Cosa
fanno gli insegnanti durante le vacanze estive? Dove vanno, come
impiegano il loro tempo, cosa dicono? Dopo aver lasciato i registri in
bell'ordine, deposti nelle segreterie didattiche, ed emesse le loro
"sentenze inappellabili" negli "infuocati" scrutini e nei consigli di
classe di fine giugno! Dove sono i prof d'estate? Adesso che le classi
sono vuote e i corridoi vivono "sovrumani silenzi e profondissima
quiete", adesso che la calura avvolge anfratti e attimi di scuola,
adesso che i pensieri volano liberi lungo le rotte del "dolce far
niente"!?
A volte, sembra di scorgerli negli androni dei centri commerciali a
scegliere t-shirt e costumi da bagno da mettere in valigia alla rinfusa
per l'imminente e "meritato" viaggio di piacere; o nelle pizzerie, di
sera, col fresco pungente della Montagna, a parlare di crociere e di
figli, e di scuola, "che la lingua batte, dove il dente duole!"; o in
veranda, nel silenzio di "villetta Angelica", a leggere "beatamente"
quel libro, tenuto per troppo tempo sul comodino; o, infine, a mare, in
quel parco mare di Catania, denso di cabine, di confusione... e di
barriere! Ma è sempre il più bel mare del mondo!
Poi, succede, all'improvviso, all'antrasatta, che un insegnante, il
migliore, come succede sempre in questi casi, in un bel mattino
d'estate, in un ridente paesino di montagna, nel miglior bar, mentre
gusta una granita alla mandorla, "taglia gli ormeggi" e va via, per
sempre! Mistero e tremenda ingiustizia della vita, meraviglia e miseria
inspiegabile dell'umanità.
E poi scorgi il male, anche d'estate, che scivola subdolo nelle viscere
della società, quasi indisturbato (tutti sapevano, ma nessuno parla!);
ancora a ragionar di sette, santoni, arcangeli, ancelle: rimasugli d'un
Medioevo che ancora tarda a scomparire! Solo la scuola, sola la
cultura, solo il sapere, può annientare, può estirpare, può cancellare
il maligno! (già lo affermavano gli illuministi nel Settecento, ma
occorre ripeterlo sempre, all'infinito!).
E poi c'è chi, semplicemente, "inaugura" la sua nuova macchina dal
forte colore (non più azzurrino o grigio scuola!), nel Piano della
Madonna degli Ammalati con i suoi nipotini, di notte, in compagnia
d'una luna crescente che osserva di nascosto tra sterpi e rami d'ulivo.
"Che sia foriera di nuovi traguardi, per tutti!", è l'augurio più bello
di mio nipote.
E poi c'è il cielo "sopra di noi", dall'alba al tramonto, d'un azzurro
candido, con sommatorie di nuvole che sgommano e si perdono tra gli
occhi dei nostri alunni che gongolano delle "tante mattine d'estate", e
si godono le vacanze, in beatitudine, senza pensare ai libri, alla
scuola, e agli insegnanti.
Che l'estate sia "foriera di nuovi traguardi e di nuova vita". Il più
bell'augurio per tutti!
Angelo Battiato