All'attenzione del Dirigente Scolastico
Si trasmette in allegato un documento sul SIVADIS 2 elaborato a seguito del
seminario di Montecatini, le" ragioni " del nostro NO.
Il direttivo Nazionale dello SNADIS , riunitosi il 9 Dicembre 2004, conferma le contrarietà al modello SIVADIS 2 già prodotte e che , per comodità, si allegano alla presente determinazione.
Siamo sempre più certi che la scelta migliore che i Dirigenti Scolastici possano fare in merito a SIVADIS 2 sia quella di non partecipare.
Il SEMINARIO SULLA VALUTAZIONE DEI Dirigenti Scolastici , promosso dall’Amministrazione , e svoltosi a fine Novembre a Montecatini sembra la rappresentazione dello Shakespeariano “TANTO RUMORE PER NULLA”.
Infatti, nei mesi scorsi sia l’Amministrazione scolastica che i Sindacati e le Associazioni Professionali dei Dirigenti Scolastici , avevano promesso e pubblicizzato tale evento, presentandolo come una grande opportunità offerta alla categoria dei Dirigenti Scolastici . Da un lato, il Seminario avrebbe costituito l’occasione per presentare i dati degli esiti del SIVADIS 1, fornendo un’informazione corretta, trasparente ed esauriente; dall’altro, avrebbe rappresentato il luogo di confronto di teorie e posizioni culturali diverse che avrebbero consentito l’elaborazione di ipotesi di avanzamento sul problema trattato.
Ci si aspettava un luogo aperto al confronto di tutte le opinioni, caratterizzato da una partecipazione democratica, numerosa e significativa dei Dirigenti Scolastici .
Invece apprendiamo che al Seminario hanno partecipato solo 10 Dirigenti scolastici in rappresentanza di 5 OO.SS. e una rappresentanza dell’Amministrazione.
Non si comprende la scelta di un percorso cosi ristretto, quasi “carbonaro”.
Non si comprende l’esclusione delle Associazioni professionali di categoria – ci riferiamo in modo particolare all’ANDIS- che pure sul tema della valutazione aveva assunto un ruolo di neutralità sul SIVADIS , accettando il rischioso compito di promuovere un ampio dibattito al proprio interno, e condurre a termine una procedura di monitoraggio tra i partecipanti.
Occorre, per onestà , ricordare che proprio l’ANDIS si era fatta garante con i Dirigenti Scolastici ( a seguito di contatti diretti con il MIUR) dell’attuazione del SEMINARIO, come momento di confronto culturale e partecipazione democratica.
Dobbiamo interrogarci, ancora una volta ,se in tema di valutazione dei Dirigenti Scolastici , il MIUR sia realmente alla ricerca del sistema migliore per la valutazione di risultato dei Dirigenti Scolastici (come contrattualmente previsto) o se, invece, essa non diventi strumento di controllo della categoria dei Dirigenti Scolastici, e di limitazione della libertà della funzione docente e dell’esercizio dell’autonomia scolastica.
Per quanto sopra , non possiamo esimerci dall’esprimere la nostra solidarietà con quanto dichiarato dal Presidente Nazionale dell’ANDIS, Gregorio Iannaccone, nella Relazione di apertura del Convegno Nazionale, tenutosi a Ischia dal 2 al 4 Dicembre, in cui afferma che <<Abbiamo appreso lunedì da una newletter di tuttoscuola e successivamente da semitrionfalistiche notizie sindacali, che nei giorni 25, 26 e 27 novembre si è tenuto a Montecatini Terme un Seminario del MIUR sulla valutazione dei Dirigenti Scolastici .
A questo seminario l’ANDIS è stata più volte informalmente invitata da funzionari ministeriali, che ritenevano giustamente la valutazione un fatto, prima ancora che sindacale, squisitamente professionale.
Alla fine, l’invito formale non è arrivato e del seminario si è avuta notizia solo a cose fatte, quasi si fosse trattato di un avvenimento clandestino […….]
Ci ha insospettito anche il comportamento omissivo tenuto dai sindacati, che normalmente annunciano propagandisticamente anche eventi poco significativi per le sorti dei Dirigenti Scolastici […].
