C'eravamo lasciati
in quel di Adrano, da precari, con tanta speranza
per una nuova scuola che doveva sorgere, come una novella "fenice",
dalle ceneri della "controriforma" Gelmini e dei governi di
berlusconiana memoria e ci siam ritrovati, proprio quest'anno, al Liceo
artistico di Sant'Agata Li Battiati, con molti capelli in meno, con il
ruolo in tasca, e con tanti anni "sulle spalle", trascorsi a girovagare
nelle lande desolate del nord Italia, tra scuole che hanno la
"parvenza" della funzionalità, ma che latitano, di brutto, per umanità
e sapere! E, soprattutto, più delusi di prima! Così ho ripreso i fili
dell'amicizia e della "colleganza" con il "profe" Nuccio Tropi, un tipo
vivace e schietto, che conosce bene il mestiere dell'insegnante di
sostegno, e con il pallino... dell'economia!
Si, dell'economia politica, quella vera, quella che nessun telegiornale
ha il coraggio di spiegare e di far capire all'uomo normale! E tra
un'ora buca e la ricreazione, i colloqui "semiseri" tra "l'Uomo normale
e Mister Spread 100" e il mitico "Timbro e Firma", Nuccio mi ha
"orientato" lungo gli impervi sentieri della finanza pubblica, dentro i
misteri insondabili dello spread, nelle viscere dell'euro e della
Troika! Inizia così la sua "lezione" d'economia. «Lo spread è una
brutta bestia "moderna"! Se scende non vuol dire necessariamente che
una Nazione va meglio. Anzi! Significa solo tassi più bassi per i
titoli di Stato, per le obbligazioni e per i mutui (e non tutti!). Allo
stesso tempo significa che i Bot, i Btp e i Buoni Postali "rendono"
ancora meno! La diminuzione dei rendimenti dei titoli e il contestuale
rallentamento dell'inflazione ha prodotto un aumento del costo reale
del debito, che ha parzialmente attenuato il costo degli effetti
positivi del calo dei rendimenti. In poche parole, l'economia peggiora
e i bilanci pubblici affogano nei debiti, ma i rendimenti dei titoli di
Stato scendono.
Si tratta di finanza e non di economia reale! Il quantitative easing
(cioè in acquisti a tappeto di titoli di Stato) serve solo a finanziare
le banche. Di fatto la discesa dei rendimenti dei titoli di Stato non
si è tradotta in un vero ridimensionamento del costo del credito
bancario per le imprese, perché i tassi d'interesse applicati dalle
banche alle aziende italiane sono rimasti stabili». Certo, sembra quasi
lo "sfogo linguistico" di Loris, nel film "Il mostro", di Roberto
Benigni (ve lo ricordate!?), o un "sermone" da banchiere, ma i
"colloqui" con Nuccio Tropi, oltre ad essere "un'immersione di
cultura", cancellano quel "vuoto esistenziale", quell'innata
"solitudine dell'insegnante", origine e causa di molti mali della
scuola italiana. Si, la "buona scuola" si crea anche, e soprattutto,
con una reale integrazione tra il corpo docente, "integrarsi per
integrare", deve essere la "regola" di ogni "buon professore".
Ma Nuccio Tropi fa anche altro nella vita. Suona nella banda del paese,
pensa alla famiglia, alleva i figli, e fa politica! E proprio l'altro
giorno, Nuccio m'ha confessato, candidamente, che il "Movimento Cinque
Stelle" lo vuole candidare a sindaco del suo paese, Pedara, alle
prossime elezioni amministrative. E conoscendolo bene, ne sono certo,
il "professore col pallino dell'economia" darà tanto filo da torcere a
tutti, di destra, di sinistra, di centro. Con la speranza di poterlo
vedere, a giugno, con la "fascia tricolore" di Sindaco. E così potrà
"aggiustare" un bel po' di conti anche a Pedara, e chi si è visto si è
visto!
Angelo Battiato
angelo.battiato@istruzione.it