I nostri parlamentari
sono ormai da mesi impegnati a litigare per far quadrare i conti
della manovra finanziaria e risanare il debito pubblico. Il Paese non
riesce a uscir fuori dal pantano. Che manchino della dovuta serietà i
nostri governanti? In realtà si procede a vista. Gestire una crisi
senza offrire prospettive è demotivante per chi poi deve pagare tasse e
balzelli vari. Si parla tanto dei problemi della famiglia, della
scuola, del lavoro, dell’occupazione dei giovani, dei precari, delle
piccole imprese costrette a chiudere perché non ce la fanno a
operare con profitto e a soddisfare i bisogni degli operai, della
società civile che giorno dopo giorno si imbarbarisce, ecc.ecc.
Ebbene: nessuno di codesti problemi pare sia stato fattivamente
risolto. Siamo allo sbando, nel caos etico-politico più totale e, ancor
peggio, ogni giorno che passa il pessimismo della intelligenza sembra
fare aggio sull’ottimismo (si fa per dire) della volontà.
Se è vero che la cultura “è il tentativo di dare una forma e un ordine
al caos”, allora bisogna riconoscere che in questo momento nel nostro
paese è proprio una cultura seria della classe politica, ad essere
latitante.
Nuccio Palumbo
antonino11palumbo@gmail.com