Non vorremmo che, come l’Amministrazione, ricercassero il confronto solo per renderci passivi spettatori [….].
A conclusione del Seminario di Montecatini, il MIUR e OO.SS. hanno prodotto un documento finale che rappresenta una mera ipotesi, in quanto non sottoscritta ufficialmente da nessuna delle parti.
In merito, si rileva quanto segue:
? Un elemento di novità potrebbe essere rappresentato dal ritorno ai”nuclei di valutazione”, al cui interno è prevista la “presenza di Dirigenti Scolastici appositamente formati, da utilizzare in territorio, almeno provinciale , non coincidente con quello di servizio.”
Su questo punto, appare necessario procedere ad una attenta valutazione sulla utilità di questo meccanismo, e della presenza del Dirigente Scolastico in seno al nucleo.
Fermo restando che una tale ipotesi può considerarsi solo all’interno di meccanismi certi e oggettivi sul piano giuridico e democratico, andrebbero definiti requisiti e criteri oggettivi, o modalità di individuazione di tipo elettivo.
Non è immaginabile l’individuazione di Dirigenti Scolastici per appartenenza politica o sindacale si sottolinea altresì l’opportunità che i DS coinvolti in tale nucleo vengano impegnati per la durata di una valutazione,con criteri di rotazione e avvicendamento interno alla categoria, per non creare la figura di un SUPERDIRIGENTE con nuovi profili di stato giuridico (la stessa cautela andrebbe perseguita nei confronti degli altri valutatori).
Circa il numero degli standard di valutazione, “nulla di nuovo sotto il sole”, resta irrisolta la divergenza tra chi difende i tre livelli attuali e chi propende per i due standard POSITIVO-NEGATIVO.
Circa la riduzione della dimensione del campione tra il 5 e l’8% dei Dirigenti Scolastici , a nostro avviso:
? Deriva dalla consapevole difficoltà di reclutare “cavie”;
? Facilita gli sforzi di soggetti (come l’ANP) tesi a garantire il successo dell’iniziativa proposta dall’Amministrazione.
Il VALUTATORE
Il punto 6.del documento di Montecatini sembra teso alla costruzione del profilo di un “valutatore di professione”.
Esprimiamo in merito la nostra assoluta contrarietà per un tale fantomatico ruolo, perché ciò indurrebbe ad una concezione gerarchica del processo valutativo.
COSTI E BENEFICI DELLA VALUTAZIONE DI RISULTATO
In seno al seminario di Montecatini non è stato affatto affrontato il problema dei costi dei vari sistemi di valutazione dei DS proposti. Ci si riferisce al SIVADIS 1, al modello antecedente(poi reso nullo) e al successivo SIVADIS 2.
Un confronto tra l’importo della retribuzione di risultato(percepibile dai DS in caso di valutazione positiva) e il costo complessivo del sistema di valutazione attivato fa rilevare, ictu oculi,come il secondo sia molto più costoso del primo.
A nostro parere è totalmente antieconomico,oltre che intollerabile, che i costi del sistema di valutazione dei DS superino di molto i benefici che la categoria dovrebbe ricevere.
Del resto tale assurdità, priva di logica economica, sembra essere diventata una caratteristica costante della nostra Amministrazione. Esemplare è,al riguardo, l’esperienza dei Collegi dei Revisori dei Conti. Infatti una istituzione scolastica spende mediamente circa 1/3 del finanziamento per funzionamento amministrativo-didattico che riceve, per la liquidazione dei compensi e dei rimborsi spese ai Revisori.
Lo Stato, attraverso le varie manovre finanziarie, cerca di recuperare risorse riducendo i servizi ed il personale scolastico (vedasi i provvedimenti su organici e supplenze brevi); nello stesso tempo l’Amm.ne Scolastica consente ad un certo numero di dirigenti amministrativi (che probabilmente dopo la Riforma dell’Amm.ne Scolastica sono in soprannumero) di spostarsi da una estremità all’altra del territorio nazionale, in barba ad ogni criterio di efficienza ed efficacia.
Buona parte dei costi,di indennità e missione, potrebbero essere eliminati se si costituissero nuclei di Revisorato su base provinciale.
