La mobilitazione
della scuola aperta dallo sciopero del 24 aprile proseguita con lo
sciopero del 5 Maggio e il blocco dei quiz Invalsi in migliaia di
scuole, continua da parte di USB con la proclamazione dello sciopero
degli scrutini finali.
E' una scelta forte, ma giusta e necessaria. Scioperi partecipatissimi
e centinaia di manifestazioni in tutta Italia in un paese democratico
spingerebbero chi governa di ascoltare il popolo e invece abbiamo una
controparte che non perde occasione per dimostrare la propria
arroganza, incurante del mondo della scuola, nonché delle norme e delle
sentenze.
In questi giorni ci è giunta notizia(basta aprire anche i siti
istituzionali di tante scuole) di centinaia di scuole della Sicilia in
cui sono stati stilati calendari degli scrutini che prevedono attività
di scrutinio prima del termine delle lezioni, in palese violazione
della norma che stabilisce come le valutazioni e gli scrutini finali
non possano aver luogo prima della data di chiusura delle lezioni (in
Sicilia martedì 9 giugno 2015), proprio per consentire la valutazione
complessiva degli alunni solo alla fine del termine programmato delle
lezioni.
L'USB ha inviato centinaia di diffide ai dirigenti scolastici siciliani
per ripristinare la legalità e ha chiesto un immediato intervento
dell'USR Sicilia e degli ambiti territoriali competenti, al fine di
sanare le irregolarità.
Ci auguriamo che questo non sia l'inizio della scuola "renziana", fatta
di dirigenti che non rispettano le norme e di un'autonomia che consiste
solo ed esclusivamente nel togliere diritti ai lavoratori della scuola
e agli studenti.
USB P.I. Sicilia - Scuola