L'altra
sera l'ho capito! L'ho capito in un luogo dove non pensavo mai
si potesse riuscire a capire. In un luogo, paradossalmente, troppo
lussuoso per poter pensare alla scuola, e troppo conviviale per poter
"scendere in profondità" e capire le sfumature dello scrivere e della
scuola. Ma proprio in quella fastosa sala ricevimenti di una delle più
esclusive e "irraggiungibili" catene alberghiere del mondo ho capito
l'importanza di scrivere. Scrivere con pazienza, con meticolosità, con
assiduità, con passione, con garbo. Scrivere, soprattutto, di scuola e
per la scuola. Scrivere con gli insegnanti e per gli insegnanti.
Scrivere nel nostro "sito scolastico nazionale", un'eccellenza tutta
catanese, targata Etna ... AetnaNet.org! Scrivere delle tante
iniziative e manifestazioni di cui è piena la nostra realtà scolastica
catanese e siciliana; scrivere dei troppi problemi e delle infinite
difficoltà, dei tanti meriti e delle belle eccellenze, delle
inquietudini e dei dubbi di tutti i giorni, di tutte le scuole e di
tutti gli insegnanti d'Italia.
Tessere un sottile filo d'amicizia e d'affetto (fosse anche solo
online!) con tanti colleghi che ti leggono da anni, che ti scrutano in
silenzio, che seguono i tuoi pensieri, le tue emozioni, i tuoi
interessi, i tanti dubbi e le poche soddisfazioni del mestiere di
insegnante, il più bello e il più difficile del mondo. E che ti
comprendono e t'approvano, nel silenzio della notte, in compagnia del
mouse e dell'abat-jour!
Perché scrivere è un "vizio assurdo", come diceva Cesare Pavese, ma è
un "vizio bellissimo" e utile, per se stessi e per gli altri, per chi
ti legge, per chi ti conosce, per chi ti critica e talvolta "non è
d'accordo con te".
Scrivere è una necessità, un bisogno quasi, che ti libera e ti
soggiace. Che ti dà solitudine, ma ti fa conoscere al mondo, e ti fa
capire il mondo e te stesso. Ti isola e ti copre di conoscenza, di
simpatia, di affetto. Scrivere è un eremo e un trampolino, un'isola e
un continente, una goccia e un oceano. "Scrivere è una terapia", come
dice il mio amico scrittore, Francesco Manna. Scrivere è una medicina,
un rimedio, un toccasana. Scrivere di cose normali, semplici, consuete.
Scrivere di tutto e per tutti. Scrivere di ragazzi e per i ragazzi. Per
i nostri ragazzi. L'immenso valore di scrivere.
Questo ho capito, l'altra sera, in compagnia d'amici, nel salone delle
feste dello Sheraton di Catania, gustando pani cottu e vinu 'npetra,
davanti ad occhi gentili e pieni di considerazione ...
Angelo Battiato
angelo.battiato@istruzione.it