Oltre
12mila professori «su posti comuni» (per la precisione 12.625). A cui
si aggiungono 1.604 docenti di sostegno e 4.317 Ata (il personale
tecnico-amministrativo). Per un totale di 18.546 immissioni in ruolo
che il Miur punta a far scattare a settembre 2014.
Maria Chiara Carrozza ha annunciato ieri ai sindacati i numeri del
piano triennale 2014-2016 di assunzioni di docenti e personale
amministrativo previsto dal decreto scuola (il Dl 104) inviati a Mef e
Funzione pubblica.
Complessivamente il Miur mira a stabilizzare, nei prossimi tre anni,
82.055 persone (64.338 docenti e 17.717 Ata) facendo leva sul turn-over
stimato (nel periodo considerato) a normativa vigente e sui posti resi
vacanti e disponibili dopo le nomine in ruolo effettuate a settembre
scorso.
La prima tranche del piano vale oltre 18mila assunzioni (oltre alle
stabilizzazioni sul sostegno) e, se non arriveranno nel frattempo
modifiche legislative al sistema di reclutamento, si procederà pescando
al 50% dalle graduatorie a esaurimento (dove ci sono ancora circa
160mila precari) e per il restante 50% dai concorsi (primo fra tutti la
selezione bandita nel 2012 dall'ex ministro, Francesco Profumo). Il
Miur ha poi confermato l'assunzione, già da quest'anno, di 4.447
docenti di sostegno (che fanno sempre parte del piano triennale) per
venire incontro alle difficoltà delle scuole a coprire il fabbisogno
degli alunni disabili (i presidi in queste settimane stanno tamponando
nominando sul sostegno supplenti provenienti da altre materie).
Secondo i calcoli del Miur nei prossimi tre anni cesseranno dal
servizio 41.272 unità di personale (27.872 docenti e 13.400 Ata). E poi
sono da assumere i docenti in più sul sostegno previsti sempre dal
decreto Scuola (è stata autorizzata una spesa annua di 107 milioni di
euro). E quindi, oltre ai 4.447 di quest'anno, per gli anni scolastici
2014-2015 e 2015-2016, il ministero dell'Istruzione punta a
stabilizzare ancora 22.237 professori di sostegno. Poi ci sono gli Ata,
e la stima del turn-over nel triennio 2014-2016 è di 13.400 unità.
L'attuale normativa prevede che il piano triennale di assunzione di
docenti e Ata debba avvenire «a invarianza finanziaria». Per questo il
Miur, oltre a fornire i numeri del piano, ha predisposto un atto di
indirizzo a Mef e Funzione pubblica per aprire una sessione negoziale
all'Aran con i sindacati. In questo documento si specifica che le
procedure di assunzione degli oltre 18mila docenti e Ata dovranno
chiudersi entro il 31 agosto 2014 (per consentire la presa in servizio
degli interessati a settembre, in concomitanza con l'avvio dell'anno
scolastico).
Mentre per garantire l'«invarianza finanziaria», sempre nella bozza di
atto d'indirizzo, si evidenzia la possibilità di allungare uno dei
gradoni stipendiali degli immessi in ruolo (spostando quindi più avanti
l'eventuale maturazione dello scatto d'anzianità - una strada già
percorsa con il precedente piano di assunzioni 2011-2013).
L'annuncio di oltre 18mila nuove assunzioni a settembre è «un fatto
positivo», sottolinea il leader della Uil Scuola, Massimo Di Menna: «Ma
bisogna procedere con meno burocrazia». E anche per il numero uno della
Gilda, Rino Di Meglio, serve ora «velocizzare l'azione amministrativa».
Mentre per Domenico Pantaleo, a capo della Flc-Cgil, «è inamissibile
intervenire sulle carriere dei neoimmessi per sostenere i costi delle
assunzioni, scambiando cioè il salario con la stabilizzazione».
Claudio Tucci
Ilsole24ore.com