Accanto al documento finale del Seminario è stato reso pubblico un documento elaborato dalle oo.ss. cgil/cisl/uil scuola. Esprimiamo il nostro apprezzamento per la chiarezza con la quale le oo.ss. ribadiscono:
° l’impossibilità di una valutazione a regime in assenza di rinnovo contrattuale;
°la necessità di una profonda ridefinizione della procedura valutativa all’interno del nuovo contratto;
°la sperimentazione pluriennale di sistemi di valutazione, diversi tra loro.
Grandi perplessità rimangono,tuttavia, in merito alle FINALITA’ che cgil/cisl/uil attribuiscono alla valutazone dei ds, laddove sottolineano che il fine della valutazione è lo “SVILUPPO DEL RUOLO E DELLA PROFESSONALITA’ DIRIGENZIALE E IL MIGLIORAMENTO DEL SISTEMA SCOLASTICO”.
Ribadiamo ANCORA UNA VOLTA che la valutazione di risultato del DS non va confusa con la sua FORMAZIONE né con la VALUTAZIONE DEL SISTEMA SCUOLA.
Rispetto al 1° punto si sottolinea la necessità che l’Amm.ne avvii una formazione seria del ds,che vada ben oltre le stentate iniziative promosse fino adesso dal MIUR, e che preveda ad es. specifici masters in collaborazione con le facoltà universitarie e appositi stages (anche di pochi giorni) presso istituzioni scolastiche estere.
Rispetto al 2° punto si fa rilevare la ascientificità di una ipotesi, all’interno della quale, un sistema organizzativo complesso (quale quello della scuola) sia valutato esclusivamente attraverso le azioni e le prestazioni del dirigente.
9 dicembre 04
FORME DI PROTESTA PER
MANCATO RINNOVO CONTRATTUALE
Pubblicato
il: 15/12/04 AUTORE Beniamino Sassi - Vicepresidente Nazionale SNaDiS
Abbiamo o no
dignità professionale o siamo terminali consapevoli dell'abbandono e della
distima pubblica di cui è vittima la scuola?
Non si può far passare un tempo così
lungo per il rinnovo contrattuale.
Bisogna mobilitare la categoria
inventando forme nuove ed originali di protesta,visibili ed eclatanti oppure
ricorrere allo sciopero ad oltranza.
Siamo demotivati, umiliati ed offesi
e pur tuttavia mandiamo avanti la scuola. Bisogna agire!
Orazio Di Natale
Caro collega, non puoi immaginare
come le tue parole risuonino melodiose alle mie orecchie. Noi stiamo
starnazzando ai quattro venti le nostre elucubrazioni, senza che ci sia una sola
voce di solidarietà. Alcune settimane or sono, Adolfo Gente ed io a più riprese
abbiamo avanzato l'ipotesi che la categoria abbia ormai scelto la via del
suicidio collettivo, poichè non riesce a scrollarsi di dosso quella apatia e
quel senso di sopportazione di ogni angheria, "tanto, qualunque iniziativa
avviamo diventa inutile" perchè non riusciamo ad incidere sulle decisioni, anche
per le collusioni delle OO.SS. più rappresentative. Ebbene, io sono di quelli
che non si arrendono. Solo che vorrei che la nostra voce potesse assurgere al
rango della ufficialità, nel senso che al 31 dicembre lo SNaDiS possa
raggiungere il quorum di rappresentatività, in modo da avere effettiva voce in
capitolo. E' questo il nostro obiettivo e per poterlo raggiungere abbiamo già
inviato a tutte le scuole d'Italia un appello ad aderire allo SNaDiS con tutta
urgenza, per evitare che la nostra libertà di opinione non sia di fatto
soffocata. Ti ricordo, ma lo ribadisco anche agli altri colleghi che leggeranno
queste poche righe, che siamo ormai l'unico sindacato che rappresenta in modo
esclusivo i dirigenti scolastici e non abbiamo intenzione di aprire le porte ad
altre categorie, anche se benemerite o di più o meno alta professionalità.
Siamo, infatti, convinti che non sia possibile tutelare contemporaneamente più
categorie, a volte addirittura contrapposte nelle varie fasi di contrattazione.
