Nel
linguaggio scolastico spesso si fa riferimento a immagini e simboli
della cultura ingegneristica e al linguaggio degli architetti. I
termini: "progettare, edificare, costruire", e poi ancora:
"cantieri, piani di lavoro, cassetta degli attrezzi" sono tutti
termini mutuati dall'operatività ingegneristica, che fanno ben
comprendere il significato dell'azione educativa che promuove lo
sviluppo integrale della persona.
Molto illuminante l'espressione dell'Ing. Thomas Maldonado che scrive:
C'è un fare senza progetto ed è il gioco; c'è un progettare senza
fare ed è l'utopia. Per una corretta progettazione occorre operare un
chiasmo tra l'utopia per il fare e il gioco per progettare.
Così pure la definizione di progetto: l'arte di mettere in atto un
desiderio, aiuta a comprendere come l'azione scolastica, se sostenuta
da queste convinzioni, assume connotazioni diverse ed esiti certamente
efficaci.
"Negli ultimi anni, il concetto di disabilità, di normalità, di
inclusione educativa ed i continui progressi della tecnologia hanno
trasformato e continuano a trasformare il nostro modo di vivere e di
pensare con significativi cambiamenti nella qualità della nostra
esistenza.
In questa visione del mondo, orientata al Rispetto delle Diversità, uno
degli orientamenti internazionali di sicuro interesse, che merita
attenzione è senza dubbio la Progettazione Universale per
l'Apprendimento (Universal Design for Learning - UDL ), la quale
contiene e sviluppa al suo interno proprio queste tre grandi sfide
dell'Umanità:diversità, educazione inclusiva e tecnologia, in senso
convergente, verso una rivoluzione di pensiero centrato sulla
flessibilità, sull'accessibilità reale, sul riconoscimento e sulla
valorizzazione delle differenze di ogni persona, già nella costruzione
iniziale di ogni percorso formativo, e quindi verso l'eliminazione di
ogni possibile "etichetta", che di fatto mortifica il concetto stesso
di inclusione.
L'architetto designer Ronald Mace, della North Carolina State
University He coined the term "universal design" to describe the
concept of designing all products and the built environment to be
aesthetic and usable to the greatest extent possible by everyone,
regardless of their age, ability, or status in life. ha coniato il
termine "progettazione universale" per descrivere il concetto di
progettazione di tutti i prodotti e degli ambienti costruiti per
essere belli esteticamente e utilizzabili nella maggior misura
possibile, da tutti, indipendentemente dalla loro età, abilità, o lo
stato in vita.
He was also a devoted advocate for the rights of people with
disabilities which is reflected in his work. Egli è stato il
fondatore ed il sostenitore di un programma per la
salvaguardia dei diritti delle persone con disabilità e la
Universal design (often inclusive design ) refers to broad-spectrum
ideas meant to produce buildings, products and environments that are
inherently accessible to older people, people without disabilities, and
people with disabilities . Progettazione universale si riferisce
alle idee ad ampio spettro destinate a produrre edifici, prodotti e
ambienti che sono intrinsecamente accessibili alle persone anziane, le
persone senza disabilità, e le persone con disabilità
Dalla progettazione degli edifici si passa alla progettazione di
interventi educativi che rendono concreto l'inserimento, l'integrazione
e l'inclusione dei disabili nella scuola e nella società.
Il marciapiede caduto o la scivola oggi è una caratteristica
standard dell'ambiente costruito ed i principi della Progettazione
universale vengono oggi applicati alla progettazione della
tecnologia, e dell' istruzione.
La Progettazione Universale per l'Apprendimento (Universal Design for
Learning - UDL) è stata presentata all'Università di Catania
presso il Dipartimento di Scienze Politiche e sociali dal prof.
Giovanni Savia, ricercatore presso l'Universidad Complutense de Madrid,
con la guida della prof.ssa Paolina Mulè (Cattedra di Pedagogia
Generale e Sociale).
Nel corso della presentazione è stato illustrato l'approccio
psicopedagogico formato da un insieme di Principi, Linee guida e Punti
di verifica da utilizzare per la costruzione di curriculum capace di
dare a tutti gli individui pari
opportunità di
apprendere, realizzando quel sacro principio pedagogico di "scuola di
tutti e scuola per ciascuno" che ha guidato dal 1977 le riforme
scolastiche dell'integrazione e dell'inclusione.
La progettazione universale dell'apprendimento (PUA) fornisce un
"modello" per la creazione di obiettivi didattici, metodi, materiali e
valutazioni che coinvolgono tutti, attuando approcci flessibili
che possono essere personalizzati e adattati per le esigenze
individuali.
Occorrono docenti esperti, orientati agli obiettivi e motivati, capaci
di saper trarre da ciascuno il meglio, senza fermarsi al "minimo
indispensabile" o allo statu quo, di ciò che l'alunno può dare,
calcolato nella dimensione del minimo.
I positivi risultati ottenuti fanno ben sperare sull'efficacia della
progettazione che diventa efficiente nel rispondere ai bisogni di
tutti e di ciascuno. I bisogni della singola persona sono
tutti e sempre "speciali" non hanno la necessità di essere catalogati
come "BES".
I diritti educativi essenziali diventano "bisogni" dei singoli e la
variabilità soggettiva dell'apprendimento, come rilevano le ricerche
delle neuroscienze, sollecita e impone un processo di reale
personalizzazione dell'apprendimento.
La cultura ed il processo educativo orientato alla
personalizzazione accompagna l'azione educativa del docente che
oggi, grazie anche alle innovazioni tecnologiche ha maggiori
possibilità di "educere", tirar fuori il meglio da ciascuno.
Applicando le indicazioni della "rete di riconoscimento" , viene
esplicitato il cosa fare e quindi entra in azione la "rete
strategica", che fornisce indicazioni metodologiche per un'azione
efficace, capace di produrre positivi benefici alla "rete affettiva",
che potenzia l'autostima e intensifica le motivazioni.
Al modello tradizionale di adeguare lo studente al programma, si
propone di adattare il curriculum al singolo alunno,ai suoi
bisogni e quindi assicurare un efficace sviluppo di abilità e
competenze, compito essenziale della scuola e dell'educazione.
Giuseppe Adernò
g.adernp@alice.it