamento della rata dell’addizionale comunale all’IRPEF trattenuta ai lavoratori dipendenti e pensionati sulle competenze di Gennaio 2008 a seguito delle operazioni di conguaglio di fine anno.

Modalità di versamento come da CM n. 41/07 del MEF (F24).

16 febbraio

Versamento della rata dell’addizionale regionale all’IRPEF trattenuta ai lavoratori dipendenti sulle competenze di Gennaio 2008 a seguito delle operazioni di conguaglio di fine anno.

Modalità di versamento come da CM n. 41/07 del MEF (F24).

16 febbraio

Versamento ritenute alla fonte sui redditi di lavoro dipendente e assimilati nonché sui redditi di lavoro autonomo corrisposti nel mese precedente.

Modalità di versamento come da CM n. 41/07 del MEF (F24).

16 febbraio

Termine per il versamento mensile dell’IVA per le II.SS. con gestioni economiche separate (convitti, lavorazioni conto terzi, aziende agrarie, aziende speciali).

 

16 febbraio

Versamento del contributo INPS - Gestione separata lavoratori autonomi - sui compensi corrisposti nel mese precedente ai soggetti tenuti all’iscrizione nell’apposita gestione separata INPS di cui alla Legge 335/95.

 

28 febbraio

Termine per i sostituti d’imposta per effettuare le operazioni di conguaglio fiscale 2007 a norma dell’articolo 23 del DPR 29 settembre 1973, n. 600.

 

28 febbraio

Termine consegna CUD e certificazione dei compensi corrisposti e delle ritenute effettuate nel 2007.

Mediante invio postale o consegna diretta.

28 febbraio

Termine per la fruizione delle ferie, non godute nel precedente anno scolastico, da parte del Dirigente Scolastico.

 

29 febbraio

Trasmissione all’INPDAP DMA mese di Gennaio 2008.

 

29 febbraio

Presentazione all’INPS del mod. DM 10/2 e invio dei FlusEMens - Circolare INPS n. 152 del 22/11/2004 - per mese di Gennaio.

 

29 febbraio

Versamento ritenute sindacali trattenute nel mese di Gennaio 2008.

 

29 febbraio

Termine indicativo per fornire alla RSU e alle OO.SS. l’informazione preventiva sulla proposta dirigenziale di formazione delle classi e determinazione dell’organico di Istituto.

 

 

Visita il sito delle Autonomie scolastiche http://www.nuovaautonomiascolastica.com/

Consulta il sito dei servizi alle scuole autonome www.italiascuola.it

Consulta il sito della normativa amministrativa delle scuolePAIS http://www.spaggiarispa.it/pais/

 

Per ulteriori informazioni è possibile consultare anche il sito scolastico siciliano  www.aetnanet.org 

 e i siti web delle Associazione Scuole Autonome
ASAPI-Associazione Scuole Autonome del Piemonte
FAISAL-Federazione delle Associazioni degli Istituti Scolastici Autonomi della Lombardia
ASAB-Associazione Scuole Autonome Bresciane
ASAV-Associazione Scuole Autonome del Veneto
ASAFVG-Associazione Scuole Autonome del Friuli-Venezia Giulia
ASAER-Associazione Scuole Autonome dell’Emilia-Romagna
ASABO-Associazione Scuole Autonome di Bologna
ASAM-Associazione Scuole Autonome delle Marche
ASAL-Associazione Scuole Autonome del Lazio
ASAC-Associazione Scuole Autonome della Campania
ASAS-Associazione Scuole Autonome della Sicilia
ASAS-Associazione Scuole Autonome della Sardegna
 

Copyright
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Condizioni per riprodurre i materiali
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L'ASASI non può, in particolare, essere considerata responsabile, neppure a titolo di concorso, in ordine alla violazione di diritti di terzi attuata nel sito web mediante la diffusione di materiali, dati, informazioni o opinioni.

ISCRIZIONE ASASI – Le coordinate per comunicare la delibera del Consiglio di Istituto di adesione e effettuare il versamento della quota associativa di 50 euro: Associazione delle Scuole Autonome della Sicilia, c/o ITIS Volta, Viale dei Picciotti 1, 90123 Palermo.

Banca Popolare di Lodi, Dip.383, via Buonriposo, 110, 90124 Palermo, numero conto 000000147624, dipendenza n. 00383, presso Palermo ag. N°3 (via Buonriposo). IBAN Paese IT, C.D.03, CIN B, COD. ABI 05164, CAB 04603

Lo Statuto può essere scaricato dal sito web dell’associazione.

            Il dirigente scolastico, nella qualità di presidente della Giunta Esecutiva, deve porre all’o.d.g. della Giunta l’adesione all’ASASI sia in relazione al pagamento della quota annuale di 50 euro, sia per l’adesione allo statuto e alle sue finalità. Il Consiglio d’Istituto, su proposta della Giunta, delibererà l’adesione. Le successive quote annuali non richiedono una nuova delibera da parte dell’organo collegiale che comunque può sempre deliberare la revoca di adesione all’ASASI.

 









Postato il Domenica, 24 febbraio 2008 ore 21:29:36 CET di Renato Bonaccorso
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