Da piazza Santi Apostoli a
Roma i sindacati confederali della scuola, FLC-CGIL, CISL SCUOLA, UIL
SCUOLA, SNALS CONFSAL E GILDA, hanno proclamato lo sciopero generale
unitario dei lavoratori della scuola per il 5 maggio prossimo,
contro la riforma della scuola che il Governo Renzi sta portando avanti.
Dichiara Alberto Irone, portavoce nazionale della Rete degli Studenti
Medi: "Gli studenti medi saranno al fianco dei lavoratori in questo
sciopero generale, perché tutto il mondo della scuola si deve unire
contro le politiche di un Governo che, con il DDL Buona Scuola,
trasformerà la scuola italiana in un luogo autoritario e aumenterà le
diseguaglianze. Dobbiamo combattere quest'idea di scuola-azienda tutta
volta alla competizione e alla selezione, finanziata dai privati e
comandata da un preside-manager, perché limita la libertà di docenti,
personale, studenti e famiglie e ferisce mortalmente l'idea di una
scuola inclusiva e capace di essere il motore dello sviluppo del Paese
inteso come uguaglianza possibilità di realizzazione dei cittadini."
Prosegue Gianluca Scuccimarra, coordinatore nazionale dell'Unione degli
Universitari: "Il 5 maggio anche gli studenti universitari scenderanno
in piazza, contro una Buona Scuola che tanto buona non è. Crediamo si
debba ridisegnare il mondo dell'istruzione nel suo complesso: è
necessario pensare a ponti reali tra scuola università e mondo del
lavoro, che sono invece totalmente assenti nelle proposte attuali del
Governo. Quella ci vogliono raccontare non è una scuola buona e se si
pensa di trattare un percorso di riforma sull'università come si è
fatto per la scuola, allontanando inoltre due mondi che sono invece
inevitabilmente e indissolubilmente legati, il 5 maggio sarà solo la
prima di molte date di mobilitazione".
Conclude Irone: "Abbiamo partecipato a tutte le loro finte
consultazioni, abbiamo avanzato molte proposte, prima e dopo la
presentazione di questo DDL, sempre con spirito costruttivo: ma i
lavoratori e gli studenti di questo Paese, ancora una volta, sono
rimasti inascoltati. Allora è arrivato il tempo di mobilitarci tutti
insieme e dimostrare che la scuola buona per davvero è un'altra:
vogliamo più democrazia per realizzare davvero l'autonomia scolastica,
chiediamo che la priorità assoluta sia garantire il Diritto allo Studio
e che la scuola diventi il più forte strumento di lotta alla
diseguaglianza. Tutti in piazza il 5 maggio, lavoratori e studenti, per
una scuola pubblica, libera e democratica capace di cambiare davvero il
Paese."
Greta Chinellato - Addetto
Stampa UDU-Unione degli Universitari
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