Sull’onda di questi show da piazza che in via Ausonia non c’era perché non c’era vasto pubblico, qualcuno ha dissertato non poco sul distinguo e quello che è peggio si è tirato a guinzaglio anche altri.
Così, solo per fare un caso - il clamoroso, a pensarci bene! - la proposta del comune di Alcamo, strutturata, funzionale e condivisa dall’Ente Locale e dal Territorio e Ds compresi, è stata platealmente ignorata e rinviata ad altra stagione, insomma al tempo della razionalizzazione con l’etichetta. Il colmo!
Ma andiamo ai numeri: Palermo chiude a +17 + 1 (liceo linguistico di cui si è chiesta la statalizzazione), Agrigento: +3, Trapani: +6, Ragusa: +5, Enna: +4 e Caltanissetta: +2 per totale di 37 nuove Istituzioni autonome e normodimensionate.
Non male, dopo tutto; se a tanto si aggiungono le proposte da esaminate lunedì: Catania: +10, Messina: +6 e Siracusa: +4, si arriva a +57 con uno scarto di 3 Istituzioni autonome rispetto al tetto prefissato nella bozza della Conferenza Stato – Regioni. (n.b.)