A seguito della legge
regionale n. 8/16, come si legge nell'articolo 10 e come avviene su
tutto il territorio nazionale l'assistenza dei disabili è a
carico del personale della scuola ed è compito specifico in maniera
particolare dei collaboratori con art. 7 ( CCNL 2004/2005). Già nella
circolare assessoriale del 13 novembre 2002 questo principio era
esplicito, ma la politica regionale ha seguito altre vie, favorendo
cooperative e creando posti di lavoro non adeguatamente retribuiti.
Adesso la legge regionale del 17 maggio di quest'anno è chiara:
l'assistenza compete al personale interno alla scuola e pertanto la
Direzione Regionale dell'Istruzione ha promosso dei corsi di formazione
per i collaboratori che con l'inizio dell'anno scolastico saranno
impegnati in questa nuova funzione, mansione, servizio, finora
espletata da personale esterno che, purtroppo si trova senza lavoro e
senza quel minimo di guadagno mensile, in alcuni casi, unico sostegno
per la famiglia.
In Sicilia e nella provincia di Catania sono stati attivati i corsi di
formazione presso i CTRH (Centri Territoriali di Risorse per
l'Handicap) di Acireale, Adrano, Catania (Parini) Caltagirone, Paternò
e Giarre.
I corsi strutturati in 40 ore sviluppano tematiche relative all'area
giuridica, scolastica e sanitaria, all'area medico sanitaria con
l'intervento di medici e infermieri specializzati e all'area
psicologica e relazionale.
Una preziosa opportunità formativa che non tutti i collaboratori hanno
accolto di buon grado, considerandosi "obbligati" rispetto agli altri
colleghi.
In effetti, la partecipazione al corso favorisce lo svolgimento della
nuova funzione con maggiore competenze e professionalità.
Le OO.SS. nei giorni scorsi hanno precisato che non si può imporre una
formazione non prevista dal contratto nazionale e che quindi sarebbe
auspicabile attenersi al contratto stesso, che prevede, per chi gode
dell'articolo 7, una formazione in materia già avvenuta e retribuita
per l'incarico svolto e caso mai da approfondire, dato che la mansione
non è stata mai svolta per via dell'affidamento della stessa agli
operatori esterni.
Dai dati forniti da Maurizio Gentile dell'USR gli alunni disabili gravi
assistiti ammontano a 5.339 unità, gestiti sia dal personale
appartenente alle cooperative su mandato degli ex enti locali, e solo
in minima parte, da collaboratori scolastici. Sono circa 2700 gli
operatori delle cooperative che svolgono tale servizio con un rapporto
media 1 a 2.
Adesso questo incarico fa parte dell'organizzazione del servizio
scolastico e come hanno evidenziato i collaboratori diventa difficile
conciliare il "servizio ordinario" assistenza alle classi, vigilanza,
ingressi, corridoi, posta, circolari e il "servizio speciale" di
assistenza ai disabili che non può essere codificato e predeterminato.
Nell'incontro i collaboratori hanno evidenziato anche la difficoltà di
assistenza in relazione al genere maschile e femminile dei disabili ed
in certe scuole tale problema appare evidente. In tal caso occorrerebbe
operare in rete tra le scuole al fine di garantire i servizi necessari
e indispensabili.
Si richiede l'incremento del numero del personale, anche in
considerazione delle diverse esigenze degli istituti, spesso dislocati
in diversi plessi e la necessità di garantire un servizio assistenziale
sicuro e e continuativo per i disabili dovrebbe costituire una priorità
dell'istituzione scolastica, come viene scritto nel Piano Triennale
dell'Offerta Formativa e tale servizio è da considerarsi un progetto
del PTOF.
Alcuni collaboratori hanno evidenziato che spesso vengono tenuti ai
margini dell'organizzazione e della progettazione scolastica e non si
sentono coinvolti nei progetti e nel riconoscimento del loro prezioso
contributo alla realizzazione dei progetti didattici.
Anche le attività di potenziamento, fiore all'occhiello della Buona
scuola, che ha favorito l'incremento del Personale docente immesso in
ruolo, per essere realizzate necessitano di un'organizzazione
flessibile di orari scolastici e della presenza del personale
ausiliario.
Il corso, avviato con alterni sentimenti di ansia, di preoccupazione,
desiderio di apprendere e preoccupazione nell'attuazione, consolida il
ruolo dei collaboratore-educatore, il quale si "prende cura" degli
studenti e contribuisce con la testimonianza dell'esempio, da adulto,
alla formazione integrale.
Il contributo alla crescita in qualità dell'Istituzione scolastica
impegna tutti gli operatori a sentirsi "azionisti" nell'azione
educativa con piena responsabilità ed anche.... con qualche
gratificazione in più.
Giuseppe Adernò
La legge della Regione Sicilia
n. 8 del 17-05-2016
Art. 10.
Integrazione scolastica dei soggetti con handicap gravi
1. L'assistenza igienico-personale di cui all'articolo 22 della legge
regionale 5 novembre 2004, n. 15 è assicurata soltanto in via
sussidiaria ed eventuale rispetto ai medesimi servizi garantiti dalle
istituzioni scolastiche a mezzo di personale interno ai sensi della
normativa statale vigente.
2. Nelle istituzioni scolastiche in cui non sia presente personale
interno adeguatamente formato, e nel rispetto del genere, i servizi di
cui al comma 1 possono essere espletati tramite voucher a favore
delle famiglie, secondo modalità individuate con decreto dell'Assessore
regionale per le autonomie locali e la funzione pubblica entro trenta
giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge e nei
limiti delle risorse finanziarie previste dalla normativa vigente.