Quindi, senza equivoci, chiediamo l'aiuto e l'appoggio di 41 colleghi, perchè
tante sono le deleghe necessarie fino al 31 dicembre. Sembra uno sforzo proprio
così grande da creare qualche problema? Io credo che ci voglia solo un ritorno
alla consapevolezza della nostra forza. Caro Orazio, comincia tu a fare lo
sforzo di inviare l'adesione entro una decina di giorni al massimo e cerca di
convincere qualche altro collega. Se ti chiederanno informazioni più dettagliate
sulla linea politica e sugli obiettivi che lo SNaDiS si propone, consiglia di
navigare sul sito www.snadis.it , così da consentire a chiunque di rendersi
conto di cosa vogliamo, leggendo i vari documenti pubblicati. La delega di
adesione è scaricabile dallo stesso sito ed anzi è stata anche inviata a tutte
le scuole italiane. Avanti, colleghi, un pò di fiducia ed un pò di coraggio. Non
chiedo aiuto per noi, chiedo aiuto per voi stessi e per tutti i Dirigenti
Scolastici.
Spero di ricevere una valanga di
adesioni ed allora si che ne vedremo delle belle. Comunque, approfitto
dell'occasione, anche se non dovesse accadere questo lieto evento, per augurare
a te ed alla tua famiglia i migliori auguri di Natale e di un Anno Nuovo ricco
di cose belle e di buona salute. Ciao, spero di risentirti presto.
Beniamino Sassi
Webmaster SNaDiS
Pubblicato il: 15/12/04 AUTORE
SIVADIS 2
Pubblicato
il: 03/11/04 AUTORE CASCIO-SASSI
Cari
colleghi,
è ricominciata la telenovela della
“Valutazione del Dirigente Scolastico, che il nostro Ministero si affanna a
riproporre, ormai, ogni anno. Per mostrarvi le nostre carte pubblichiamo il
documento elaborato dalla nostra Presidente nazionale, Cristina Cascio, che sarà
anche inviato per e-mail, con allegata la delega di adesione al nostro
sindacato, a tutti i colleghi del territorio nazionale.
Anche questa volta la nostra
posizione è netta e senza equivoci, come evincerete dalla lettura del documento
che segue.
Aspettiamo i vostri contributi ed
anche le vostre adesioni allo SNaDiS, visto che siamo proprio sul punto di
raggiungere la fatidica meta: il QUORUM DELLA RAPPRESENTATIVITA’ “ESCLUSIVA” DEI
DIRIGENTI SCOLASTICI.
A pochi giorni dalla chiusura mancano
ancora 50 deleghe. Ma, sono certo che NON consentirete che la nostra e la vostra
voce venga imbavagliata.
Grazie.
Beniamino Sassi
Webmaster SNaDiS
SIVADIS 2
Il MIUR ha reso noto il nuovo modello
di valutazione della Dirigenza Scolastica proposto quale sperimentale per l’anno
scolastico in corso.
Una lettura del SIVADIS 2 non fa
altro che confermare che lo stesso è, sostanzialmente, un CLONE del SIVADIS 1.
Praticamente, nulla è mutato: sono ancora presenti tutti gli elementi
criticabili già sottolineati, con alcune aggravanti.
Questo sindacato, già in occasione
del primo modello SIVADIS, aveva sottolineato con forza gli aspetti rischiosi e
deboli del sistema, promovendo un’azione di non partecipazione che ha avuto
notevole successo.
Si vuole anche far notare che,
nonostante il MIUR dichiari la positività degli esiti del monitoraggio svolto
(peraltro, sono ancora ignoti i dati qualitativi e quantitativi, reali e
percentuali di tale operazione, in barba alle affermazioni di “trasparenza e
pubblicità di atti e azioni” presenti in entrambi i testi di SIVADIS ), non
sembra che quegli stessi colleghi che lo scorso anno si sono sottoposti alla
valutazione abbiano trovato la “faccenda” così entusiasmante, anzi, abbiamo
registrato numerose voci di dissenso e feroce critica.
La stessa ANDIS, autorevole
associazione professionale dei Dirigenti scolastici , che si era caratterizzata
per la neutralità di giudizio e la sostanziale disponibilità a partecipare alla
valutazione, in un documento ufficiale del suo Direttivo Nazionale (Ladispoli, 2
Luglio 2004), afferma che “l’esperienza sperimentale [….] si è rivelata molto
confusa e, soprattutto, poco motivante, sia per i valutatori che per i Dirigenti
scolastici valutati”.
