Nell’anno scolastico
2014/15 si partirà con ulteriori 1.569 Ata in meno: dimensionamento,
soppressione e fusione di oltre 2mila scuole continuano a produrre
effetti devastanti sul personale. Che per il Giudice delle leggi sono
anche illegittimi. Il tutto si va ad aggiungere ai tanti problemi che
affliggono il personale da tempo. Anief ha deciso di ricorrere, assieme
ai dipendenti danneggiati, contro il Decreto interministeriale sugli
organici: fa riferimento ad un accordo della Conferenza Unificata
Stato-Regioni mai sottoscritto.
Il Ministero dell’Istruzione ha reso pubblici i posti autorizzati per l’organico
di diritto del personale Ata in vista del prossimo anno scolastico:
anche se gli studenti saranno 34mila in più rispetto all’anno che si
sta concludendo, dopo aver sottratto 1.400 insegnanti tocca ora ad
amministrativi, tecnici, ausiliari perdere 1.569 posti. Se consideriamo
l’ultimo triennio, il saldo è a dir poco negativo: a fronte di un
incremento complessivo, tra il 2012 e il 2014, di quasi 90mila alunni,
solo negli ultimi tre anni sono stati cancellati 44.500 Ata.
Nello stesso periodo, infatti, il dimensionamento scolastico
(introdotto dall’articolo 19, comma 4, della legge 15 luglio 2011, n.
111) ha prodotto la cancellazione spropositata di migliaia di istituti
autonomi. Con 2.395 Direttori dei servizi generali e amministrativi
spariti nel nulla. Complessivamente sono circa 47mila i posti
cancellati del personale Ata nell’ultimo triennio: un quinto del totale
dei non docenti.
“Abbiamo assistito – spiega Marcello Pacifico, presidente Anief e
segretario organizzativo Confedir – ad una operazione spregiudica di
spending review, con conseguenze nefaste per l’utenza scolastica
derivante da una consistente riduzione tra collaboratori,
amministrativi, tecnici e Dsga: un riduzione però considerata
illegittima dal Giudice delle leggi, che con la sentenza n. 147 del 7
giugno 2012 ha cancellato la norma voluta dal Parlamento. E la stessa
norma doveva essere disapplicata dai giudici, con effetti ex nunc e con
efficacia ex tunc, anche in riferimento ai decreti di pubblicazione
delle graduatorie definitive del personale soprannumerario”.
Per questi motivi, Anief ha deciso di ricorrere contro il Decreto interministeriale
sugli organici ATA 2014/15, nella parte in cui recita, nelle
premesse, “a decorrere dall’anno scolastico 2014/15, i criteri per la
definizione del contingente organico dei dirigenti scolastici e dei
direttori dei servizi generali amministrativi, nonché per la sua
distribuzione tra le regioni, sono definiti con decreto, avente natura
non regolamentare, del Ministro dell’Istruzione, dell’Università e
della Ricerca, di concerto con il Ministro dell’economia e delle
finanze, previo accordo in sede di Conferenza Unificata di cui all’art.
8 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, e successive
modificazioni…”
“Il punto – spiega ancora il sindacalista Anief-Confedir – è che
l’accordo in sede di Conferenza unificata Stato-Regioni non è mai
esistito. Pertanto, bisognava tornare ad assegnare il Dsga, assieme al
dirigente scolastico, anche in quei casi in cui gli istituti superiori
non avessero raggiunto i 600 alunni (nelle aree urbane) e i 400 alunni
(nelle aree montane). Pertanto, va da sé che senza l’accordo il Decreto
interministeriale è illegittimo”.
A rendere più difficile la situazione è stata poi la decisione di
cedere migliaia di posti Ata alla categoria LSU: la cosiddetta
esternalizzazione delle funzioni del personale non docente ha
comportato un’ulteriore decurtazione di posti. Soprattutto nelle
Regioni del Sud e nelle Isole. Premesso che Anief considera legittimo
aprire le porte delle scuole a personale a chi ha perso il lavoro ed è
impegnato in attività socialmente utili, come del resto ampiamente
stabilito dalla giurisprudenza in materia, è evidente che occorreva
prevedere dei posti aggiuntivi per queste assunzioni. Invece si è
andati a sottrarre, dopo i tagli illegittimi, ulteriori posti a quei
precari Ata in lista da attesa per l’immissione in ruolo anche da
decenni.
Tutto ciò si aggiunge ai tanti problemi che affliggono il personale non
docente da tempo: oltre ai tagli al personale, amministrativi e tecnici
devono fare i conti con stipendi del tutto inadeguati, spesso con
mansioni non più solamente esecutive, ma anche concettuali. Non di rado
gli assistenti tecnici che per ovviare alle molteplici richieste di
lavoro svolgono lavori da amministrativi. E sempre i tecnici continuano
a non essere presenti nella scuola primaria e media, malgrado questi
necessitino di interventi informatici e tecnologici continui. Ciò
comporta un grave dispendio di risorse economiche, necessarie per
affidare una serie di compiti - manutenzione computer, efficienza
laboratori ed uffici – a consulenti esterni. Ma poiché sempre più
spesso le scuole sono prive di fondi, i loro laboratori ed uffici non
vengono manutenzionati a dovere. Con immaginabili effetti negativi sul
servizio all’utenza.
C’è poi il problema della figura di Coordinatore Amministrativo e
Tecnico: nelle scuole dovrebbe esistere già da molti anni, per
contratto ormai scaduto da tempo, ma per loro non sono mai stati
indetti i concorsi. Ma la situazione più critica è forse quella dei
Direttori dei servizi generali e amministrativi: 10 mesi fa, il 3
settembre 2013, la stampa specializzata riportava la seguente notizia:
“Il MIUR pronto a bando per 450 posti DSGA, dopo il via della Corte dei
Conti (…): si tratta di un concorso atteso che porrebbe fine alla
sostituzione da parte degli assistenti amministrativi dei posti
vacanti”. Di quel concorso per DSGA si sono perse le tracce. Come dei
tanti posti nello stesso profilo.
Anief, pertanto, chiede al Miur il ripristino degli organici sul
dimensionamento scolastico, con i numeri precedenti alla Legge n.
111/2011: tutti gli istituti che in questi ultimi tre anni sono stati
cancellati o accorpati devono riavere la propria autonomia. Come tutti
i Dsga e Ata che sono stati sollevati dall’incarico a seguito
dell’applicazione di quella legge illegittima possono ricorrere con
Anief. Per ricevere le istruzioni operative per ricorrere e ottenere
l’annullamento del decreto di dimensionamento e la salvaguardia del
posto di lavoro, invia subito una e-mail a dimensionamento@anief.net
indicando nell’oggetto la voce: dsga o ata.
Anief.org