La conferma che
gli emendamenti all'art. 15 del D.L. 104/13, relativi al disegno di
legge AC 1574 a firma Zappulla - Iacono sono risultati ammissibili, ha
suscitato nuove speranze nelle aspettative dei precari ATA e Docente
della scuola. Si tratta di una iniziativa in cantiere già da almeno 2
anni su cui ho lavorato insieme ad un gruppo di precari ATA catanesi, e
che di recente ha incontrato l’approvazione dei rappresentanti ATA di
diverse province siciliane e del mezzogiorno d’Italia e politicamente
il sostegno dell’Assessore all’Istruzione e Formazione della Regione
Sicilia N. Scilabra e del vicepresidente della Commissione lavoro della
Regione Sicilia On.le M. Maggio, e della Docente di ruolo C.
Altamore in sinergia a Roma con i deputati nazionali
Zappulla e Iacono del PD. Ciò ha sortito un primo risultato positivo,
l’ammissibilità di 4 emendamenti strutturali che mirano a salvaguardare
le legittime aspettative dei precari storici della scuola inclusi da
diversi anni nelle graduatorie provinciali, dando migliori
aspettative ai futuri candidati.
Ricordiamo che l’impegno politico del PD in sede di conversione in
legge del DL scuola 104/13 è visibile anche su altri fronti e vede
impegnati da diversi mesi gli on.li Puglisi e Ghizzoni, in
qualità di rappresentanti scuola del PD nei due rami del Parlamento. Si
tratta in particolare delle questioni riguardanti l’abrogazione della
norma collegata alla Spending review, sul transito forzoso dei
docenti parzialmente inidonei e Itp soprannumerari nei profili
ATA che tanto ha fatto parlare, suscitando proteste da Nord a Sud e
della Quota 96, le cui risorse devono essere necessariamente trovate,
per garantire nuovi ingressi e abbassando l’età media del personale
della scuola. Ciò detto è importante che gli emendamenti suddetti
vengano approvati a maggioranza nella Commissione referente, prima
dell’esame d’aula nei due rami del Parlamento.
Ricordo che gli emendamenti all’art. 15 del DL Scuola n.15.27; 15.28;
15.29 e 15.30 a firma Zappulla – Iacono, mirano a valorizzare le
graduatorie permanenti ATA con l'aggiornamento triennale lasciando
invariata la possibilità annuale ai fini dell'immissione in ruolo;
consentono la chiamata su base distrettuale al personale ATA incluso in
graduatoria permanente e al personale docente incluso nelle graduatorie
ad esaurimento; modificano le modalità di accesso alle graduatorie
permanenti dei diversi profili ATA, non più con 2 anni di servizio, ma
con 3 anni consentendo al contempo l’inclusione con lo stesso vincolo
nella qualifica immediatamente inferiore, e parimenti senza alcun
vincolo temporale di maturazione alla data di entrata in vigore della
legge, creando le condizioni affinché si possano smaltire tali
graduatorie provinciali dando reali possibilità ai nuovi candidati che
parteciperanno al concorso con il nuovo sistema di inclusione; una
escamotage pensata dallo scrivente, che non trasforma le
graduatorie ad esaurimento, ma che pur lasciandole permanenti di fatto
tende progressivamente ad esaurirle, col nuovo vincolo di inclusione
lasciando aperta la porta a nuovi ingressi più o meno ogni 3 anni;
ripristinano la normativa nazionale in materia di contratti a termine,
che ha recepito precedentemente la Dir. 1999/70/CE. Tali emendamenti
rendono giustizia alle aspettative di migliaia di precari ATA e Docente
vittime dei tagli all'organico, della spending review, del
dimensionamento scolastico, delle nuove regole del turn-over, nonchè
del tentativo quasi riuscito di privatizzazione della scuola pubblica,
senza trascurare le aspettative di una scuola di qualità ed al passo
con i tempi.
Ricordo che sono circa 130.000 le cause pendenti contro il MIUR per
violazione della Dir. 1999/70/CE, ed è imminente la pronuncia della
Corte di Giustizia europea, sulla violazione della citata normativa che
ha procurato all’Italia ben 2 procedimenti di infrazione. Tali
emendamenti, nella misura in cui ci si augura vengano approvati,
disinnescano un ordigno di proporzioni colossali, che potrebbe
addirittura costituire un pericolo di default per l’Italia, considerati
i risarcimenti milionari di cui potrebbero godere tali ricorrenti. E'
per tali motivi che chiediamo con forza l'approvazione degli
emendamenti sopra enunciati, confidando nel buon esito dell'iter
parlamentare e la ricerca di maggiori risorse per la stabilizzazione di
un maggior numero di precari ATA e docente.
Mario Di Nuzzo
mario.dinuzzo@libero.it