Ci si sarebbe aspettati, a questo
punto, una presa di atto da parte del MIUR, con il conseguente tentativo di
“sperimentare” altri percorsi valutativi, in cui si tenessero in considerazione
le osservazioni prodotte: e invece?
Si è preferito presentare il SIVADIS
2 come una procedura positiva e gradita, mentre, in realtà, l’Amministrazione
ripercorre una strada già rivelatasi assolutamente inaccettabile per i Dirigenti
Scolastici .
Procediamo ad una analisi di SIVADIS
2
Paragr. 1 – CARATTERISTICHE
Si afferma che il SIVADIS si
caratterizza come :
A. - uno strumento finalizzato al
miglioramento del servizio delle istituzioni scolastiche;
B. - un supporto/risorsa per le
attività di sviluppo del ruolo dei Dirigenti Scolastici .
Rispetto ad A, non è credibile che
ciò che “caratterizza” il sistema di valutazione “di risultato” della Dirigenza
sia il “miglioramento del servizio”: questo è tipico di una valutazione del
sistema d’istruzione;
Rispetto a B, se la valutazione non
riguarda i risultati conseguiti, bensì le “attività di sviluppo del ruolo”
allora i Dirigenti Scolastici vengono considerati dall’Amministrazione come una
sorta di “ETERNI PETER PAN ”, condannati a non crescere mai.
Infine, riguardo alla ”trasparenza e
pubblicità” del sistema, come già detto, si attendono ancora i risultati “veri”
della sperimentazione dello scorso anno, mai resi noti.
Paragr. 2 – OGGETTO DELLA VALUTAZIONE
Questo è, certamente, il paragrafo
che invalida totalmente il sistema dal suo interno: vi si afferma, infatti che
“NON SI RITIENE SUSSISTANO CONDIZIONI IDONEE PER PROCEDRE AD UNA COMPIUTA
VALUTAZIONE [….]”, ma allora, di COSA stiamo parlando?
Ancora viene affermato che:
“ATTRAVERSO L’ANALISI […] SIA POSSIBILE APPREZZARE - SIA PURE INDIRETTAMENTE -
ANCHE LE COMPETENZE INDIVIDUALI “.
Quale diventa a questo punto, la
“funzione diretta” di questa procedura, se lo scopo che la dovrebbe
caratterizzare viene raggiunto, forse, solo “indirettamente”?
Circa gli obiettivi assegnati,
ripresi dal DL165, essi si caratterizzano per la loro estrema genericità: non
sono, infatti, significativi rispetto a tutte le attività e funzioni che il
Dirigente Scolastico è chiamato a compiere (molte delle quali esulano da quanto
proposto).
Assai grave, in essi, è
l’eliminazione del riferimento (di derivazione costituzionale) alla funzione del
Dirigente Scolastico di “tutela della libertà di insegnamento e di scelta
educativa delle famiglie”.
Paragr.3 – I RUOLI
Per quanto concerne questo paragrafo,
spicca il fatto che il Direttore dell’USR (Dirigente Valutatore Finale) cui
compete la valutazione conclusiva, con possibilità di modifica, si relaziona con
tutti gli attori della procedura, ad eccezione del Dirigente Scolastico.
Paragr.6 – CONSEGUENZE GIURIDICHE ED
ECONOMICHE
Si afferma che tale sistema,
nell’anno scol. 2004/05 opererà “in via sperimentale“ e che “le conseguenze di
natura giuridica ed economica sono quelle previste dalle norme vigenti e dagli
accordi contrattuali”.
La “procedura sperimentale” in quanto
tale, dovrebbe intanto essere volontaria e priva di conseguenze di alcun tipo:
qui, invece, i Dirigenti Scolastici sembrano "obbligati" a partecipare, in
quanto le "conseguenze" della valutazione "sono" previste, pur in assenza di
valutazione complessiva.
