Gentili colleghe/i,
come vi ho più volte comunicato tramite mail che ho inviato
dall'indirizzo da cui vi giunge questa mail, tra due giorni saremo
chiamati alle elezioni del CSPI. Credo sia un evento molto importante
per il mondo della scuola e provo a spiegare perché.
1) Il CSPI non ha particolari poteri e questo spiega lo scarso impegno
dei sindacati monopolisti in questa campagna elettorale: soldi da
spartirsi non ce ne sono e neanche poltrone che diano compensi. Da
inveterato astensionista alle elezioni politiche e amministrative,
ritengo invece che partecipare a queste elezioni costituisca un
referendum sul DDL della Bieca scuola del governo. Quanti più voti
prenderanno i Cobas tanto più forte sarà il segnale che chi lavora
nella scuola manda a lor signori per dirgli cosa ne pensa
dell’ulteriore gran passo verso
l’aziendalizzazione-privatizzazione-invalsizzazione-immiserimento della
scuola pubblica. Qualcuno potrà obiettarmi che anche i sindacati più
grandi di noi si stanno muovendo per contrastare il DDL con lo sciopero
del 5 maggio prossimo. Vero, però bisogna considerare che l’indizione
dello sciopero da parte dei sindacati monopolisti è arrivato lo scorso
18 aprile; fino ad allora flebili se non plaudenti sono state le loro
voci: il piano del governo contro la scuola pubblica è stato presentato
lo scorso settembre e da allora i Cobas lo hanno analizzato, criticato
e combattuto anche con due giornate di sciopero il 10 ottobre e il 15
novembre scorsi. Ribadisco che alcuni sindacati di comodo appoggiano
pienamente i deleteri quiz Invalsi (la Cisl, ad esempio) e si
accontenterebbero di qualche modifica del DDL, della possibilità di
contrattare il “merito” da attribuire ai lavoratori della scuola
(dichiarazione di Camusso), di limare qualche super potere dei DS.
Netto e deciso è stato e continua ad essere il contrasto dei COBAS alla
Bieca scuola perché costituisce il nuovo gradone verso una scuola con
un solo uomo al comando. Il voto ai COBAS è la risposta più congrua per
chi vuole dire a Renzi: giù le mani dalla scuola pubblica!
In questo contesto, quindi, il voto ai COBAS alle elezioni del CSPI
costituisce una tappa intermedia delle azioni di lotta già avviate
(penso ai numerosi flash mob realizzati un po’ dappertutto, alla
contestazione da parte degli attivisti COBAS della ministra Giannini a
Bologna) e che verranno (gli scioperi di maggio) per far ritirare il
DDL renziano e far fare un decreto legge che stabilizzi il maggior
numero possibile di precari.
Nessuna illusione, dunque, che una eventuale presenza COBAS nel CSPI
possa determinare chissà quali esiti all’interno di questo organo
collegiale.
2) Le elezioni del CSPI si svolgono su scheda nazionale e a suffragio
universale. È una rarità per la scuola. Da poco abbiamo votato per il
rinnovo delle RSU, con un meccanismo antidemocratico: i COBAS non
possono fare assemblee in orario di lavoro (mentre i sindacati
monopolisti sì) e quindi la loro campagna elettorale è monca; inoltre
sommando i voti presi da ciascuna lista in ogni scuola si ottiene la
percentuale nazionale di ogni sindacato. Un meccanismo che abbiamo
sempre criticato che impedisce di dare il reale grado di
rappresentatività a chi non riesce a presentare liste nella singola
scuola. Il meccanismo elettorale per il CSPI prevede, invece, liste
nazionali e la possibilità di indire riunioni in orario di servizio per
tutte le liste presentate: così abbiamo fatto (nonostante qualche
intralcio da parte di DS convinti di avere già i superpoteri),
riuscendo ad incontrare centinaia di lavoratori della scuola che ci
hanno confortato sul grado di attenzione e di impegno nel contrasto
alla bieca scuola. Dunque le elezioni del 28 aprile 2015 saranno, a
differenza di quelle per le RSU, realmente rappresentative degli
orientamenti sindacali dei lavoratori della scuola.
I COBAS mi hanno chiesto di candidarmi nella lista per la componente
docenti della scuola secondaria di 1° grado (dove lavoro effettivamente
da 30 anni) ed ho accettato. La mia presenza nella lista non è dovuta a
particolari doti da me possedute in dosi superiori rispetto ad altri
attivisti COBAS della scuola media. Ma perché il mio nome è conosciuto
da qualche anno tra i tanti colleghi che ricevono mail dal mio
indirizzo personale (carmelolucchesi@libero.it) e che da qualche tempo
ho spostato su cobasscuolapalermo@fastwebnet.it. Ciò potrebbe portare
qualche voto in più alla lista COBAS ed è proprio questo il motivo per
cui ho accettato e Vi scrivo. Accampare fantasiose scuse sulla mia
candidatura sono sicuro che offenderebbe la Vostra intelligenza.
Se ritenete che le posizioni che Vi ho veicolato in questi anni tramite
le mail siano in tutto o in parte condivisibili e pensate che il piano
del governo contro la scuola pubblica debba essere bloccato, allora
martedì 28 aprile 2015 recatevi al seggio di scuola Vostra e votate la
lista COBAS. E se siete docenti della scuola media, abbiate la
compiacenza di scrivere il mio cognome in uno dei righi accanto
al motto COBAS.
All’url https://cobasscuolapalermo.wordpress.com trovate
molte
informazioni sulle elezioni del CSPI (liste candidati COBAS, aspetti
tecnici della votazione, orari ecc.)
Carmelo Lucchesi
cobasscuolapa@fastwebnet.it