"Tra le tante storie di
insegnanti che in questi giorni affollano i giornali, una mi ha colpito
particolarmente: quella di Maria Antonella Cosentino, docente di ruolo
a Milano, che da tempo chiede il trasferimento in Sicilia per assistere
il figlio Angelo, gravemente disabile". Il sottosegretario
all'Istruzione Davide Faraone su Facebook si occupa del caso
dell'insegnante costretta a partire da Licata per andare a insegnare a
Milano. "Un trasferimento - ricorda Faraone - non ancora ottenuto per
via di quei "furbetti della 104" che usufruiscono di uno strumento di
civiltà a danno di chi ne ha bisogno sul serio. Come Miur, in
collaborazione con l'Ufficio scolastico siciliano, ci siamo mossi
immediatamente per risolvere il problema e per far sì che Maria
Antonella possa lavorare, con spezzoni di ore o posti disponibili, in
scuole vicine al suo comune di residenza. E stare contemporaneamente
vicino ad Angelo. Maria Antonietta non dovrà lasciare il figlio solo a
Licata per andare a insegnare a Milano". Il sottosegretario promette
interventi anche per gli altri casi: "E come lei - continua Faraone -
altre insegnanti che si trovano in condizioni simili. Insegnanti come
Antonina Zammito e Adele Licata Tissi che hanno storie di vita, di
fatica, di scelte difficili, dove il diritto al lavoro si scontra con
la responsabilità di essere genitori di figli con gravi disabilita'".
Ma nel frattempo rimane aperto il caso dei trasferimenti di massa
innescati dall'assunzione dei 160 mila precari, qualcuno la definisce
una deportazione, Faraone non ci sta e anche ieri in un vertice con i
provveditori ha detto che il trasferimento dalla Sicilia a Nord
riguarderà solo il 15 per cento degli assunti.
Palermo.repubblica.it