In sintesi, il SIVADIS 2, che si
dichiara inadeguato a valutare i risultati ottenuti dai Dirigenti Scolastici,
che riesce a valutare le competenze solo per via indiretta (forse!), che non dà
luogo a valutazione complessiva, che, cioè non assolve alla funzione
assegnatogli consente, però, all’amministrazione di applicare le "conseguenze di
natura giuridica ed economica", in modo totalmente illegittimo.
In conclusione, lo SNADIS ribadisce
al MIUR quanto già affermato per l’esperienza precedente, e chiede, ancora una
volta, che per la Dirigenza Scolastica:
1) Si prevedano procedure e modalità
valutative analoghe a quelle della restante Dirigenza Pubblica (inclusa quella
interna allo stesso MIUR);
2) Abolisca la valutazione di
“eccellenza” con "prestazione al di sopra di ogni aspettativa" (che sembra
sottolineare l’incapacità dell’Amministrazione ad avere aspettative adeguate
alle competenze - richieste e verificate dalla stessa in sede di reclutamento -
del Dirigente Scolastico) e attribuisca alla prestazione del Dirigente
Scolastico il solo giudizio positivo – negativo;
3) Restituisca alla procedura la
funzione cui è realmente deputata, cioè di "certificare" la positività o meno
della prestazione del Dirigente Scolastico (rispetto al raggiungimento degli
obiettivi);
4) Costruisca una "scheda di
rivelazione" di facile e rapida compilazione, eliminando un sistema procedurale
lungo e farraginoso, che costringerebbe il Dirigente Scolastico a tralasciare
gli impegni gestionali dell’istituzione cui è preposto, per produrre inutili e
complessi documenti cartacei;
5) Valorizzi la documentazione che il
Dirigente Scolastico già produce, e che caratterizza le modalità di gestione e
la visibilità dell’Istituzione cui è preposto (Progr. Annuale – Contratt. D’ Ist.
– POF).
Nelle more di quanto suggerito, lo
SNADIS, nel sottolineare che lo stesso CCNL dei Dirigenti Scolastici , /art.
27c.4) prevede che i criteri di valutazione debbano riguardare " la specificità
dell’Ist. Scol., nel contesto territoriale e sociale, nelle finalità e negli
obiettivi del POF" , e che la funzione principale del Dirigente Scolastico è
quella di "assicurare le condizioni per la concreta realizzazione del diritto
all’apprendimento, nel pieno esercizio della libertà di insegnamento"
ESPRIME
la più ferma contrarietà
§
Al modello SIVADIS 2
Alle modalità di sperimentazione§
Alla§
individualità dei valutatori
SOTTOLINEA
che qualsiasi ipotesi di valutazione
del Dirigente Scolastico non può attuarsi al di fuori di un quadro contrattuale
scaduto da anni e, tuttavia, ancora inapplicato in ordine ad importanti istituti
di tutela e piena valorizzazione della professionalità del Dirigente Scolastico.
N.B.: Si confermano, per SIVADIS 2,
le censure e i rilievi giuridici formulati dal Prof. Romeo (docente
universitario di Diritto del lavoro).
Il documento prodotto dal Prof. Romeo
è consultabile sul sito www.snadis.it
Cistina Cascio
Presidente Nazionale SNaDiS
... sulla questione
dei presidi incaricati
Pubblicato
il: 29/10/04 AUTORE Beniamino Sassi - Vicepresidente Nazionale SNaDiS
Gentili
colleghi,
ritengo doveroso tornare ancora una
volta sul problema dei presidi incaricati, soprattutto perché lo SNaDiS è stato
accusato di non fare abbastanza per questa categoria. Io, nella qualità non solo
di collega, ma di vicepresidente nazionale dello stesso sindacato e di webmaster
del sito, smentisco categoricamente quanto affermato da alcuni presidi
incaricati forse disinformati. A conferma di quanto detto, ripropongo tutti i
documenti che lo SNaDiS ha già pubblicato sulla questione, iniziando dal
Documento del Direttivo Nazionale, tenuto a Capua il 3 e 4 luglio 2003 e
proseguendo con un secondo documento del Direttivo Nazionale, datato gennaio
2004, con una lettera appello da me stesso inviata al Ministro Moratti, nella
qualità di vicepresidente dell’unico sindacato rappresentativo esclusivamente
dei Dirigenti scolastici, per finire al documento del Direttivo del giugno 2004,
allorché nella parte relativa al rinnovo del contratto di lavoro non abbiamo di
certo dimenticato questo problema. Quindi, riteniamo di essere la vera bandiera
dei colleghi incaricati e di aver posto per primi, senza alcun dubbio, tale
questione, suggerendo anche alcune ipotesi risolutive. Ai colleghi incaricati,
quindi, l’appello a rileggersi i nostri documenti ed il suggerimento a non dare
giudizi affrettati senza aver messo in opera gli opportuni controlli. A tutti,
comunque, grazie, perché le accuse ci consentono di chiarire bene i termini
della situazione e di rivendicare i meriti che abbiamo acquisito sul campo.
