
Il liceo classico informatizzato - L.C. Leone XIII
Data: Sabato, 11 febbraio 2012 ore 10:46:32 CET Argomento: Istituzioni Scolastiche
Al liceo
classico Leone XIII la versione di greco diventa un po' più
divertente. Così come la lezione di matematica e quella di letteratura.
Dal prossimo anno scolastico gli appunti di tutta la classe saranno
condivisi sui tablet, senza che esistano più un quaderno per ogni
singola materia. I Gesuiti inventano il liceo 3.0. Ma non mandano in
pensione il buon vecchio Rocci, il mastodontico vocabolario di greco
che ha accompagnato la carriera scolastica di generazioni intere. «Non
potremmo mai, tra l'altro Rocci ha studiato proprio dai gesuiti»
spiegano in direzione. A ogni studente verrà dato un tablet che potrà
tenere nello zaino fino alla maturità. «Così abbattiamo idealmente le
pareti della classe come l'abbiamo sinora conosciuta - spiega padre
Vitangelo Carlo Maria Denora, ...
Maria Sorbi -
Ilgiornale.it
Al liceo
classico Leone XIII la versione di greco diventa un po' più
divertente. Così come la lezione di matematica e quella di letteratura.
Dal prossimo anno scolastico gli appunti di tutta la classe saranno
condivisi sui tablet, senza che esistano più un quaderno per ogni
singola materia. I Gesuiti inventano il liceo 3.0. Ma non mandano in
pensione il buon vecchio Rocci, il mastodontico vocabolario di greco
che ha accompagnato la carriera scolastica di generazioni intere. «Non
potremmo mai, tra l'altro Rocci ha studiato proprio dai gesuiti»
spiegano in direzione. A ogni studente verrà dato un tablet che potrà
tenere nello zaino fino alla maturità. «Così abbattiamo idealmente le
pareti della classe come l'abbiamo sinora conosciuta - spiega padre
Vitangelo Carlo Maria Denora, gestore dell'istituto - e i ragazzi
potranno partecipare alla costruzione di un eBook e di una biblioteca
virtuale di classe, che integrerà quella cartacea». In sostanza il
tradizionale libro di testo è destinato ad andare in pensione e in
futuro potrebbe venir sostituito da programmi web con relativi
aggiornamenti e integrazioni. La sperimentazione comincia dal ginnasio,
ma poi verrà estesa anche, per piccoli passi, al liceo scientifico. E
porterà non pochi vantaggi. Ad esempio: se un alunno resta a casa
malato per giorni, allora potrà seguire le lezioni via tablet senza
perdersi le lezioni. E poi ci si abitua a ragionare in un'ottica più
moderna, più ampia. «Anche la logica dell'aula e della distribuzione
dei banchi cambia» spiega il rettore Gabriella Tona. Non ci saranno più
le file, due a due, ma gli alunni saranno seduti in cerchio.
L'insegnante non sarà più dietro una cattedra e sopra una predella ma
sarà in mezzo ai ragazzi, in una nuova ottica di lezione. Portare la
logica della tecnologia nelle lezioni delle materie più tradizionali
per eccellenza fa un certo effetto, ma aiuterà i liceali a condividere
maggiormente la conoscenza e a rendere più stimolanti mitologia e
traduzioni. La sperimentazione è già stata provata nel liceo Lussana di
Bergamo, che lo scorso anno ha avviato il primo esperimento di
didattica con mezzi digitali allo scientifico. «Aprire le aule ai mezzi
tecnologici - spiegano alla scuola Leone XIII - non significa affatto
rendere superficiale, sommaria o schematica la conoscenza: i valori
pluricentenari propri della Compagnia di Gesù e dei suoi istituti si
declineranno attraverso gli strumenti più innovativi, consentendo un
nuovo modo di insegnare e di condividere». Le nuove tecnologie
permetteranno anche di costruire un network con tutti gli istituti
gestiti dai Gesuiti nel mondo: «Facciamo respirare un po' di spirito
nuovo e internazionale ai ragazzi». Agli scettici e agli aspiranti
hacker che già pensano al modo di copiare i compiti in classe con
appena due clic, i prof rispondono: «Copiare non sarà affatto più
semplice. E pian piano non ce ne sarà nemmeno bisogno».
Maria Sorbi -
Ilgiornale.it
|
|