In merito alla
questione dei trasferimenti dei docenti meridionali nelle regioni del
Nord d'Italia, il Coordinamento Nazionale Docenti della disciplina dei
Diritti umani esprime apprezzamento per le dichiarazioni del
Sottosegretario del MIUR, dott. Davide Faraone,
Il Sottosegretario intervenendo alla Festa dell'Unità di Catania,
celebrata a Catania il 2 settembre, ha dichiarato che "alla fine
delle operazioni di utilizzazione e assegnazione provvisoria, sarà un
numero irrisorio di docenti, trasferiti o "deportati" al Nord.
Come scrive il prof. Romano Pesavento, Presidente Coordinamento
Nazionale Docenti della disciplina dei Diritti Umani, nel Meridione
permangono gravi disagi e si mantiene sempre elevata la percentuale
dei tassi dispersione scolastica (31,1% a Crotone; 28,8 a
Vibo Valentia ) e aumentano sempre più i casi di irregolarità del
lavoro, l'indice di densità criminale nelle attività illecite e
l'infiltrazione della criminalità organizzata nell'economia legale.
Perché non intervenire dalla scuola per risanare questo gap sociale?
Si potrebbero avviare progetti connessi alla legalità nelle scuole di
ogni ordine e grado, così da far germogliare il senso civico e le
competenze di cittadinanza attiva, utilizzando in maniera significativa
i docenti di Diritto della classe di concorso A019 e far partire
dalla scuola una reale ripresa di società civile e di cittadinanza
responsabile.
Occorrerà certamente formare e preparare tali docenti al nuovo
compito, che va ben oltre il tradizionale insegnamento di nozioni e di
formule, ma può diventare una scommessa.
Occorrerà dare anima, volto, senso e organizzazione ad un
"potenziamento" efficace che non va ben oltre il ristretto ambito delle
discipline ed il conteggio dei numeri dell'organico dell'autonomia.
Se attraverso una scuola nuova che accoglie tutti, che guida e
accompagna il percorso formativo degli studenti disagiati non con i
contenuti tradizionali, ma con percorsi formativi specifici e si
preparano alla vita nuovi cittadini, la scuola avrà certamente svolto
il suo compito di "servizio di istruzione e formazione" e così si
prepara per il domani una società migliore e più sana.
Sperare, sognare, desiderare è un diritto, l'avvio di un progetto,
espressione di un desiderio, di un reale bisogno ed ecco aprirsi nuovi
orizzonti per una scuola presente e al centro e... possibilità di
lavoro per il riscatto del Meridione.
Giuseppe Adernò