Certo, per tutti gli altri sindacati, che contemporaneamente rappresentano tante
categorie da distogliere spesso l’attenzione dai Dirigenti Scolastici, adesso è
semplice dire che anch’essi hanno cercato di tutelare gli incaricati. Noi, per
quanto ci riguarda, non ce ne siamo accorti. Quindi, le posizioni assunte negli
ultimi mesi sembrano soltanto strumentali e di comodo, per raccattare altre
centinata di tessere. Ma, se avremo il piacere di sedere al tavolo delle
trattative, avendo la piena rappresentatività della categoria, non impiegheremo
molto tempo a far emergere questi sotterfugi.
Un caro saluto
Beniamino Sassi
Webmaster SNaDiS
SCHEMA DELEGA SINDACALE
Sindacato Nazionale Dirigenti Scolastici
Allo SNaDiS - Sindacato Nazionale Dirigenti Scolastici
Via Cifoli n° 80 – 95100 - CATANIA
Alla Direzione Prov.le del Tesoro di ________________
All’Ufficio Scolastico Regionale della ________________
OGGETTO: Delega sindacale.
Il/La sottoscritt__ ___________________________ , nat__ il__________ a___________________ e residente a____________________________, C.A.P._________, in via____________________, Tel.______________, Dirigente Scolastico in servizio presso______________________________, C.A.P. ________, Via________________________, Tel.___________________, retribuit__ dalla Direzione Provinciale del Tesoro di____________________, PSF________________,
1. AUTORIZZA codesta Direzione Prov.le del Tesoro ad effettuare sulla propria retribuzione una trattenuta mensile nella misura annualmente fissata dallo SNaDiS (Sindacato Nazionale Dirigenti Scolastici) cui aderisce ed attualmente determinata nello 0,30% calcolato sull’intero imponibile per tredici mensilità da versarsi su c.c.b. n° 2050/30…Banca .Intesa – abi 03069 – cab 16923 – Agenzia V.le Margherita 39 – CATANIA;
2. HA PRESO ATTO dell’informativa prevista dall’art. 10 della Legge 675/96, depositata presso lo SNaDiS, ed ESPRIME il consenso, previsto dagli artt. 11, 12, 22 della Legge citata, al trattamento da parte di codesta Organizzazione sindacale, per le finalità istituzionali, statutarie, connesse e strutturali, dei dati che la riguardano;
3. DICHIARA di accettare lo Statuto dello SNaDiS;
4. DICHIARA che la presente delega ha efficacia con decorrenza dal ____________200__.
Lì, ___________________
___________________________________
(firma per esteso e leggibile)
INFORMATIVA AI SENSI DELLA LEGGE 31 dicembre 1996 n° 675
La informiamo, ai sensi dell’art. 10 della legge 31 dicembre 1996 n° 675, recante disposizioni a tutela delle persone e di altri soggetti rispetto al trattamento dei dati personali, che i dati da Lei forniti, potranno formare oggetto di trattamento, nel rispetto della normativa sopra richiamata e degli obblighi di riservatezza cui è ispirata la nostra attività. La informiamo altresì che in relazione ai predetti trattamenti Lei potrà esercitare i diritti di cui all’art. 13 della legge 31.12.1996 n° 675. Ricevuta informativa sull’utilizzazione dei miei dati personali, ai sensi dell’art. 10 della legge 675/96, consento al loro trattamento nella misura necessaria per il perseguimento degli scopi statutari.
Firma__________________________________