Precari su
precari. E' questo il leitmotiv della scuola italiana: non stabilizza i
professori, che da anni sgomitano tra supplenze e corsi
d'aggiornamento, ma inserisce nuovi prof nel calderone
dell'insegnamento. Il Ministero dell'Istruzione, dopo aver abilitato
quest'anno quasi 12.000 insegnanti attraverso i TFA (Tirocini Formativi
Attivi), non riesce a garantirgli nemmeno un posto.
Infatti, secondo le disposizioni ministeriali, l'inserimento nelle
graduatorie per le supplenze riguarda solamente gli abilitati entro il
2012.
Un bel boccone amaro per i vincitori dei TFA che, dopo aver passato tre prove concorsuali (test a scelta
multipla, scritto e orale) e aver fatto un anno di tirocinio, si
ritrovano a punto e a capo. L'unica speranza per loro è un nuovo
concorso che, stando alle ultime parole del Ministro Maria Chiara
Carrozza, non arriverà prima del 2015. Nel frattempo i quasi 12.000
abilitati dovranno vedersela con altri 29.000 futuri insegnanti che
conquisteranno l'abilitazione col nuovo ciclo di TFA nel 2014. A questa
schiera di pretendenti al posto dietro una cattedra, si aggiungono i
quasi 70.000 docenti che a breve ultimeranno le iscrizioni al PAS
(precedentemente nominato TFA speciale), una sorta di sanatoria che
abilita quegli insegnanti che tra il 1999 e il 2011 hanno ottenuto
almeno tre anni di supplenze pur non avendo un'abilitazione.
I TFA, che sono nati su iniziativa dell'ex ministro Profumo per
sostituire le SSIS defunte nel 2009, diventano così un boomerang che
sta allargando la maglia già ampia del precariato dell'insegnamento in
Italia. Un precariato che assai poco parzialmente sta per essere
risolto dal concorso a cattedra arrivato alle battute finali proprio in
queste settimane. Dei 11.542 vincitori di posti a tempo indeterminato,
solo la metà è sicura di aver una cattedra il prossimo anno. Difatti, secondo le ultime indiscrezioni che trapelano
dal MIUR, solamente 7.500 di questi insegnanti faranno lezione
nelle scuole italiane. I restanti dovrebbero essere inseriti tra il
2014 e il 2015, rientrando nel progetto delle 44.000 assunzioni che il
Ministro dell’Istruzione Maria Chiara Carrozza vuole portare avanti nel
triennio 2014-17.
Alessandro
Buttitta - Huffingtonpost .it