Siamo un gruppo
di docenti precari che per anni hanno consentito il funzionamento della
scuola italiana. Poi sono arrivati i tagli, la crisi economica dello
Stato Italiano che impedisce ai presidi di nominare i supplenti,
l’apertura della graduatorie. Un cataclisma ha investito la nostra vita
lasciandoci senza lavoro e soprattutto senza speranze per il futuro.
L’anno scorso un Parlamento insensibile alla nostra drammatica
situazione ha deciso di impedire il rinnovo del salvaprecari ritenendo
che i precari "lasciati indietro"
fossero ormai troppo indietro da poter essere considerati. Adesso la
situazione è cambiata. Il Parlamento si è rinnovato e speriamo si sia
rinnovato anche nei contenuti e nella sensibilità oltre che nelle
persone. Abbiamo aspettato e sperato che nel decreto scuola
recentemente approvato qualcuno si ricordasse di noi e abbiamo esultato
quando abbiamo letto del rinnovo del "salvaprecari".
Poi però è arrivata la delusione: nessun salvaprecari ma solo la
possibilità per una fascia limitata di "fortunati" precari pugliesi di
avere il punteggio, addirittura pregresso per il progetto "Diritti A
Scuola".
E tutti gli altri senza lavoro?
La norma lascia aperta la possibilità alle altre regioni di attivare
progetti, ma le regioni risponderanno?
La stessa Puglia attiva i progetti ma solo per poche classi di concorso
(purtroppo sempre le stesse) e i precari appartenenti ad altre classi?
Senza lavoro e senza punteggio solo perché non abbiamo alle spalle una
forza politica che ci sostiene. Ebbene, noi cerchiamo aiuto e ci
rivolgiamo a tutto il Parlamento e a tutte le forze politiche che
ancora hanno a cuore il destino dei precari.
Chi accoglie la nostra
richiesta di aiuto? Chi è disposto a portare avanti la nostra causa?
Chi è disposto a combattere per noi per chiedere nella prossima legge
di stabilità la modifica del nuovo salvaprecari e la sua riconversione
nella modalità tradizionale?
Siamo speranzosi che qualcuno
voglia accogliere il nostro appello. Grazie
prof.ssa Silvia Nigro
snigro20@yahoo.com