Molti,
buddisti, ebrei, musulmani cercano Dio o trovano Dio in
diversi modi [...] In questa ampia gamma di religioni c'è una
sola certezza per noi: siamo tutti figli di Dio.
Così, papa Francesco ad Assisi. Io sto con papa Francesco.
Non si può incasellare una fede religiosa, sia pure quella della
Chiesa cattolica, impacchettarla e proporla, e
imporla, come unica e assoluta e vera a tutti gli uomini del
pianeta Terra. In nome di Dio nessuna violenta conversione
può essere consentita, nessun massacro, nessuna
persecuzione per fini di assolutismo fideistico! Non si puo'!
Perché, anche ammesso che il vero Dio sia uno, quello dei
cattolici, è altrettanto vero che molteplici sono le forme
simboliche in cui egli può manifestarsi e parlare
alle varie genti. E vari sono pure i modi rituali di onorarlo e
di pregarlo nelle varie parti del mondo.
Il principio - guida etico fondamentale allora dovrebbe - a mio
parere - essere quello di lasciare che ognuno sia
affatto libero nelle motivazioni delle scelte della
propria vita religiosa. Nessuna interferenza , nessuna
minaccia di scomunica o di esclusione può sussistere ed
essere permessa, e giustificata, in tal senso. La parola di fede e di
amore è parola inclusiva; e ciascun uomo ha il diritto, vitale,
di abbracciare e di credere, di accogliere e di coltivare la promessa
di felicità nel "giardino" che meglio lo soddisfi, ultraterrena o meno
che essa sia, di avere una idea di clemenza, di
misericordia e di giustizia compatibili con la sua propria
sensibilità, la propria storia e la propria cultura religiosa, e,
per ciò stesso, di invocare e pregare il Dio che
vuole, e il suo Messia, si chiami pure Gesù Cristo,
Budda, o Maometto.
Quanto sopra detto, può essere tacciato di relativismo? Incoraggia una
visione "relativista" della fede, e di quella cattolica, in
particolare? Non ho gli strumenti adeguati per rispondere a questa
domanda né per addentrarmi nella specifico di tale
questione. Ma debbo, però, confessare che il dialogo
paritario con tutte le religioni promosso ad Assisi con coraggio e con
forza mistica da papa Bergoglio, mi affascina e mi trova
d'accordo come cristiano credente nella comunione dei popoli nella
fratellanza, nell'amore, nella giustizia e nella pace.
E non lo
considero affatto "letale" codesto dialogo per la fede cristiana, come
pure ha ammonito più volte l'emerito Ratzinger dopo la sua rinuncia al
papato.
Nuccio Palumbo
antonino11palumbo@gmail.com