Per i bilanci
degli enti locali è tempo di vacche magre. È così che, dopo il Comune
di Torino, anche quello di Udine ha deciso di abbandonare la suite per
ufficio Microsoft Office per passare a Openoffice: a partire dal
prossimo dicembre, infatti, sui nuovi computer verrà installato la
suite open source.
Il risparmio atteso dall’amministrazione locale si aggira intorno ai
360.000 euro, pari ad una licenza del costo di 400 euro per ognuno dei
900 computer utilizzati.
Oltre al risparmio, le ragioni che hanno condotto a questa decisione
sono state la fruibilità del sistema Openoffice, il suo continuo
aggiornamento e il formato aperto dei file (denominato ODF,
"!OpenOffice Document Format").
Dal prossimo anno è inoltre previsto l’inizio della sperimentazione con
PC basati su Linux, per un possibile futuro abbandono del sistema
operativo proprietario di Microsoft.
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