Se ne
parlerà sabato 18 ottobre alla Biblioteca comunale di Trecastagni con
l’autore Ezio Costanzo -
Sabato 18 ottobre, nella sala conferenze della Biblioteca comunale
“Abate Ferrara”, Con il patrocinio dell’Amministrazione Comunale di
Trecastagni, verrà presentato il documentario “Phil Stern. Sicilia
1943. La guerra e l’anima” di Ezio Costanzo che cura anche la regia
assieme a Filippo Arlotta.
Dopo l’incontro, coordinato dalla prof.ssa Maria Catena Trovato,
preceduto da un’introduzione musicale del giovane cantautore Carlo
Festa, interveranno la dott.ssa Gabriella Puglisi, dottorando di
ricerca all’Università di Catania, e il prof. Pino Pesce, direttore del
periodico “l’Alba” che discuteranno con l’Autore sul documentario e
sulla figura del “fotoreporter” americano che ha inaugurato il 10
giugno del 2013, ad Acireale, la mostra fotografica “Phil Stern. Sicily
1943” curata dallo stesso Costanzo, scrittore-giornalista che insegna
all’Accademia delle Belle Arti di Catania.
Sarà presente il sindaco, on. dott. Giovanni Barbagallo che porterà i
saluti dell’Amministrazione comunale.
Phil Stern (oggi novantacinquenne) è stato un famoso fotografo di
guerra che poi trovò tanta fortuna e gloria nell’arte fotografica in
particolar modo a Hollywood. Tra i suoi scatti ricordiamo: James Dean,
Marlon Brando, Marylin Monroe, Luis Armstrong, Ella Fitzgerald. Fu
anche fotografo ufficiale del presidente Kennedy. A soli ventun’anni
(1942), Stern si era arruolato, come volontario, nei “Rangers”
partecipando alla guerra del Nord Africa che immortalò in un
“reportage” fotografico per il giornale americano “Stars and Stripe”.
Poi, nel luglio del 1943, sbarcò in Sicilia coi “Darby’s Rangers” nel
litorale tra Licata e Gela, seguendo l’“Operazione Husky” raccontata
drammaticamente nelle settanta foto della mostra allestita, come detto,
da Costanzo e poi anche riportate nel documentario che verrà proiettato
la sera del 18 ottobre. Foto e documentario però testimoniano anche
momenti di speranza e di rinascita e “scene di vita urbana e campestre”
che si mescolano alla calorosa accoglienza del popolo siciliano.
Nel documentario, come è stato già scritto, « Phil Stern racconta i
suoi ricordi in una lunga intervista ad Ezio Costanzo, ambientata
davanti al castello di Falconara, Butera, nei pressi della spiaggia
dove Stern sbarcò nell'estate del 1943. Sulle parole di Stern scorrono
le immagini dapprima della sua carriera militare (cominciata ad appena
21 anni) con l'arruolamento volontario nei Rangers e la guerra
d'Africa, e poi del grande momento che lo vide protagonista ad
Hollywood come fotografo delle “stars” del cinema mondiale. Quindi, il
documentario si sofferma a raccontare i giorni del ritorno in Sicilia
di Stern: le immagini si susseguono da Catania a Comiso, a Licata, a
Gela, a Noto dove Stern riceve cittadinanze onorarie e un'accoglienza
entusiasmante. A Licata, ad accoglierlo, oltre alle autorità, c'è pure
la banda, che festeggia il ritorno del "soldato liberatore" del 1943.
Anche a Gela l'ospitalità è trionfale e il sindaco gli conferisce la
cittadinanza onoraria. Il documentario è anche l'occasione per mostrare
gli splendidi luoghi dell'isola: le spiagge del lungomare gelese e
licatese (luoghi storici legati allo sbarco del 1943), la presenza
nelle campagne dei “bunker” e di molte testimonianze della seconda
guerra mondiale, il barocco di Noto e di Catania, il centro storico di
Comiso, il museo archeologico di Gela e quello dello sbarco in Sicilia
delle Ciminiere di Catania (qui sono state girate le scene finali del
film)».
Santy Caruso