Noi ragazzi
della quinta C e quinta D, in quest'anno scolastico, stiamo
sperimentando un metodo alternativo di fare ricerche su autori e
personaggi storici o letterari: "le interviste impossibili". Quest'idea
nasce da una trasmissione radiofonica del 1973, dove uomini di cultura
fingono di intervistare "fantasmi redivivi", appartenenti ad un'altra
epoca ed è per questo che si definiscono interviste impossibili. Questo
modo di realizzare le ricerche ci ha entusiasmato, perché ci permette
di rendere "viva e vitale" una ricerca, in quanto anche noi siamo
partecipi in modo attivo, anzi "entriamo" anche noi nella ricerca, come
interlocutori del personaggio che intervistiamo. Così, intervistando...
Edmondo De Amicis, ci è sembrato quasi d'andare a scuola con Enrico
Bottino! Questo nuovo modo di studiare ci piace, speriamo di continuare
con queste interviste e di vivere in epoche storiche lontane dalla
nostra, anche questo è un modo per arricchirci nel cammino della nostra
crescita scolastica.
Alunni ed alunne delle classi V C e V
D
(Circolo Didattico "Teresa di Calcutta", Plesso Immacolata, Tremestieri
Etneo)
1^ Intervista:
Buongiorno signor De Amicis, innanzitutto grazie per la disponibilità.
«No, non ti preoccupare Andrea, sono a piena disponibilità».
Ok. Cercherò di essere il più breve possibile. Mi parli del suo libro
"Cuore", la sua più grande opera.
«Ok. Il libro l'ho scritto nel 1885, ho preso ispirazione dai miei
figli quando andavano a scuola. Questo libro è stato pubblicato la
prima volta nel 1886, precisamente il 17 Ottobre, dalla casa editrice
Trevers».
Mmh..., molto interessante. Ma ci racconti di più su questo libro.
«Si certo, il libro parla principalmente di un diario tenuto da un
alunno, Enrico Bottini, che siccome la sua famiglia si trasferisce, il
povero Enrico perde tutti i suoi amici e andando solo in una nuova
classe, la quarta, fu un grande trauma per lui, infatti, il piccolo
scolaro è molto timido e non socializza facilmente. Però, il suo nuovo
maestro... Beh, non voglio aggiungere altro, vorrei che lo scoprissi tu,
andando a leggere il libro, puoi scegliere la versione che più ti
interessa, sai, ci sono tantissime edizioni del mio romanzo».
Scusi se la interrompo sa che proprio oggi in classe ho studiato un
brano tratto dal suo bellissimo libro che parlava proprio del nuovo
maestro di Enrico...
«Ma davvero!? Mi complimento con la vostra maestra per la scelta delle
letture in classe. Questo maestro è molto comprensivo, e si "adattava"
a tutti gli alunni facendoli così sentire a proprio agio. Questo è solo
un assaggio, per la precisione leggi il libro».
Ok grazie mille, mi ha proprio fatto venire voglia di leggere il suo
libro. E ancora grazie per la disponibilità.
«Di niente Andrea, sarò felice se lo leggerai, e salutami la tua
Maestra!».
Andrea Raffa (Classe V sez. D -
Plesso Immacolata)
2 ^ Intervista:
Salve Sig. De Amicis, La ringrazio molto per essere venuto a questa
intervista.
«Per me è un vero piacere poter rispondere alle sue domande».
Sig. De Amicis, sappiamo tutti che la Sua opera più famosa è il romanzo
"Cuore", ci può spiegare lo scopo di tale romanzo? Com'è strutturato?
«Con molto piacere! "Cuore" è un romanzo per ragazzi strutturato ad
episodi separati, come la stesura di un diario di un alunno di una
scuola elementare, Enrico Bottini, in merito alla sua vita e ai suoi
compagni, durante la sua terza elementare intervallata da dei "racconti
mensili" del maestro elementare su varie e avvincenti storie. Il
romanzo ha lo scopo di insegnare ai giovani cittadini le "virtù
civili"».
Cosa intende dire per "virtù civili"?
«Intendo dire l'amore per la Patria, il rispetto per le autorità e per
i genitori, lo spirito di sacrificio, l'eroismo, la carità,
l'obbedienza, la pietà e la sopportazione delle disgrazie».
Meraviglioso lo scopo del suo libro, ma mi sembra un po' lontano dalla
realtà di oggi.
«Hai ragione, ma solo apparentemente. In realtà in fondo al cuore delle
persone c'è del buono, sta a noi trovarlo, scovarlo e farlo venir
fuori».
Potrebbe elencarmi alcuni dei personaggi principali?
«Enrico Bottini il narratore e protagonista della storia; è un
personaggio senza nessuna caratteristica particolare, che non parla
quasi mai del suo profitto scolastico. Garrone, quasi quattordicenne,
lo studente di enorme statura e buono d'animo, che difende i più
deboli, definito dal maestro "anima nobile", in quanto si assume una
colpa che non è sua. Stardi, piccolo e tozzo, considerato inizialmente
duro di comprendonio, ma grazie all'enorme impegno nello studio a fine
anno risulterà il migliore della classe».
Grazie Sig. Edmondo De Amicis di avere risposto alle mie curiosità sul
suo stupendo romanzo. Sono sicura di leggere il Suo libro con molto
interesse e coinvolgimento, visto che per me le "virtù civili", come
Lei ben dice, sono sentimenti forti come la famiglia, le relazioni
sociali, fra ceti diversi.
«Grazie a lei per la sua intervista, il romanzo le piacerà sicuramente,
immedesimandosi su qualche personaggio».
Debora Barcellona (Classe V D -
Plesso Immacolata)